Mentre all’estero BBC, Times, The Guardian, The Independent ecc. ne hanno parlato apertamente, in Italia a parte una piccola nota si L’Espresso e qualche blogger, silenzio assoluto. Perchè? Bè, chi finanzia altrimenti le pagine delle riviste? Questa è la risposta che si da Roberto La Pira, tecnologo alimentare e giornalista del Il Sole 24 Ore, in un articolo presente sul suo sito (http://robertolapira.nova100.ilsole24ore.com/) e sulla rivista di Slow Food.
Il 28% delle scritte salutistiche (125) è stato classificato come “non caratterizzato”, una terminologia che gli esperti di Parma utilizzano per i prodotti alimentari contenenti probiotici, accusati di non avere indicato chiaramente il tipo di fermento nella documentazione (le aziende interessate lamentano al riguardo una certa imprecisione nella normativa, che ha creato una certa confusione quando hanno presentato i dossier due anni fa; a novembre 2009 l’Efsa ha prodotto un nuovo documento che dovrebbe avere chiarito i dubbi).
Nei prossimi mesi ci saranno nuovi rapporti su gruppi di etichette altrettanto numerosi. Per essere corretti nel calcolo complessivo dei bocciati bisogna aggiungere le diciture sui prodotti che promettevano benefici per la salute dei bambini o la possibilità di ridurre i rischi di alcune malattie. Anche in questo caso l’Efsa nel giugno 2009 ha bocciato l’81% delle richieste. Tra le vittime illustri: Ferrero che proponeva sulle barrette Kinder la scritta “aiuta la crescita”, e Elancyl Global Silhouette che prometteva riduzioni di peso mangiando barrette.
Il gruppo di esperti dell’Efsa ha espresso parere positivo quando ha riscontrato prove scientifiche sufficienti (come nel caso delle vitamine e del potassio). I motivi che hanno determinato un parere negavo sono tre:
- mancanza di informazioni per identificare la sostanza (come è avvenuto per la maggior parte dei Probiotici)
- mancanza di prove che indicano un’effettiva utilità per il mantenimento o il miglioramento delle funzioni del corpo (come per le "proprietà antiossidanti")
- mancanza di studi affidabili inerenti gli effetti sull’organismo umano.
Tra i promossi di questa sessione troviamo la vitamina D che “favorisce le normali funzioni immunitarie” e “le difese naturali”, e “la normale funzione muscolare”. Anche il potassio svolge “una funzione positiva sulla pressione del sangue” e “sulla funzionalità muscolare”. Le fibre “aiutano a mantenere regolare la concentrazione di colesterolo nel sangue”. Promossa anche la melatonina che “allevia il jet-lag” correlato ai lunghi viaggi in aereo. Ci sono infine due pasti pronti che in virtù delle poche calorie possono scrivere sulle etichette “aiuta a mantenere il peso dopo una dieta dimagrante” e “riduce il peso corporeo”. Nel prossimo post vedremo quali sono invece le sostanze e i prodotti che reclamano proprietà salutistiche e “miracoli” e che invece si sono dimostrati dei bluff!