Cibi salutistici? No, solo slogan ingannevoli!

Creato il 24 settembre 2010 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci

  Abbiamo già parlato in passato del Regolamento sui CLAIMS, cioè gli slogan pubblicitari utilizzati dalle aziende produttrici per esempio di yoghurt probiotici, bibite energetiche e integratori, i quali promettono miglioramenti del sistema immunitario, la riduzione del peso e del colesterolo etc. I Dossier dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) sono datati ottobre 2009 e febbraio 2010 e relazionano in merito alla bocciatura della gran parte delle diciture utilizzate sulle etichette e nella pubblicità. (per capire quali sono i parametri tecnici che l’EFSA valuta per esprimere il parere su un claim, leggete questo post). Su 1062 richieste, solo 182 sono state giudicate positivamente! Le pagine di quotidiani e riviste pullulano di claims su cibi salutistici e dietetici e l’EFSA ha demolito una fetta importante di di questo mondo di slogan e messaggi ingannevoli.

Mentre all’estero BBC, Times, The Guardian, The Independent ecc. ne hanno parlato apertamente, in Italia a parte una piccola nota si L’Espresso e qualche blogger, silenzio assoluto. Perchè? Bè, chi finanzia altrimenti le pagine delle riviste? Questa è la risposta che si da Roberto La Pira, tecnologo alimentare e giornalista del Il Sole 24 Ore, in un articolo presente sul suo sito (http://robertolapira.nova100.ilsole24ore.com/) e sulla rivista di Slow Food.

Il 28% delle scritte salutistiche (125) è stato classificato come “non caratterizzato”, una terminologia che gli esperti di Parma utilizzano per i prodotti alimentari contenenti probiotici, accusati di non avere indicato chiaramente il tipo di fermento nella documentazione (le  aziende interessate lamentano al riguardo una certa imprecisione nella normativa, che ha creato una certa confusione quando hanno presentato i dossier due anni fa; a novembre 2009 l’Efsa ha prodotto un nuovo documento  che dovrebbe avere chiarito i dubbi).

Nei prossimi mesi ci saranno nuovi  rapporti su gruppi di etichette altrettanto numerosi. Per essere corretti nel calcolo complessivo dei bocciati bisogna aggiungere le diciture sui prodotti che promettevano benefici per la salute dei bambini o la possibilità di ridurre i rischi di alcune malattie. Anche in questo caso l’Efsa nel giugno 2009 ha bocciato l’81% delle richieste. Tra le vittime illustri: Ferrero che proponeva sulle barrette Kinder la scritta “aiuta la crescita”, e Elancyl Global Silhouette che prometteva riduzioni di peso mangiando barrette.

Il gruppo di esperti dell’Efsa ha espresso parere positivo quando ha riscontrato prove scientifiche sufficienti (come nel caso delle vitamine e del potassio). I motivi che hanno determinato un parere negavo sono tre:

- mancanza di informazioni per identificare la sostanza (come è avvenuto per la maggior parte dei Probiotici)

- mancanza di prove che indicano un’effettiva utilità per il mantenimento o il miglioramento delle funzioni del corpo (come per le "proprietà antiossidanti")

- mancanza di studi affidabili inerenti gli effetti sull’organismo umano.

Tra i promossi di questa sessione troviamo la vitamina D che “favorisce le normali funzioni immunitarie” e “le difese naturali”, e “la normale funzione muscolare”. Anche il potassio svolge “una funzione positiva sulla pressione del sangue” e “sulla funzionalità muscolare”. Le fibre “aiutano a mantenere regolare la concentrazione di colesterolo nel sangue”. Promossa anche la melatonina che “allevia il jet-lag” correlato ai lunghi viaggi in aereo. Ci sono infine due pasti pronti che in virtù delle poche calorie possono scrivere  sulle etichette “aiuta a mantenere il peso dopo una dieta dimagrante” e “riduce il peso corporeo”. Nel prossimo post vedremo quali sono invece le sostanze e i prodotti che reclamano proprietà salutistiche e “miracoli” e che invece si sono dimostrati dei bluff!


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