In primavera, infatti, ogni maschio si costruisce un nido sferico tra le piante sommerse dotandolo di due aperture, poi si colloca presso una di esse e attende l'arrivo delle femmine. Queste, eccitate anche dall'ars decorandi del nostro Casanova ittico, entrano e depongono molte uova che vengono immediatamente fecondate e per ogni stagione amatoria il nostro go' può contare fino a dieci passaggi di femmine sedotte ed abbandonate. Anzi, direi senza rimpianti salutate, in quanto l'aitante pesciolino si dimostra essere anche un bravo papà: starà infatti a guardia della tana fino alla schiusa di tutta la prole, che nel giro di qualche settimana sarà l'orgoglio paterno raggiungendo dimensioni ragguardevoli (fino a 10 cm), tanto che da maggio ad agosto è il periodo ideale per pescare questi pesciolini in laguna. Ed è in questa stagione che entrano in scena i pescatori e con essi il rito-battaglia che si perde nella notte dei tempi, quando gli uomini andavano per la laguna "palpando" i nidi ed i pesci e lasciando al loro posto quelli più piccoli, garantendo così il ricambio generazionale, il ripopolamento e la biodiversità ittica; tutti inseriti, uomini e pesci, in un ciclo di sopravvivenza a rispetto che ha garantito, fino agli anni '60, mari e lagune pullullanti di vita. Poi è arrivato il business, ma questa è un'altra, brutta, storia.
Adempiuto ai propri compiti il Go' si rilassa dirigendosi in mare aperto e ritornerà in laguna con la stagione più fredda e perigliosa, in attesa che la primavera faccia perdere il senno alle femmine. La preparazione culinaria che lo vede protagonista in tutto l'altro Adriatico non è una zuppa di pesce ma un vero e proprio piatto di mezzo, rielaborato anche grazie alla presenza di altri pesci come sardine, anguille, sgombri e triglie e la ricetta di oggi è altamente seduttiva, come altamente seduttive sono state le chiacchiere e le divagazioni scambiate nel foyer del Teatro, con la responsabile della Direzione Artistica Anna Bertolo, la scrittrice Martina Liverani - autrice del libro Manuale di cucina sentimentale ed i produttori Adriana Antonutti, ed il suo avvolgente ed emozionante Lidul e Alessandro Carpenedo, dell'omonima Casearia, che ci ha fatto conoscere un'altra storia d'amore legata al suo Blu61 (entrambi accompagnati ai Zaeti e alla Torta Nicolota (rivisitata), preparati da me), come ben raccontato dai protagonisti nel video.
Broetto di Go' allo zafferano, datterini confit e spuma di piselli
Ingredienti (per 6 persone) 1 kg di go (ghiozzi), 50 ml di olio evo, 2 spicchi d'aglio rosa, 100 ml di vino bianco secco, sale, pepe nero macinato al momento, 1 bustina di zafferano in polvere, 2 pistilli, qualche rametto di aneto fresco per decorare. Datterini confit:150 gr di datterini, zucchero di canna "muscobado" In una leccarda coperta da carta forno disporre i datterini lavati, spolverarli con una presa di zucchero di canna e cucinarli nel forno statico già caldo a 140°per circa 2h30'.
Spuma di piselli: 100 g di piselli surgelati (quelli che vi siete messi da parte assieme ai fagioli di Lamon :), sale, pepe nero. Procedimento Pulire i pesci, eliminando le interiora e lavarli accuratamente in quanto sono ricoperti da una sorta di muco. In un tegame in coccio o in ceramica smaltata scaldare l'olio evo ed unire gli spicchi d'aglio mondati e privati dell'anima verde. Farli rosolare fino a quando non iniziano a scurirsi, toglierli e disporre i go' sul fondo del tegame, unire il vino e un po' di acqua o brodo vegetale leggero nel quale è stato sciolto lo zafferano, tanto basta a coprirli. Abbassare il fuoco, coprire e continuare la cottura per circa 20'-30', a seconda della grandezza dei pesci medesimi: si otterrà un fondo scuro ed un po' denso. Regolare di sale, profumare con una macinata di pepe nero. Se si desidera, si può accompagnare della polenta bianca abbrustolita. Variante datterini e piselli Cucinare i piselli a vapore (secondo l'indicazione della vostra vaporiera o del forno a vapore), inserirli in un contenitore cilindrico, frullarli con un frullatore ad immersione, passarli al setaccio fine ed emulsionarli con un filo di olio evo. Inserire il composto in un piccolo sac a poche con la bocchetta a stella e tenere a temperatura ambiente. Servire il broeto decorandolo con due datterini appassiti e con un ciuffo di spuma di piselli (altro ingrediente di un piatto fondamentale per la laguna, i "Risi e Bisi")