Il Ciclamino
Il cliclamino, nome botanico Cyclamen, è una bella pianta bulbosa perenne che racchiude numerose specie che traggono origine dalle zone del Mediterraneo orientale; in alcune parti dell’Italia cresce e si sviluppa in modo spontaneo e la troviamo molto spesso sui nostri monti e la vediamo coltivata come pianta d’appartamento e nei nostri giardini. Il ciclamino è utilizzato in modo particolare come pianta ornamentale e decorativa grazie ai suoi delicati e colorati fiori dal gradevole profumo. Il ciclamino spontaneo può raggiungere un’altezza di circa dieci centimetri mentre coltivato arriva ai venti. La maggiore parte delle specie di questa pianta preferiscono un clima caldo temperato e, se coltivate in casa, vanno tenute all’interno e in estate si possono esporre su balconi e terrazze; il tipo di clima adatto però dipendente da specie a specie perché, ad esempio, quelle alpine possono resistere anche a -30°C! Le foglie del ciclamino crescono alla base ed hanno lunghi piccoli, la forma ricorda vagamente un cuore e possono avere contorno liscio oppure leggermente dentellato, sono di colore verde con una leggera striatura di bianco nella parte superiore e rossastre in quella inferiore, a seconda delle specie possono essere caduche oppure persistenti. Il periodo di fioritura del ciclamino è quello invernale che va da settembre fino a marzo-aprile, i fiori sono composti dal calice che è il più esterno degli involucri fiorali ed è composto dai sepali, dalla corolla che è l’insieme dei petali, dall’androceo cioè gli organi maschili e dal gineceo che sono gli organi femminili; a volte hanno un buon profumo e possono avere vari colori: bianco, rosso, lilla, rosa. I frutti del ciclamino sono delle capsule di forma rotonda e contengono i semi che maturano l’anno successivo alla fioritura. In commercio e nei vivai attualmente si possono trovare diverse varietà di ciclamino create dall’uomo, ad esempio quella Otello molto bella ed originale grazie alle meravigliose sfumature.
La pianta del ciclamino è velenosa per l’uomo, questo perché il tubero racchiude una sostanza tossica.
In passato la pianta del ciclamino era considerata utile contro il malocchio e i filtri negativi. Altri invece la usavano per facilitare il concepimento date le sue doti eccitanti; c’era anche chi però aveva una considerazione negativa di questa pianta, infatti uno dei significati che gli fu attribuito era la diffidenza, forse data dal fatto che è una pianta velenosa e dannosa per l’uomo.
Specie e Varietà
Di ciclamino troviamo diverse specie e varietà, di seguito ve ne illustreremo alcune:
Cyclamen Persicum: questa specie è la più nota ed ha origine nell'Asia minore, Siria e Libano. Viene coltivata soprattutto per decorare serre ed appartamenti, i fiori sono bellissimi, grandi e coloratissimi ma non hanno profumo; le foglie hanno forma di cuore, di colore verde con striature nella parte superiore. La radice è un tubero nero. Non resiste in piena terra nella parte dell’Italia del nord, si coltiva in vaso con terra d’erica ed ha bisogno di un ottimo drenaggio. Da questa specie ne derivano varietà come il Cyclamen Persicum Giganteum, il Cyclamen Persicum Flore Pleno che ha fiori doppi, il Cyclamen Persicum Papillo che possiede fiori grandissimi che ricordano delle farfalle e il Cyclamen Persicum Rococò.
Cyclamen Graecum: è una specie ben commercializzata e i fiori sono rosa chiaro o arancioni.
Cyclamen Balearicum: questa specie ha fiori profumati di colore bianco.
Cyclamen Libanoticum: ha fiori rosa-viola che possono avere delle striature bianche come le foglie.
Cyclamen Europeum: è una specie spontanea che fiorisce a settembre, i fiori sono profumati e di colore rosa.
Cyclamen Neapolitanum: anche questa è una specie di tipo spontaneo, fiorisce a settembre e i fiori sono di colore rosa, bianco oppure porpora. La troviamo nelle zone boschive dell’Italia del sud.
Cyclamen Repandum: questa specie spontanea fiorisce nel periodo primaverile dando origine a fiori di colore rosa.
Cyclamen Africanum: come dice il nome stesso, è originaria del continente africano, le foglie sono molto grandi di colore verde-bianco nella parte superiore e violetto in quella inferiore.
Cyclamen x Atkinsii: è un ibrido creato dall’unione di varie specie, le foglie sono verdi con macchie argento. Fiorisce da dicembre a marzo.
Cyclamen Cilicium: questa specie trae la propria origine dall’Asia Minore, ha fiori bianchi o rosa.
Cyclamen Coum: i fiori presentano varie colorazioni, possono essere bianchi, rossi oppure rosa, è una specie rustica.
Cyclamen Cyprium: come dice il nome, ha origine sull’isola di Cipro, ha foglie rotonde con macchie gialle, i fiori sono profumati.
Cyclamen Rolfsianum: questa specie ha origine nell’Africa del nord, ha foglie verde con striature argento.
Terreno e Tecniche Colturali
La temperatura ottimale per coltivare il ciclamino è di circa 16-22°C durante la stagione calda, mentre in inverno non dovrebbe essere inferiore ai 15°C di giorno e 8 di notte.
Per quanto riguarda l’operazione di rinvaso, deve essere fatta solamente quando il vaso sarà diventato troppo piccolo per contenere le radici. Di solito si effettua nel periodo primaverile. Il terriccio del rinvaso deve essere composto da foglie, torba e sabbia.
Il terreno preferito dal ciclamino è fresco, fertile e un po’ umido ma non troppo perché anche questa pianta teme i ristagni idrici, per evitarli si potranno mettere sul fondo del vaso dei pezzi di vasi in terracotta rotti o altro materiale che favorisca il drenaggio dell’acqua in eccesso.
Nella coltivazione del ciclamino, oltre ad usare un terriccio adatto, bisogna fare attenzione alle radici, non bisogna mai bagnarle quando si innaffia perché essere sono soggette a marciumi
Un fattore molto importante per la corretta crescita di questa pianta è la temperatura, durante lo sviluppo di foglie e fiori essa non dovrebbe essere superiore ai quindici gradi, quindi si posizionerà lontana da caloriferi e fonti di calore e mai al sole diretto. Le foglie e i fiori secchi, danneggiati o deboli vanno eliminati immediatamente.
Moltiplicazione
Il ciclamino si moltiplica per seme o divisione del tubero.
L’operazione di moltiplicazione per seme, va fatta tra i mesi di luglio e settembre, i semi vanno distribuiti in modo uniforme in file parallele sul terriccio e vanno interrati non eccessivamente. Il contenitore con i semi andrà posizionato in una zona ricca di ombra ad una temperatura di circa venti grandi con ambiente umido; a questo punto, come spiegato più volte, il contenitore si coprirà con della plastica per mantenere la giusta temperatura ed evitare che il terriccio si secchi in poco tempo. Quando saranno comparsi i primi germogli, si toglierà la plastica e si posizionerà il contenitore in una zona maggiormente luminosa con una temperatura di circa diciotto gradi. Nel momento in cui le nuove piantine avranno raggiungo una grandezza sufficiente, saranno pronte per essere trapiantate delicatamente.
Riguardo la moltiplicazione per divisione del tubero, esso va diviso con un coltello pulito ed affilato facendo attenzione che ogni parte abbia due o tre gemme. Questa operazione si compie nel tardo periodo primaverile.
Concimazione ed Irrigazione
Il concime che va somministrato al ciclamino è di tipo liquido e va mescolato all’acqua d’irrigazione. Sarebbe opportuno apportare questo fertilizzante ogni due o tre settimane; nel periodo di fioritura questo concime dovrebbe essere più ricco di potassio. Riguardo l’apporto di acqua, il ciclamino dovrebbe avere sempre un terriccio della giusta umidità, quindi bisognerà regolarsi per evitare ristagni idrici e marciumi. In estate questa pianta termina l’attività di sviluppo vegetativo quindi andrà posizionata all’ombra e innaffiata molto poco solo nei pressi del bulbo.
Potatura
La potatura del ciclamino consiste nell’eliminare le foglie secche o indebolite per evitare la possibile infestazione da parte di parassiti.
Malattie e Parassiti
Il ciclamino, come molte altre piante, è soggetto all’attacco di parassiti e malattie, eccovi alcune spiegazioni dei principali sintomi da essi provocati:
I punteruoli sono dei coleotteri che attaccano e danneggiato i tuberi di questa pianta. Anche gli acari sono nemici del ciclamino, essi danneggiano gemme e boccioli e deformano foglie e fiori. Altri parassiti che possono infestare questa pianta sono il ragnetto rosso, gli afidi e gli acari.
Due sono le malattie più importanti che colpiscono il ciclamino: la muffa grigia e il mosaico del cetriolo. I sintomi della prima grave patologia si manifestano con la comparsa di macchie e marciumi sulle foglie; mentre la seconda, meno grave, si manifesta con macchie e deformazione fogliare.
Una malattia molto grave provocata da un fungo è la fusariosi, essa di manifesta dapprima con la comparsa di macchie di colore giallo sul picciolo e, con il passare del tempo, si diffonde anche sul bordo della foglia portandola al rinsecchimento. Presenza di macchie scure sulle foglie e parti marce e molli con muffa della pianta, sono sintomo di attacco del fungo Botrytis.
Come abbiamo già detto più volte per altri tipi di piante, a volte siamo noi con la nostra disattenzione ed i nostri errori a provocare malessere e problemi alle nostre piante. Ad esempio se notate che le foglie e i fiori del vostro ciclamino diventano deboli e si afflosciano, questo vuol dire che è stato posizionato in un luogo troppo secco e con troppo calore, in questo caso correte ai ripari bagnandolo e spostandolo in un luogo maggiormente fresco e con più umidità; se invece le foglie ingialliscono potrà essere sintomo del posizionamento in una zona troppo buia e con temperatura troppo alta.
Proprietà
Le piante come il ciclamino hanno le proprietà di regolare il flusso mestruale, di eliminare i vermi presenti nell’intestino e possono avere un effetto purgante. Può essere molto utile, insieme a lavanda ed ippocastano, per chi soffre di emorroidi.
Il tubero è uno dei cibi preferiti dai maiali e, al contrario dell’uomo, per loro non risulta velenoso.