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Ciclismo – Anche la “Settimana Tricolore” strizza l’occhio all’ambiente

Creato il 15 giugno 2010 da Sport24h
 

Ciclismo – Anche la “Settimana Tricolore” strizza l’occhio all’ambiente

 

Chi mi segue sa come sia attento a tutte le iniziative sportive “ad impatto zero”. L’ho già detto e lo ripeto: spesso si associa lo sport con l’ambiente, ma è un errore. Si confonde l’attività sportiva (questa si spesso ecofriendly) con lo sport agonistico, spesso invece devastante.
Il ciclismo soltanto recentemente si sta rendendo conto che le sue gare hanno un impatto sull’ambiente circostante. Il primo che ha fatto qualcosa è stato il Tour (ormai da oltre 4 anni); visto che si tratta della manifestazione sportiva con più spettatori al mondo, oserei dire “meno male”! Da quest’anno hanno dichiarato la loro neutralità CO2 in sequenza la Maratona delle Dolomiti (oltre 10.000 partenti), il Giro d’Italia (oltre 2 milioni di spettatori sulle strade), il campionato europeo MTB di Montebelluna e, adesso, anche il Campionato Italiano strada, ovvero la Settimana Tricolore.
Gli organizzatori di quest’ultima hanno diramato il comunicato stampa che trovate di seguito. Due osservazioni, per precisare e rendere l’idea dell’iniziativa. La prima riguarda i motivi per cui la Settimana Tricolore si può definire “virtuosa”: l’allestimento di un centro di raccolta della plastica e dei rifiuti differenziato. Mi sembra un po’ poco, visto che il Tour (con una complessità organizzativa maggiore) ha organizzato ogni tappa con diversi punti di raccolta dei rifiuti, lungo tutto il percorso di gara, per “costringere” spettatori e partecipanti a smaltire i propri rifiuti in luogo specifici e non per terra.
La seconda osservazione riguarda l’accenno alle “recenti polemiche verificatesi in alcuni comuni della provincia trevigiana sull’inquinamento provocato dal passaggio dei ciclisti e dai rifiuti gettati in corsa” mi sembra una chiara ammissione che il binomio ciclismo/natura si stia pian piano intaccando. Per questo ben vengano tutte le iniziative che permettano a questo sport di accreditarsi come “amico dell’ambiente”.
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COMUNICATO STAMPA – Ciclismo e natura sono da sempre un connubio imprescindibile in quanto la bicicletta è per antonomasia il mezzo di trasporto più ecologico. Eppure l’attività agonistica, e in particolare quella professionistica, si ripercuotono talvolta in modo negativo sulla natura: è il caso, ad esempio, delle migliaia di boracce che vengono gettate dai corridori ai bordi della strada durante ogni competizione, disperdendo nell’ambiente tonnellate di plastica.
Partendo da questa considerazione, in occasione della ormai imminente Settimana Tricolore di ciclismo 2010 in Provincia di Treviso (19-27 giugno), la società organizzatrice ha deciso di sensibilizzare gli addetti ai lavori e l’opinione pubblica sul tema dell’ecosostenibilità  creando un punto di Eco-rifornimento,  reso facilmente riconoscibile da un totem personalizzato alto 4 metri.
Durante tutte le prove in linea, infatti, verrà predisposta un’area di rifornimento “ecologica” dove personale predisposto dall’organizzazione raccoglierà borracce e rifiuti solidi gettati dai corridori. Contando sulla fattiva collaborazione dei team e degli atleti, adeguatamente informati in precedenza, si prevede quindi una significativa riduzione della quantità di plastica e carta disperse. Un messaggio forte, accompagnato da un’azione concreta e già vincente nei presupposti.
L’iniziativa assunta dagli organizzatori della Settimana Tricolore è una risposta importante anche in relazione a recenti polemiche verificatesi in alcuni comuni della provincia trevigiana sull’inquinamento provocato dal passaggio dei ciclisti e dai rifiuti gettati in corsa. In tal modo, anche e soprattutto in occasione di questa importante manifestazione che coinvolge i migliori atleti nazionali di tutte le categorie, il ciclismo avrà un’ottima occasione per confermare l’attenzione e la sensibilità di chi pedala nei confronti dell’ambiente.
www.settimanatricolore2010.it


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