La volata vittoriosa di Giorgia Bronzini (foto Bettini)
“E’ un trionfo tutto italiano. Una grande squadra che è sempre stata protagonista in gara. Una soddisfazione anche per il nostro commissario tecnico che ha collezionato importanti vittorie rendendolo uno dei tecnici più vincenti non solo nel ciclismo” – dice il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco
E’ la nuova campionessa del mondo: Giorgia Bronzini, che con lo sprint più bello della sua vita, vola in cima al mondo: “Ancora non ci credo – dice la piacentina che ha già indossato la maglia iridata nella corsa a punti su pista nel 2009 – E’ stato un grande lavoro di squadra. Tutte le azzurre oggi si sono sacrificate per la maglia iridata. E’ questo infatti il grande valore dell’Italia e lo sta dimostrando da anni. Nella prima parte di gara ho lavorato per la squadra, avevo buone sensazioni e le gambe rispondevano bene. Ho aspettato il momento giusto, ho capito infatti che potevo e dovevo fare la volata nell’ultima salita. Prima infatti, ho incitato Noemi Cantele e Tatiana Guderzo a provarci se stavano bene. Loro, dopo aver capito che questa sarebbe stata la mia occasione, si sono messe a mia disposizione. Sono state fantastiche”.
L’ultimo giro è stato combattuto. A cinque chilometri dall’arrivo le migliori si contendono il finale: riparte Nicole Cooke insieme alla tedesca Judith Arnd. Intanto nel gruppo che insegue Tatiana Guderzo, la campionessa del mondo uscente, prova a organizzarsi per chiudere il buco. Le due atlete in fuga hanno pochi secondi di vantaggio sul gruppo e nei ranghi dietro il Canada sta lavorando per raggiungere le fuggitive, assorbite nel gruppo a 200 metri dall’arrivo. L’azzurra batte in volata l’olandese Vos, per la quarta volta seconda in una gara iridata e la svedese Emma Johansson: “Sulla linea di partenza ho fatto il gesto del cuore con le mani perché volevo correre con il cuore. All’arrivo l’ho ripetuto; questa vittoria è per Franco Ballerini”. Non soltanto. Su ogni guanto di ogni azzurra al via era riportata una lettera che formava la frase “Romoli Go”, un pensiero delle azzurre rivolto alla loro compagna Marina Romoli.
Un trionfo di squadra: “Quando vogliamo qualcosa difficilmente sbagliamo. Quello che ci contraddistingue è la fiducia che abbiamo una nell’altra. Per noi ragazze indossare la maglia azzurra vuol dire rigore e serietà oltre che privilegio”.
Una grande vittoria pensata, costruita dal Commissario Tecnico Dino Salvoldi, che con questa medaglia arriva a quota novantaquattro in carriera: “Credo che Dino Salvoldi sia il tecnico che meglio riesce ad interpretare una gara. E’ uno stratega” – dice la neocampionessa del mondo. Visibilmente emozionato il CT Salvoldi all’arrivo dichiara: “Il percorso lo abbiamo visto lo scorso anno in occasione della prova di Coppa del Mondo e abbiamo riscontrato similitudini con quello di Stoccarda dove Giorgia è arrivata davanti. In gara alla prima accelerazione forte le velociste si sono staccate; le uniche rimaste erano Marienne Vos, la lituania e Giorgia. In questo momento abbiamo capito che dovevamo correre per favorire la volata. Un grande lavoro di squadra anche da parte delle più giovani alla prima esperienza mondiale.”
Insieme a loro ha esultato anche il CT Paolo Bettini ma la neocampionessa dichiara: “Paolo non si deve preoccupare se ha vinto una sprinter. Il percorso permette di rendere la gara dura fin da subito se si vuole dare questa interpretazione”.
Dall’Italia i complimenti immediati del Presidente del CONI Giovanni Petrucci e del Segretario Generale Raffaele Pagnozzi. Sempre dall’Italia sono arrivati i complimenti di Alfredo Martini e un caloroso ringraziamento per la dedica e i complimenti alla vittoria da Sabrina Ballerini. (com stampa)