Il senso del ciclismo è tutto qui, in un teatro che strabocca di gente stretta intorno ai campioni, amati nonostante tutto. Conegliano e il Gran Gala, un rito che non tradisce nella giornata domenicale: su tutti questa volta si erge la figura immensa di Eddy Merckx, 65 anni e non sentirli, un gigante del secolo scorso. “Ma a me ancora oggi piace immensamente respirare l’atmosfera del ciclismo, stare tra la gente, vivere serate splendide come queste”.
Giustamente fieri gli organizzatori del Gran Gala 2010 che in poco più di un’ora ha sgranato davanti alle telecamere della Rai il meglio del ciclismo di oggi e di ieri, in una soluzione di continuità che trova la sintesi perfetta nel momento in cui sale sul palco Ignazio Moser, 18 anni, insieme a suo padre Francesco, 59. La leggenda del figlio d’arte che, forse, ritorna ancora: Ignazio ha la faccia del gigante buono, un fisico da Cancellara, un cuore da Moser. “Prima debbo prendere la licenza liceale, ma mi vedo bene nelle gare di un giorno. Sì, anche a Roubaix. Il pavè l’ho già assaggiato in tutti i sensi, visto che sono finito per terra, ma non per questo mi metto paura…”.
Applausi ma anche groppo in gola, quando arriva il suocero di Franco Ballerini per un ricordo meritato e dovuto mentre sullo sfondo scorrono le immagini della vita di Franco, prima corridore e poi tecnico. Intorno, il prima e il dopo dell’ammiraglia azzurra, Alfredo Martini e Paolo Bettini. Una tradizione che continua, quella dei tecnici azzurri, con Edoardo Salvoldi, il CT delle donne, con quasi cento titoli all’attivo, l’ultimo dei quali quello iridato di Giorgia Bronzini. La forestale è puntuale sul palco di Conegliano, il suo è un inno alla solidarietà: “Se l’Italia delle donne vince, è perche siamo amiche, un gruppo coeso”. Per i professionisti invece bisognerà aspettare, l’elegantissimo Thor Hushovd è giustamente fiero della vittoria australiana (“anche il re di Norvegia mi ha fatto i complimenti”) e sembra già essersi affezionato alla maglia iridata: “Anche il percorso di Copenaghen del prossimo anno è molto adatto alle mie caratteristiche…”.
In compenso vince, eccome, anche l’Italia che va in salita. Ivan Basso e Vincenzo Nibali hanno celebrato il grande anno proprio e quello della Liquigas-Doimo, insieme al tecnico Stefano Zanatta. “Abbiamo saputo aiutarci senza mai pestarci i piedi. Continueremo a farlo ed a ritrovarci qui a festeggiare altri successi”, la loro promessa. Invece Giovanni Visconti è tornato a Conegliano a respirare l’atmosfera felice di una città portafortuna, quella dove quattro mesi fa si è preso il suo secondo titolo tricolore.
Enrico Battaglin (under 23), Specialized (costruttori), Giorgi Bronzini (donne) e Vincenzo Nibali (professionisti) sono stati premiati come vincitori delle classifiche speciali, mentre nell’anteprima il titolo di atleta più “Simpatica e Popolare” (premio promosso in collaborazione con il sito www.ciclonews.it è andato a Valentina Scandolara. Nel complesso, una bellissima serata del ciclismo, lontana dai livori e dai sospetti di quasi tutti i giorni: come sempre, a Conegliano si è visto che questo sport è assai migliore di quel che sembra. (com stampa)
Magazine Ciclismo
Ciclismo – Merckx, Moser junior e il ricordo di Ballerini: le emozioni forti al Gran Gala di Conegliano
Creato il 18 ottobre 2010 da Sport24hPotrebbero interessarti anche :
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