A seguire il comunicato sampa che annuncia il via ufficiale del Progetto Azzurro, voluto dal CT del ciclismo Strada Paolo Bettini e che mira ad una diversa logica di avvicinamento ai mondiali di ciclismo. Soltanto un campione come Paolo poteva imporre al gruppo un progetto che prevede collegiali e “amichevoli”, come se fossimo al cospetto di una nazionale di calcio qualunque. In pochissimi sport di squadra e di primaria grandezza, infatti, è prevista la realizzazione di raduni e gare non ufficiali. A memoria personale neanche il basket concede troppo spazio alla maglia azzurra, se non al cospetto di avvenimenti internazionali di livello. La logica dei raduni è prettamente “olimpica” (ovvero degli sport minori” è calcistica, in quanto realizzata dal calcio in maniera quasi scientifica. Comunque sia, non si era mai vista per i professionisti di ciclismo. Questa prima volta offre anche, e non è cosa da poco, la possibilità di valorizzare ulteriormente la maglia azzurra che altrimenti è vestita soltanto in occasione del mondiale di settembre. au
E’ un progetto voluto dal Commissario Tecnico Professionisti Paolo Bettini per dare continuità, nell’arco della stagione, all’attività degli azzurri professionisti, con lo sguardo sempre rivolto ai prossimi Campionati del Mondo strada di Copenaghen (Danimarca), in programma dal 19 al 25 settembre.
La pianificazione e la messa in atto del “disegno azzurro” inizia con il primo dei tre raduni in programma, dal 28 febbraio al 3 marzo, presso l’Hotel Marinetta di Marina di Bibbiona (Livorno). A questo raduno saranno convocati sei azzurri professionisti guidati dal CT Bettini e quattro azzurri Under23, selezionati dal CT Marino Amadori nell’ottica di un lavoro sempre più sinergico tra le parti.
Questo primo raduno, a differenza del secondo dedicato agli stradisti delle gare in linea, sarà centrato in particolare sulla cronometro.
“Sarà un primo raduno abbastanza atipico – commenta Paolo Bettini –, che ci darà l’opportunità di conoscere meglio e più a fondo gli atleti. Daremo spazio, naturalmente, ai normali allenamenti ma, soprattutto, sfrutteremo al massimo le ore che rimarranno a nostra disposizione per approfondire la conoscenza umana e, attraverso il dialogo, ricavare spazi di confronto che potranno risultare innovativi in chiave futura”.
Conferma il CT Amadori: “Con questo raduno vogliamo dare anche agli under 23 specialisti delle gare contro il tempo la possibilità di confrontarsi e di avere scambi di opinioni sugli aspetti tecnici e sulla tipologia di allenamento con gli atleti professionisti. Il nostro obiettivo è recuperare il gap di venticinque secondi che ci separa dal podio registrato lo scorso anno nelle competizioni internazionali europee e mondiali anche grazie all’attività che andremo a svolgere durante la stagione”.
Un progetto che trova la giusta collocazione anche e soprattutto nella sempre più significativa collaborazione con il Settore Studi della Federazione Ciclistica Italiana e con la Scuola dello Sport del Coni.
Il CT Paolo Bettini si avvarrà della collaborazione tecnica di Gabriele Balducci. Lo staff si completerà poi con il supporto di Franco Vita. Il 28 febbraio, primo giorno di raduno, è previsto un incontro con la stampa. (com stampa)