Magazine Cucina
Alle 18:00 finalmente comincia l'avventura!
Ci imbarchiamo dal porto di Punta Arenas (Cile) e in un attimo siamo gia' in cabina a provare i giubbini di salvataggio, subito dopo champagne di benvenuto con canapes in una delle sale conferenza con presentazione dello staff e della nave e a seguire la cena.
La nave e' devo dire molto bella nella sua semplicità, niente decori sfarzosi e moquettes pacchiane, niente casino' e piste di pattinaggio, solo 5 piani con 2 sale conferenze, 1 sala relax, 1 piccola palestra vista oceano, una sala ristorante e un'ampia reception che funge anche da boutique.
Le cabine sono spaziose, tutte con un'impareggiabile vista da una finestra quasi a tutta parete e dei letti comodissiiiiiiiiiiiiimi con dei soffici piumoni bianchi!
Anche la prima impressione sul cibo e' ottima, cena servita al tavolo con antipasto a base di granchio al vapore su letto di cuscus e crema di avocado, a seguire zuppa di gamberi e verdure, pesce spada grigliato con contorno misto di patate arrosto, pomodori al forno e zucchine al vapore, e per dessert una creme brûlé al dulce de leche... ci sanno fare!
Da bere l'immancabile e buonissimo vino cileno..
Era previsto salpassimo per le 20:00, invece causa il forte vento a mezzanotte aravamo ancora dondolanti nel porto!
Non saprei dire alla fine a che ora siamo salpati, ma nonostante le almeno 4 di ritardo, la mattina successiva avevamo gia' attraversato lo Stretto di Magellano ed eravamo puntualissimi sul programma della giornata!
23 sett - giorno 2
Sveglia presto e colazione americana e continentale a buffet alle 8, anche stavolta tutto buono ed abbondante, dal dolce al salato.
Subito dopo abbiamo indossato abiti e giacche pesanti, stivaloni di gomma e giubbini salvagente, il sole splende alto nel cielo e si parte con la prima escursione a bordo degli zodiac!
Prima tappa e' la Baia di Ainsworth, dove abbiamo girovagato accompagnati da un'ottima guida per 3 ore camminando nella neve, nel fango, nei ruscelli e su svariati tipi di muschio e licheni; le montagne innevate e il ghiacciaio Marinelli fanno da sfondo a questa ennesima cartolina in cui ci siamo tuffati e l'esperienza e' davvero bellissima!
Al termine della passeggiata l'equipaggio ci ha anche fatto trovar pronto un punto ristoro sulla spiaggia a base di caffè, cioccolata calda, whisky, bibite e acqua... qui' e' una coccola continua!
A mezzogiorno circa rimontiamo sugli zodiac e torniamo a bordo della nave per il pranzo, nel frattempo la nave fa rotta sulla Baia di Tuckers dove sbarcheremo nel primo pomeriggio.
Per pranzo mega buffet con ottima pasta, tantissimo pesce, verdure e dessert.
Nel pomeriggio rimontiamo sugli zodiac pronti per andare alle isole Tuckers che si trovano a sud-est del Canale Whiteside, e nelle quali vivono una colonia di pinguini magellanici, (come sempre... carini e coccolosi!), e diverse specie di cormorani e uccelli.
Rientro a bordo della nave dopo un'oretta, doccia e aperitivo prima della cena e del... bingo!! ahahahaha!
A questo punto vi sarete fatti un'idea dell'età media a bordo...................
p.s. per cena stasera c'era un carpaccio di manzo buonissimo con salsa alla mostarda e contorno di carciofi, zuppa di pollo con verdure e noodles, filetto di manzo con salsa al cabernet sauvignon, risotto ai pistilli di zafferano e una ratatouille di verdure, e per dessert una mousse fresca all'arancia che ricordava molto la nostra cassata; il vino di stasera era un merlot sempre cileno.
24 sett - giorno 3
Oggi la giornata inizia piu' rilassata: colazione alle 8:00, visita della sala macchine alle 10:45 e pranzo sul presto alle 12:30 in quanto la prima escursione in zodiac di oggi sara' alle 14:30; il tutto mentre navighiamo tranquilli nel Canale delle Balene per poi attraversare il Canal 'O Brian.
Nel primo pomeriggio tutti i bordo degli zodiac e rotta verso il ghiacciaio Pia; ormai a questo punto del viaggio ne abbiamo visti una marea di ghiacciai e quindi sapendo gia' cosa aspettarci non siamo particolarmente elettrizzati da questa escursione... ma vi assicuro che quando vi trovate davanti a queste montagne di ghiaccio azzurre, bianche grigi che respirano, borbottano e tossiscono.... ogni volta e' come la prima volta, un'emozione che mi e' davvero difficile descrivervi a parole... e ad ogni colpo di "tosse" eccoci tutti gli con gli occhi attenti e fissi sul ghiacciaio in attesa (e con la speranza) di vedere staccarsi un bel pezzettone!
Rientrati a bordo c'e' giusto il tempo di cambiarsi i vestiti umidi, bere una tazza di the ed e' gia tempo di andare a mettersi comodi sui super divani per godersi al calduccio la sfilata del Viale dei Ghiacciai; avanti ai vostri occhi sfileranno infatti in ordine il Romanche, il Germania, il Francia, l'Italia e l'Olanda, uno piu' bello e imponente dell'altro, e la cosa simpatica qual e'?
Che ogni volta vi verra' servita qualche specialita' del paese di riferimento!
Quindi via a mini würstel e birra con in sotto fondo "ein prosit, ein prosit..!", via ai formaggi francesi con crackers e champagne sulle note de "la vie en rose", via alla pizza con vino rosso con in sottofondo "funiculi' funicola'!" e per finire delle polpettine (meglio quelle dell'Ikea credetemi) sulle note qui una qualche canzoncina olandese che chiaramente non conosco.... comunque una cosa carina e divertente questa di abbinare il cibo ad ogni ghiacciaio!
(Inutile dire che i tedeschi si erano gia' portati avanti di un bel pezzo con i brindisi e la birra che fin dal primo giorno scorre a fiumi.....)
Per cena un'antipasto a base di salumi misti (compreso l'ottimo jamon Serrano!), una zappetta di pesce e verdure molto buona, salmone grigliato con verdure e patate e come dessert una mousse fresca alle fragole con scaglie di cioccolato.
25 sett - giorno 4
Sveglia prima dell'alba, stamattina si sbarca a Capo Horn, la fine del mondo!
Devo dire che siamo stati tutti un po' in ansia per quast'uscita in quanto a causa del sempre forte vento, la sua effettuazione non e' mai garantita e quindi e' possibile che veniate fino qua e poi... niente sbarco!
Per fortuna il vento che c'e' non e' abbastanza forte da impedire l'escursione e quindi imbacuccatissimi saliamo sugli zodiac che sbandano tra le onde e in meno di 10 minuti siamo sull'isola!
La sensazione e' surreale, il cielo e' ancora scuro, il mare e' nero e agitato, la foschia impedisce di scrutare l'orizzonte dove quasi in un sol punto si incontrano Pacifico, Atlantico e Antartico.... si fa una passeggiata su delle passerelle in legno che ti portano sulla cima dell'isola dove si trova il monumento simbolo e insomma... bhe' non si puo' descrivere.... sei nel punto piu' lontano da tutto, il punto piu' a sud del mondo, oltre quell'isola si estendono solo oceano e ghiacci, niente vita umana per chilometri e chilometri........
Questa, come direbbero gli americani, e' stata la vera icing on the cake, la ciliegina sulla torta, a concludere un viaggio lungo e meraviglioso che per sempre ci resterà nel cuore.....
Una volta tornati a bordo facciamo colazione e ci scoliamo 2 tazze di the bollente per scaldarci, relax fino all'ora di pranzo e poi nel pomeriggio l'ultimissima escursione prima che la nave domattina ci riporti sulle coste argentine, a Ushuaia....
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