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Cima cacciatore

Creato il 31 agosto 2015 da Luca De Ronch @Luca_De_Ronch
CIMA CACCIATORE
Arrivo a casa, svuoto lo zaino,  non faccio in tempo a stendermi sul divano. Battere il ferro quando è ancora caldo…….
Dopo due giorni in Catinaccio, oscurata da tanta bellezza, la testa fa pendere l’ago della bilancia in favore delle Dolomiti. C’è urgente bisogno di compensare e quindi si va sulle Alpi Giulie, medicina necessaria affinchè il corpo e la mente riacquistino il loro equlibrio.Non serve fare una grande sfacchinata, basta andare a vedere dove sono, ammirarne le conosciute forme, le creste, i pinnacoli e le cime. Abbiamo bisogno di un balcone privilegiato dove star lì, solo a guardare.Marisa propone Cima Cacciatore, io sono ancora che mi preparo che le è già seduta in macchina. Almeno il tempo di togliere qualche sassolino di Re Laurino colorato di Enrosadira dagli scarponi, no, neanche quello, si parte.  Arriviamo a Camporosso, è lunedi e  non c’è molto traffico, così decidiamo di fare i turisti e imbrogliamo sul dislivello salendo al Lussari con la funivia, le mie ginocchia ringraziano.L’arrivo al Santuario, solito colpo d’occhio che ridà serenità e tranquillità, dietro già spunta cima Cacciatore e il Montasio con la cresta dei Draghi. Velocemente attraversiamo il paesino del Lussari, poi chiudendo gli occhi per non vedere il risultato dei lavori necessari alle piste di sci ( li riapriamo un attimo per un saluto misto a commozione alla cappelletta dove ‘è una bella targa in legno con dedica a Luca Vuerich) raggiungiamo l’inizio del sentiero per la cima.
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
Non ci si mette molto ad arrivare su, pertanto cerchiamo di goderci un bel tratto di boschetto, tra pini e larici, scorci panoramici sul Montasio, sull’Alta Spragna e sulla Val Saisera.
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
Raggiunto l’anfiteatro roccioso sotto la cima ci fermiamo un attimo. Bellissima vista sul Lussari, sulle ultime propaggini arrotondate delle Alpi Carniche e sul catino di pietra con quella strana erba a forma di cuore proprio al centro.
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
Un breve tratto ripido sulla destra del catino. Poi dentro uno stretto canale un po’ più tortuoso accompagnati da un cavetto passamano utile a ridurre praticamente a zero le difficoltà e si sale in cima.
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
Fortunatamente e stranamente non c’è nessuno, solo dopo un po tre , quattro persone ci raggiungono. Così nella pace e nella tranquillità della vetta, senza troppe fatiche, dopo un rintocco di campana e una firmetta sul libro di vetta ci godiamo le Giulie in prima fila, catturando contorni e profili tra l’azzurro del cielo, il controluce del sole e i giochi bizzarri delle nuvole.  
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
Belle, archittettoniche, aspre e selvagge, maestose e romantiche.
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
CIMA CACCIATORE
Prima di scendere per una visita al paesino del Lussari un bel venticello arriva da est, gioca con il Mangart e le nuvole, poi ti accarezza dicendo: “ senti che aria buona” ………………..

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