Cimitero abbandonato: Adox CHS 100 vs Adox CHS 100 II

Da Gianguidozurli @gianguidozurli

Qualche settimana fa, quando il clima e i colori erano ancora invitanti, mi sono recato nei pressi di un cimitero abbandonato per scattare un po’ di lastre 4×5″ con la mia Graflex Speed Graphic e l’obiettivo Kodak Aero Ektar da 7″. Questa combo garantisce uno bokeh unico alle immagini grazie all’apertura f/2.5 dell’obiettivo da ricognizione aera della Seconda Guerra Mondiale.

Graflex Speed Graphic
Kodak Aero Ektar 7″ (178mm) f/2.5
Adox CHS 100
Developed in Adox APH09 (Rodinal) 1+50

Graflex Speed Graphic
Kodak Aero Ektar 7″ (178mm) f/2.5
Adox CHS 100
Developed in Adox APH09 (Rodinal) 1+50

Graflex Speed Graphic
Kodak Aero Ektar 7″ (178mm) f/2.5
Adox CHS 100
Developed in Adox APH09 (Rodinal) 1+50

La scelta delle pellicole in bianco e nero è stata pressoché obbligata. Avevo 2 chassis con 4 Adox CHS 100, la mitica pellicola usata da Diane Arbus. Ultimi scatti possibili visto che la Efke, la fabbrica che produceva per la Adox le pellicole CHS, ha distrutto irreparabilmente i macchinari a metà 2012. Dopo più di un anno la Adox ha sfornato però la  versione nuova della CHS, la 100 II. Una pellicola molto attesa dagli affezionati a questo marchio. Personalmente ho provato innumerevoli pellicole in bianco e nero e la Adox CHS 100 è una delle mie preferite. In formato 4×5 la preferisco di gran lunga alla più diffusa Foma 100, che trovo abbastanza piatta e priva di interesse, al pari delle marche più blasonate, come Ilford e Kodak. L’unico bianco e nero interessante ancora prodotto dalla Kodak, a mio giudizio, è la classica Tri-X (odio le emulsioni moderne). Tuttavia la Tri-X 320 4×5″ è una pellicola tendenzialmente troppo veloce per l’Aero Ektar f/2.5, anche se non mancherò prima o poi di provarla.

A fine agosto ho comprato il primo pacchetto disponibile di Adox CHS 100 II, ne ho caricate 4 in 2 chassis e la sfida è presto creata.

Chi vince?

Graflex Speed Graphic
Kodak Aero Ektar 7″ (178mm) f/2.5
Adox CHS 100 II
Developed in Adox APH09 (Rodinal) 1+50

Graflex Speed Graphic
Kodak Aero Ektar 7″ (178mm) f/2.5
Adox CHS 100 II
Developed in Adox APH09 (Rodinal) 1+50

Graflex Speed Graphic
Kodak Aero Ektar 7″ (178mm) f/2.5
Adox CHS 100 II
Developed in Adox APH09 (Rodinal) 1+50

Sono state esposte nello stesso modo, ma soprattutto sviluppate con la stessa chimica, l’Adox APH 09, ovvero Rodinal “vecchia ricetta” del 1919 in diluizione 1+50 a 20 gradi. Le differenze, sia in fase di sviluppo che di scansione, saltano subito all’occhio. Le vecchie CHS 100 hanno un potente strato antiriflesso di colore blu, per questo motivo questo tipo di pellicole deve essere prelevato con acqua prima di iniziare lo sviluppo. Anche le nuove CHS 100 II hanno uno strato antiriflesso, ma di colore grigiastro e all’apparenza meno persistente rispetto alla vecchia formula. La scannellatura su ogni lastra, che serve a riconoscere il verso dell’emulsione durante l’inserimento nello chassis, è cambiata. Ora ci sono due piccole scannellature a punta, mentre nella versione precedente ce ne era una sola e smussata. Ma ciò che rende uniche le pellicole Adox/Efke è il supporto in plastica ultra trasparente. Generalmente i negativi in bianco e nero sono grigiastri, mentre quelli delle Adox/Efke sono sempre stati trasparenti (un po’ come le pellicole infrarosse). Il livello di trasparenza, che a onor del vero nelle lastre non è mai stato così forte come nelle pellicole 35mm e 120, non sembra essere cambiato. Tuttavia la differenza del supporto si fa notare moltissimo in fase di scansione. La parte lucida, cioè quella dietro l’emulsione, è molto più lucida rispetto alla versione precedente. E qui nasce l’inconveniente. Scansionando le lastre, semplicemente appoggiandole sul vetro dello scanner Epson V700, appaiono i terribili anelli di Newton. Un problema conosciuto a tutti coloro che scansionano pellicole Polaroid/Impossible/Fujifilm istantanee che hanno un supporto lucido. Per evitare gli anelli di Newton è quindi necessario scansionare il negativo dalla parte dell’emulsione (quella opaca) o utilizzare le guide fornite assieme allo scanner Epson V700 che, alzando il negativo dal vetro, impediscono la formazione degli anelli.

A parte tutto questo, le pellicole non mostrano ulteriori differenze. La Adox è riuscita a replicare quasi perfettamente la vecchia pellicola CHS 100.

Particolare dell’anello di Newton prodotto dal riflesso sul vetro dello scanner.

Tutte le immagini sono state scattate con una Graflex Pacemaker Speed Graphic del 1952 con obiettivo Kodak Aero Ektar 7″ (178mm) f/2.5 del 1943. I tempi variano a seconda della luce tra 1/30 sec. a 1/125 sec. Il diaframma utilizzato è sempre la massima apertura f/2.5. I negativi Adox CHS 100 e CHS 100 II sono stati sviluppati in Adox APH 09 con diluizione 1+50 da Marcello Pasini presso The Darkroom.



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