Magazine Politica Internazionale

Cina-Ceec. I miliardi di Pechino diventano 3 ma la lotta tra progetti continua

Creato il 17 dicembre 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

vucic_Keqiangdi Giacomo Dolzani

In una conferenza stampa tenuta oggi a Belgrado, a margine dei lavori relativi al Summit tra Cina ed i paesi dell’Europa centrale ed orientale (Ceec) che si sta tenendo questa settimana nella capitale serba, il primo ministro cinese, Li Keqiang, ha affermato che Pechino costituirà un fondo di 3 miliardi di euro da investire in opere pubbliche che verranno realizzate in questi stati, una cifra notevole ma ben lontana dai 10 miliardi di cui si era parlato prima dell’inizio del vertice.
I paesi interessati dal progetto (Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Macedonia, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Repubblica Slovacca e Slovenia), secondo quanto affermato da Kaqiang, alcuni più altri meno, soffrono la carenza di infrastrutture adeguate per lo sviluppo della loro economia, quindi questo progetto, il quale prevede collaborazioni con società private ed enti pubblici, può costituire un notevole aiuto per queste nazioni, soprattutto per quelle che aspirano ad una loro integrazione nell’Unione Europea.
Durante questo summit, a cui parteciperanno i rappresentanti del governo di Pechino e degli altri 16 paesi coinvolti ed al quale prenderanno parte centinaia di aziende provenienti da tutto il mondo, si assisterà alla lotta per accaparrarsi il maggior numero di investimenti possibili ed ogni paese ha già presentato numerosi progetti, come la ferrovia Belgrado-Budapest; il premier serbo, Aleksandar Vucic, ha affermato di aver già proposto interventi nel settore energetico e della viabilità mentre il ministro degli Esteri e vice premier croato, Vesna Pusic, ha esposto ai funzionari cinesi le prospettive di Zagabria nel campo dell’estrazione di gas e di petrolio, un “Sì” da parte di Pechino potrebbe infatti costituire una boccata d’ossigeno per degli stati la cui economia, anche in seguito alla crisi globale, è in notevole affanno.

da Notizie Geopolitiche



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :