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CINA mette in crisi l'high-tech.

Da Roxioni
CINA mette in crisi l'high-tech.CINA mette in crisi l'high-tech.La Cina, com'era nell'aria da tempo, ha annunciato che già nel 2011 taglierà le quote d'esportazione dei minerali denominati "terre rare", utilizzati per l'industria ad alta tecnologia come pc, auto, fotovoltaico, telecomunicazioni, ecc... vedasi mio post precedente. Aziende giapponesi come Sony sono piuttosto preoccupate per questa mossa del gigante asiatico, che come si sa è il maggior produttore di questi minerali. Negli Stati Uniti poi aziende come la Apple Inc's ed altre, stanno rimescolando le carte per trovare la maniera di garantire in futuro forniture affidabili di questi minerali al di fuori
della Cina. Addirittura un'altra società americana la Molycorp, ha deciso di riaprire una miniera in California che era stata chiusa ben 10 anni fa. Sony poi ha confermato che ovvierà a questa minaccia del limite imposto dalla Cina sulle esportazioni dei minerali, cercando strade tecnologiche alternative all'uso di terre rare. Sin dal 2011 insomma c'è da aspettarsi un qualche scombussolamento per quanto riguarda l'high-tech, sperando solo che tutto ciò non influisca più di tanto sul prezzo dell'utilizzatore finale dei prodotti tecnologici. Le quotazioni e i prezzi del metalli rari nel corso del 2010 hanno subito fortissimi aumenti, e quelli delle terre rare hanno fatto registrare anche aumenti fino a 10 volte di più, mentre negli anni scorsi erano scesi di molto a causa della vasta produzione cinese, che ha portato alla chiusura diversi impianti delle altre nazioni. I metalli e le terre rare sono ora diventate un'arma di ricatto politico ed economico che la Cina può utilizzare a proprio piacimento, sventolandola di fronte agli altri Paesi. C'è anche un'altra ipotesi allo studio dei colossi dell'high-tech, ed è quella che porta al riciclaggio di tutto il rottame tecnologico in disuso. Staremo a vedere come andrà a finire.

CINA mette in crisi l'high-tech.

Elenco delle terre rare ed altri metalli


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