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Cina: Sequestrate tre tonnellate di metanfetamine

Creato il 05 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nel villaggio di Boshe, nella provincia meridionale cinese del Guangdong, il 2013 si è chiuso con oltre 182 arresti e un sequestro di tre tonnellate di metanfetamina.
La produzione e il traffico di droga era da qualche anno la principale attività della zona, infatti, il “villaggio della droga” produceva più di un terzo degli stupefacenti trafficati nel mercato nero cinese. Da tranquillo villaggio di agricoltori, Bosche, si era trasformato da pochi anni nell’epicentro della produzione e spaccio di metanfetamine di tutto il paese. Il business, che ormai coinvolgeva quasi un quinto delle famiglie del villaggio, era infatti, cominciato tre o quattro anni prima quando una famiglia iniziò a fabbricare metanfetamine. Secondo la testimonianza di uno degli abitanti del villaggio, il 78enne Cai Zutian, aprire un laboratorio per produrre questa droga costava circa € 241mila e ogni business era gestito a un diverso nucleo famigliare.
Per le retate degli ultimi giorni il governo ha mobilitato più di 3000 agenti di polizia, elicotteri e motoscafi, per impedire ai trafficanti di scappare via mare.
Tra i centinaia di trafficanti arrestati provenienti da 18 giri di droga diversi, è stato catturato anche il boss del narcotraffico del Guangdong, Cai Dongjia. Assieme alle tonnellate di droga sequestrate, la polizia ha anche recuperato 100 tonnellate di materiale per produrre la droga, assieme a fucili, coltelli e una granata.
Nonostante il successo dell’operazione per stroncare lo spaccio di metanfetamine nel paese, la vita degli abitanti di Boshe non sarà mai più la stessa. Il suolo e l’acqua sono stati irreparabilmente inquinati dai trafficanti, che riversavano liquidi tossici direttamente nella terra e negli stagni, perciò i contadini non hanno più potuto coltivare nulla.
Secondo un recente rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione della criminalità, il 70% dei 326 laboratori chiusi in Cina nel 2012 produceva metanfetamine e più della metà erano nel Guangdong vicini Boshe, il “villaggio della droga”.


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