Magazine

Cina: storico cambiamento, allentata la politica del figlio unico

Creato il 28 dicembre 2013 da Molipier @pier78

Scritto da: Redazione Report360 28 dicembre 2013 in Esteri, News Inserisci un commento

La Cina si appresta a compiere una svolta che potrebbe essere definita epocale.

Il Comitato Permanente dell’Assemblea Nazionale del Popolo ha approvato due delle riforme più importanti che siano mai state messe al vaglio dalla nascita della Repubblica Popolare nel 1944.

La prima riforma riguarda la politica del figlio unico. In pratica le coppie in cui almeno uno dei due membri non abbia fratelli o sorelle potranno decidere di avere un secondo figlio.

L’intervento sulla politica del figlio unico deriva dall’impressionante numero di aborti che vengono eseguiti quotidianamente in cui, secondo le stime, almeno 35.000 donne perdono il feto che portano in grembo. Questo perché è necessario chiedere il permesso alle autorità per decidere di avere un figlio e nel caso in cui la donna rifiuti di sottoporsi alla pratica dell’aborto, la coppia verrebbe multata di una cifra spropositata che non riuscirebbe a pagare in tutta una vita.

Esistono tuttavia delle eccezioni a questa regola, ovvero le coppie “rurali” con la prima figlia femmina possono provare ad avere un secondo figlio.

Questa nuova rivisitazione della regola arriva dopo 34 anni dalla sua introduzione da parte di Deng Xiao Ping nel 1979.

Inoltre vengono aboliti i cosiddetti liaojiao, ossia i campi di lavoro per la rieducazione forzata dove si poteva essere segregati per un massimo di quattro anni consecutivi senza nemmeno un regolare processo. Secondo le stime ONU, oltre 190.000 reclusi verranno messi in libertà e non dovranno scontare pene residue benché il periodo di prigionia non sia concluso.

I campi di internamento per la rieducazione erano stati introdotti nel 1957 per combattere la micro-criminalità ma ben presto le autorità ne avevano oltremodo abusato.


Cina esteri figlio figlio unico liaojiao News 2013-12-28

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog