Nonostante tutti i problemi di distribuzione dei film africani in Italia – vedi articolo pubblicato su questo blog -, il Festival del Cinema Africano di Verona spicca per la lodevole iniziativa di portare in giro le pellicole premiate nelle varie sezioni dell’edizione 2012. Con grande gaudio ringrazio, quindi, il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento, che ha deciso di organizzare un’intera rassegna al cinema africano. Auspico che iniziative simili vengano avviate in tutta Italia, perché i film permettono di conoscere culture e paesi diversi in maniera diretta, ascoltando storie raccontate dagli stessi africani.
Nairobi Half Life è il film proiettato l’altra sera. Il voto che attribuisco alla pellicola è alto. Si tratta di un film avvincente, divertente, ma intenso. Senza tempi morti e con un protagonista che riesce a trasmetterti un turbinio di emozioni. Un prodotto capace di stare a pieno titolo sul mercato internazionale.
“Nairobi Half Life è la prima produzione nella storia del Kenya sottoposta allo scrutinio dell’Academy per l’Oscar. [...] Il lungometraggio nasce da un workshop svoltosi a Nairobi nel 2010, promosso dal regista tedesco Tom Tykwer (Lola corre, The International) e dalla sua One Fine Day Film. L’intenzione era quella di affiancare maestranze locali con professionisti europei, aiutando i giovani filmaker africani a lavorare con mezzi e mentalità internazionali. Un successo dovuto alla mentalità con cui il tedesco ha affrontato la sfida: non quella post-coloniale di tanti colleghi che vedono l’Africa come un sfondo inedito per stili e storie dalla sensibilità occidentale, ma dedicata a regalare ai talenti locali i mezzi per raccontare trame africane, realizzate da africani e fruibili in tutto il mondo. Qualità presenti nel travolgente Nairobi Half Life, opera prima di David «Tosh» Gitonga (con Tykwer assistente alla regia), epopea d’un ragazzo che si trasferisce a Nairobi aspirando alla carriera d’attore e finisce per dividere le lezioni su palcoscenico con una seconda vita criminale.” Leggi articolo per intero di Adamo Dagradi
Ho seguito con attenzione le vicende del protagonista, Mwas, che inizialmente appare un giovane sprovveduto proveniente da un villaggio rurale del Kenya che sogna di diventare famoso in una grande città e spalanca un innocente e ampio sorriso al mondo. Catapultato in una nuova realtà fatta di rapine e violenza, pur perdendo quella ingenuità iniziale, mantiene fede ai valori della lealtà, del rispetto degli impegni assunti e dell’amicizia. Diviso fra due vite opposte, quella della strada e quella del teatro, riesce in varie situazioni a fondere questi due mondi. La recitazione, difatti, lo aiuta in più occasioni a venir fuori dai guai.
Una visione sempre positiva della vita e una grande passione!
Regia: David Tosh Gitonga
Kenya, 2012 – 96 min
Interpreti: Joseph Wairimu, Olwenya Maina, Nancy Wanjiku Karanja, Mugambi Nthiga, Paul Ogola, Antony Ndung’u
Produzione: One Fine Day Films, Ginger Ink Films (Nairobi)
Distribuzione: One Fine Day Films
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