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CINEMA - Conclusa la quarta edizione di Cinecampus 2011: “Appartamento ad Atene" miglior film tra i giovani cineasti.

Creato il 07 novembre 2011 da Andreakur
Roma & Lazio Film Commission ha sostenuto in fase di produzione "Appartamento ad Atene" di Ruggero Dipaola, vincitore come Miglior film nella Vetrina dei Giovani Cineasti Italiani, sezione promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù al Festival Internazionale del Film di Roma.
Il film, diretto da Ruggero Dipaola, unico premiato alla sesta ediszione del Festival di Roma è scritto da Heidrun Schleef (palma d'oro al Festival di Cannes 2001 con il film "La stanza del figlio" di Nanni Moretti), dal regista e da Luca De Benedittis, è prodotto da L'Occhio e La Lina in associazione con A Movie Productions a Alba Produzioni, vede nel cast Laura Morante, Richard Sammel e Gerasimos Skiadaresis, Alba De Torrebruna e Vincenzo Crea.
Tra le attività organizzate da Roma & Lazio Film Commission presso DISARONNO Contemporary Terrace, Auditorium Parco della Musica ha riscosso grande entusiasmo e partecipazione la quarta edizione di CINECAMPUS - Lezioni di Cinema moderate da Enrico Magrelli: a colloquio con i giovani partecipanti si sono succeduti Marco Bellocchio, Carlo Lucarelli, Ornella Muti, Massimiliano Bruno, Giovanni Veronesi e Paolo Virzì , raccontando l'avvio e il percorso della loro carriera, senza tralasciare tematiche di attualità.
Marco Bellocchio, che inizierà a gennaio le riprese di Bella Addormentata, film corale che racconta il dramma di Eluana Englaro, ha detto dei giovani registi "In loro vedo poco idealismo e pragmatismo ingenuo».
Carlo Lucarelli ha raccontato il delicato e temuto passaggio dalla letteratura allo schermo, da scrittore noir a regista del film tratto dal proprio romanzo,"L'isola dell'angelo caduto", che egli stesso ha definito "un'operazione corale in cui tutte le professionalità, dal parrucchiere, allo scenografo, al montatore sono state necessarie ed essenziali per tradurre il pensiero in immagine". "Scrivere e' il mio mestiere" ha aggiunto "per continuare nel cinema, esperienza totalitaria, devo vedere la riuscita di questo progetto."
Ornella Muti ha confessato di aver rinunciato ad Hollywood per la famiglia e per i figli, e di aver vissuto una felice stagione del cinema italiano accanto all’amico Marco Ferreri, a Mario Monicelli, Dino Risi, Ugo Tognazzi, Francesco Nuti , ''Registi - sottolinea - che non vivevano nell'ipocrisia di oggi. Prima c'era molta amicizia, ora c'e' molto caos e nel mondo dello spettacolo è entrata la politica, se non fai parte di un gruppo sei fuori''. Durante la sua lezione, particolarmente affollata ha parlato anche del suo futuro, in cui si vede produttrice, guardando al mercato estero.
Gli incontri con Massimiliano Bruno, Giovanni Veronesi e Paolo Virzì sono stati all’insegna della comicità, con qualche polemica relativa a personaggi politici attuali.
Ha chiuso questo quarto ciclo di Cinecampus 2011 Paolo Virzì che ha commentato duramente la polemica scatenata dal Ministro della Difesa La Russa, in occasione dei fischi sul tappeto rosso, e si è mostrato solidale con Claudio Amendola. Parlando dei suoi inizi ha raccontato del proficuo rapporto con il maestro Scarpelli. "ll lavoro sul set è un lavoraccio, ci vuole pazienza, ostinazione, pignoleria. Gli attori vanno protetti e incoraggiati. Per essere un bravo regista – ha aggiunto- bisogna essere un po’ stupidi come sono stupidi certi artigiani ostinati che insistono nell'accuratezza" . Ha raccontato poi del suo prossimo film su Simone Renzi, cantante e leader dei Virginiana Miller, gruppo pop rock-cantautorale.
Giovanni Veronesi ha invece denunciato l’appiattimento culturale: "non ho mai visto un appiattimento culturale come negli ultimi 25 anni." “Adesso vediamo il cinema piatto, appiatito, con attori che cominciano in televisione e poi entrano nel cinema, pure con un certo successo. In passato non era cosi, ma il contrario, attori del cinema andavano poi in televisione". Rispondendo ad una domanda relativa ai tagli alla cultura - dice- “La cultura non è di sinistra nè di destra, e super partes e non si tocca".
Massimiliano Bruno ha parlato del duplice successo come attore in Boris e come regista in Nessuno mi può giudicare, campione di incassi nella scorsa stagione. Top secret il nuovo progetto che si appresta a scrivere.
Molto seguiti, tra le attività organizzate da Roma & Lazio Filmcommisison in collaborazione con Festival di Roma - The Business Street, anche gli incontri relativi a "Cinemaster" diretto da Roberto Faenza, "Tra noi giovani" - Focus sul film Interno Giorno di Tommaso Rossellini" e la presentazione del libro "Oltre il respiro - Mio fratello Massimo Troisi".

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