Il peggiore torto che potessi fare a questo film l'ho fatto pensando: "Ecco, se lo giravano in America..."
Sbagliato, questo film musicale gode di luce propria.
Perché è musicale appunto, è picaresco (recentemente il picaresco mi insegue), e perché Papaleo manda una cartolina, non una vignetta.
Superando anche quello che giudico il maggior limite del cinema italiano attuale, quello di fare finali scontati o inconsistenti.
Qui il finale merita, è bello bello, come la fotografia.
E come gli attori, tra i quali spunta a sorpresa un grande Max Gazzè.
Poi, naturalmente, c'è la prediletta, che recita come respira.
Da inseguire nelle sale o da vedere su Sky.
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