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Cinema d'essai all'Officina delle Arti. E La Perla? E Il centro storico?

Creato il 27 ottobre 2010 da Laperonza

sala_cinema.jpgCi siamo occupati della questione La Perla già da tempo, esattamente il 16 settembre (Anche il cinema se ne va. Polemiche e proposte). Ora sembra sia ufficiale: Montegranaro non ha più un cinema. Il cinema in una cittadina piccola come la nostra svolge numerose funzioni: aggrega, diverte, diffonde cultura, sostiene i giovani, mantiene viva la città. Tutto questo andrà irrimediabilmente perso. Il tutto perché il Comune ha deciso di non investire in questo ramo.

   Sono scelte politiche, legittime in quanto chi vince le elezioni poi prende le decisioni e se ne assume le responsabilità. E questa amministrazione dovrà assumersi la responsabilità di aver privato Montegranaro del cinema. La Perla è una struttura notevole, bello il teatro, buona l’acustica e l’investimento fatto anni fa per la sua ristrutturazione aveva dato ottimi risultati: l’ambiente è caldo e accogliente, le suppellettili sono molti rifinite. Ragione per cui lo chiudiamo. Il gestore denuncia l’eccessiva onerosità dei costi e il comune rinuncia ad aver il cinema in città.

   Sento parlare di proiezioni all’Officina delle Arti. Cinema d’autore, rassegne, cinema d’essai. Potrebbe funzionare. Potrebbe non funzionare. Quello che certo è che l’Officina delle Arti non è nel centro storico. Portiamo, quindi, altrove un altro pezzo del vecchio quartiere. Per rivalorizzare il borgo servono investimenti, servono interventi infrastrutturali ma serve anche l’impegno a tenerlo vivo, a partire da quello che c’è già. Portare il cinema all’Officina delle Arti va esattamente nella direzione opposta.

   Pensiamo al commercio. La domenica la nostra città è il deserto del Gobi. Le attività commerciali del centro potrebbero trarre un minimo di profitto dalla presenza del cinema e, se questo funzionasse bene, potrebbe fungere anche da incentivo per nuovi investimenti. Vicino all’Officina delle Arti non mi risultano attività commerciali. Sotto questo punto di vista l’iniziativa non porterebbe alcun beneficio.

   I nostri ragazzi – mi riferisco ai minorenni – saranno privati di un’attività costruttiva oltre che divertente come il vedersi un bel film. Posto che reputo il cinema d’essai non accattivante per un giovane, mi chiedo anche come e perché questo debba andare a vedersi un film in piena periferia mentre il luogo deputato all’incontro tra i giovani dovrebbe essere il centro. Credo che vedremo molti ragazzi passare le domeniche davanti alla televisione, alle macchinette o, magari, davanti ad un bicchiere.

   L’aggregazione che un cinema potrebbe dare ad una città è forte. Uscire dal cinema e incontrare persone, scambiare due parole mentre si fanno due passi, si va al bar, si prende una pizza, è una scena che potrebbe accadere ma che non accadrà. Anche se la gente si recasse all’Officina delle Arti a vedersi un film d’autore, finito il film risalirebbe in macchina e tornerebbe a casa. E Montegranaro resterebbe deserta, come sempre.

   A questo punto reputo più accattivante andare al multisala. O fare due passi al centro commerciale. Torno a casa per cena e mi chiudo in casa. E chi s’è visto s’è visto. 

Luca Craia


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