E' sicuramente un capolavoro del genere storico-documentaristico, capace di indignare, di far riflettere, di destare sentimenti forti e contrastanti e perfino di far sorridere.
Una ricerca di narrare le vicende, con lo spirito di chi cerca la verità e la insegue in tutte le sue angolazioni, cosciente di creare imbarazzo nel pubblico.
La metafora nella scena finale, dello scimpanzè che fuma dietro le sbarre dello zoo decadente, racchiude la l'essenza di questo film e con essa una tristezza che ci accompagnerà a lungo.
Werner Herzog, regista, scrittore, sceneggiatore e attore tedesco, nato a Monaco nel 1942 è autore di una lunga serie di film e documentari, ispirati a temi e soggetti spesso controversi. Storico è stato il suo legame con l'amico Klaus Kinski, con cui, ad un certo punto, ha rotto in maniera definitiva. Tra i suoi film Aguirre, furore di Dio (1971), L'enigma di Kasper Hauser (1974), Cuore di vetro (1976), Nosferatu, il principe della notte (1978), Fitzcarraldo (1982) e L'alba della libertà (2006).
Alla fine degli anni '60 Herzog compie un viaggio, di alcuni anni, in Africa, dalla quale esperienza ricava tre film, tra cui Fata Morgana (1970), un film di "fantascienza" originariamente sulle società in via di estinzione.Vai alla pagina di Sancara sui Film sull'Africa