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Un pezzo di storia americana attraverso gli occhi di un uomo che ha vissuto tra i potenti d'America essendo un uomo non libero. Uno scontro tra un padre e un figlio. Una terra che si proclama da sempre come il paese delle possibilità ma che tende con troppo facilità, a dimenticare un passato nemmeno troppo lontano.
The Butler è questo e molto altro, a partire da un cast stellare guidato dal perfetto Forest Whitaker e da una Oprah Winfrey che non ti aspetti. Non manca qua e là un po' di celebrazione americana, forse la parte finale con protagonista Obama (presidente attualmente in carica) si poteva anche evitare, ma del resto è anche la sua elezione un pezzo di storia da celebrare.
Dal trailer (forse un po' pretenzioso), attendevo un film sulla storia americana dell'ultimo secolo e sul ruolo dei presidenti che si sono alternati, vista dagli occhi del maggiordomo della Casa Bianca. Invece The Butler è la storia di un uomo di colore (che lavora alla Casa Bianca, ovviamente dettaglio non secondario) negli anni della lotta per i diritti degli afroamericani, la storia di una famiglia in crisi. Più intimo di quello che avrei pensato.
Il film mi ha coinvolto poco e non del tutto convinto, in certi punti troppo lento, in altri troppo demagogico nel rappresentare i presidenti americani (quasi un santo JFK, un mostro Nixon) ma al contempo interessante negli spunti e soprattutto Witaker (come scrivo spesso lo so) vale il prezzo del biglietto.