Il mio anno, era finito male cinematograficamente e non è iniziato meglio.
L'altra sera l'idea era di andare a vedere il film diretto da Robert Redford, ma un'amica lo aveva già visto, così abbiamo optato per The Master, che già alla Mostra del Cinema del Venezia (dove ha vinto il Leone d'argento la Coppa Volpi ex aequo come migliore attore) volevo andare a vedere.
Il film va visto, Joaquin Phoenix con la sua interpretazione vale il prezzo del biglietto.
La storia avrebbe dovuto ricordare la nascita e lo sviluppo di una dottrina simile a Scientology, o almeno questo mi ero immaginata leggendo la trama. Con un ritmo lento, a tratti decisamente noioso, The Master racconta invece il rapporto tra Freddi, marinaio segnato dal lavoro e dalla guerra, dall'alcol e da una famiglia disagiata e Lancaster ideatore della Causa, una religione che cerca nel passato (e nell'ipnosi) le risposte ai problemi degli adepti. Un uomo alla deriva e quello che ne vorrebbe essere il salvatore (Se trovi il modo di vivere senza servire un padrone, qualunque padrone, faccelo sapere. Saresti il primo uomo sulla terra.)
La storia non decolla, e il film si rivela infine una piccola delusione.