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CINEMA - Vecchie recensioni: “RAT RACE”, e la corsa diventa show.

Creato il 20 dicembre 2011 da Andreakur
Ovunque ci sia qualcosa di demenziale “made in Usa”, pare ci sia lui. Jerry Zucker, dopo “Ghost” e il “Primo Cavaliere”, torna alla commedia con questo “Rat Race” (distribuito dalla Eagle Pictures) ma molte delle sue scene ricordano le sue creature passate: ad esempio, il gruppo di donne imitatrici di Lucille Ball che sull’autobus schiaffeggia e prende a borsettate una simile (onde evitare il panico da capello bruciato) sembra tratta da “L’aereo più pazzo del mondo”, così come il narcolessico Signor Pollini, al secolo Rowan Atkinson (Mr Bean, per intenderci) ricorda molto lo svampito Leslie Nielsen in “Una pallottola spuntata”. C’è persino la stazione ferroviaria a fungere da anello di congiunzione con “Il matrimonio del mio miglior amico”. Insomma, “Rat Race” non ha nulla di particolare, forse soltanto la presunzione di un accostamento irriguardoso nei confronti de “La Grande Corsa” o “La corsa più pazza del mondo”, films di ben altro spessore. Comunque sia (perché tutto è opinabile), al grido di “posso fare tutto quello che voglio, sono eccentrico!”, il magnate del Casinò di Las Vegas, Donald Sinclair (ossia il mitico John Cleese, Monty Phyton per lui) organizza una grande scommessa con i suoi clienti più ricchi, selezionando a caso i partecipanti (sei vincitori di altrettante monete d’oro alle slot-machines) che devono scovare un tesoro di 2 milioni di dollari (non chiedeteci quanti euro sono, please) in un armadietto alla stazione ferroviaria di Silver City, New Messico, distanza 700 miglia. “Esiste una sola regola: non ci sono regole” grida il magnate. E dopo qualche secondo d’incertezza e perplessità, dalle scale del Casinò parte la corsa al denaro. In lizza, oltre al già citato e addormentato Pollini, anche: Vera (Whoopi Goldberg) e Merril (Lanai Chapman) che rinsalderanno il loro rapporto di madre-figlia; Owen (Cuba Gooding Jr), forse il personaggio più simpatico, uno sfigato arbitro di football americano che balza alle cronache televisive come “lo stupido della settimana” per aver toppato il lancio iniziale della monetina, causando in campo una mega rissa; la famiglia Pear, con papà Randy (Jon Lovitz) che pur di arrivare a Silver City guida, lui che è ebreo, la macchina di Hitler imbattendosi persino nel Nazimuseo del Barbie colonnello delle SS, altro che bambole; i fratelli Cody, Duane (Seth Green) e Blaine (Vince Vieluf, all’esordio), due goffi teppistelli che seminano panico e guai anche tra di loro; infine il rampante avvocato Nick (Breckin Meyer) che trova l’amore nella bionda pilotessa d’elicotteri Tracy (Amy Smart), una coppia d’attori già collaudata in “Road Trip”. Sette personaggi in cerca di 2 milioni di dollari: ma la fregatura è sempre dietro l’angolo. E la corsa alla fine si trasformerà in uno show inaspettato.

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