Considerando le notizie che pervengono dall'Africa, che raccontano in quella che è la sua storia postcoloniale, quasi sempre di assenza di democrazia in parecchi Paesi (ultimi i terribili eventi in corso in Tunisia) , vale la pena di riguardare insieme il documentario di Osvalde Lewat Hallade:"Un affaire de nègres".
Documentario che, per altro, ha meritato un riconoscimento ufficiale al Festival del cinema africano di Verona nel 2009,appunto nella sezione documentari.
Il film di Lewat Hallade racconta le azioni illecite compiute da un'unità speciale delle forze dell'ordine camerunense, unità voluta a partire dal 2000 dallo stesso presidente della repubblica, che avrebbe dovuto combattere la piaga del banditismo nel Paese.
Invece sono finite sotto le grinfie di tali sgherri centinaia di persone innocenti di cui non si è venuto a sapere più nulla.
Spariti? Morti ammazzati?
Molto spesso azioni motivate da rancori o voglia di vendette personali da parte delle cosiddette "forze dell'ordine".
E tutto questo nel documentario è narrato attraverso le testimonianze e i ricordi dei familiari delle vittime,uomini e donne sostenuti da un'avvocatessa, che non esita a riflettere sui grossi limiti della democrazia nell'Africa d'oggi.
Altrettanto importante è però il punto di vista della regista, la camerunense Osvalde Lewat Hallade, la quale,intervistata, non pone sotto accusa esclusivamente la classe dirigente e i politici locali ma anche l'arbitrio della popolazione, la sua incapacità di scegliere in maniera responsabile i propri governanti.
Infatti-sostiene la regista- il cambiamento può avvenire solo attraverso la conoscenza e la verità sui fatti.
Da qui deve scaturire un'autentica coscienza civile e la lotta in Africa per cambiare uomini e cose.
Il film è stato girato nel 2007 ma, come si può ben intuire, è ancora oggi di un'estrema attualità.
Merita.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)