E sono baci impliciti, mai dati, nuvole senza Messico. Pentagrammi
per correttori di bozze e gameti silenti, stelle
filanti – carnascialesche mascherate chiamate
amore.
Anoressico il vero dei capezzoli induriti alle labbra, drammi
delle galassie, occhio nei sedimenti, piogge. Ma la crudeltà degli inverni
indurisce tepori, ramifica intrecci (abbracci) e sfuma
chimismi d’origine neozoica, moderne cinematografie dette
amore.
Ma senza via di scampo decade
la decade di magnolie e sementi, come la noia del dio
anche io mi spengo, senza canti sperpero
inconcludenti echi della felicità
- desolazioni
che disabito
in fortezze estreme.