Jobs si propone l'importante e difficile compito di parlare della vita e della carriera di Steve Jobs (1955-2011), fondatore della Apple, dal 1971 al 2000, poco prima dell'invenzione dell'iPod. Di certo si tratta di un film coraggioso e naturalmente ha alimentato numerose polemiche, in quanto lo stesso personaggio di Jobs è ancora al centro di molte discussioni e controversie, essendo inoltre passati solo due anni dalla sua morte. Il film parte bene e in modo abbastanza coinvolgente, concentrandosi, nella parte iniziale, sul periodo universitario del protagonista, che viene presentato come un ragazzo insofferente alle regole e alle consuetudini tradizionali, ma con mille interessi (viene posta molta attenzione soprattutto sulla sua curiosità per tutto ciò che riguarda l'estetica - il giovane Jobs segue corsi di arte e calligrafia - che in seguito sarà fondamentale per la creazione dei prodotti Apple) e aperto alle novità (erano gli anni '70, Jobs era un giovane alternativo, seguiva l'ideologia hippy, andava in giro scalzo e di certo non si sottraeva alle più svariate esperienze, come droghe allucinogene). Nel 1976, insieme all'amico Steve Wozniac, fonda la Apple Computer, con sede nel garage dei suoi genitori. E' questa la parte della vicenda e del film più entusiasmante, dove sembra che tutto sia possibile, che nemmeno gli scarsi mezzi a disposizione possano fermare l'ardore di un vero genio, il coraggio di una mente brillante e la forza dell'innovazione.
Jobs si propone l'importante e difficile compito di parlare della vita e della carriera di Steve Jobs (1955-2011), fondatore della Apple, dal 1971 al 2000, poco prima dell'invenzione dell'iPod. Di certo si tratta di un film coraggioso e naturalmente ha alimentato numerose polemiche, in quanto lo stesso personaggio di Jobs è ancora al centro di molte discussioni e controversie, essendo inoltre passati solo due anni dalla sua morte. Il film parte bene e in modo abbastanza coinvolgente, concentrandosi, nella parte iniziale, sul periodo universitario del protagonista, che viene presentato come un ragazzo insofferente alle regole e alle consuetudini tradizionali, ma con mille interessi (viene posta molta attenzione soprattutto sulla sua curiosità per tutto ciò che riguarda l'estetica - il giovane Jobs segue corsi di arte e calligrafia - che in seguito sarà fondamentale per la creazione dei prodotti Apple) e aperto alle novità (erano gli anni '70, Jobs era un giovane alternativo, seguiva l'ideologia hippy, andava in giro scalzo e di certo non si sottraeva alle più svariate esperienze, come droghe allucinogene). Nel 1976, insieme all'amico Steve Wozniac, fonda la Apple Computer, con sede nel garage dei suoi genitori. E' questa la parte della vicenda e del film più entusiasmante, dove sembra che tutto sia possibile, che nemmeno gli scarsi mezzi a disposizione possano fermare l'ardore di un vero genio, il coraggio di una mente brillante e la forza dell'innovazione.
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