Cinepillole.
Creato il 19 febbraio 2011 da Evaluna
The Prestige - Cristopher Nolan (2006)
Il cinema di Nolan è quel che si può definire "autoriale", (no, non nel senso di palloso) quindi riconoscibile, caratteristico. In particolare,la ricerca della doppiezza, del rovescio della medaglia, del lato oscuro (vedi Memento, The Dark Knight) sembrano ormai il marchio di stampa dei film firmati Nolan. Il che li rende estremamente (e anche facilmente) accattivanti per un appassionato cinefilo. Tuttavia quel che convince del suo cinema è la perfetta commistione del lato psicologico e del semplice intrattenimento,la miscela esplosiva in grado di confondere il genere action a quello drammatico, il thriller,il fantasy al serioso. In particolare il pregio di questo film (che ingannevolmente uno spettatore superficiale catalogherebbe sotto la dicitura "classico film sulla magia") è il controbilanciamento tra l'elemento fantastico (intrattenimento puro) e l'elemento psicologico, estetica e densità tematica intrecciate a doppio filo in un film tecnicamente e visivamente impeccabile ma che sa anche dire qualcosa in più,che lascia qualcosa in più. La narrazione in tre atti,esattamente come ogni numero di magia: promessa,svolta e...prestigio (in effetti il finale ha del prestigioso). Come al solito nei film del regista, il montaggio si articola in maniera discontinua, con dei salti temporali che non fanno perdere di un briciolo (anzi ,semmai arricchiscono) la poesia e l'aurea "magica" attorno a questa favola a tinte cupe di età vittoriana. Si, perchè i film di Nolan, non narrano mai storie "normali", bensì favole che hanno sempre caratteristiche che le rendono maestose, superlative. E cosa c'è di più sbalorditivo della magia?
Effettivamente c'è qualcosa di ancor più sorprendente. E sono i personaggi. Angier e Borden,l'illusionista razionale e elegante e il genio sregolato, l'uno possiede quello che all'altro manca, immagini speculari. In competizione, l'uno contro l'altro, disposti a qualunque cosa pur di vincere. Dura legge quella degli illusionisti: se conosci il trucco, al contrario di tutti gli altri, questo ti renderà invincibile, speciale, diverso...e per questo importante. Se lo perdi, perderai tutto. Il potere del mistero, dei segreti, la sete di conoscenza: tutto ciò li spinge ad oltrepassare i limiti dello scibile umano. C'è qualcosa di più potente della magia: le proprie ossessioni. Il desiderio di primeggiare e la sete di vendetta. Un climax carico di tensione che conduce verso uno dei finali più belli e magici di sempre. Inaspettato e poetico. Ad arricchirlo: la fotografia perfetta, l'ambientazione vittoriana, la colonna sonora.
Chicche del film: David Bowie che interpreta Nikola Tesla uno dei personaggi storici più affascinanti di sempre e al quale il trasformista ha saputo dare il giusto spessore.
Scarlett Johansson più bella che mai anche se il suo personaggio non ha particolari picchi di interpretazione. E Michael Caine sempre in forma smagliante e sempre nel ruolo del vecchio,paterno saggio,dispensatore di consigli perchè lui-sa-tutto.
C'è davvero bisogno di commentare Bale? Superlativo.
Voto: 9
Potrebbero interessarti anche :