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Cinese si, ma con classe!

Da Valentina Mistra

Per la popolazione cinese l’atto del mangiare è talmente significativo che per salutare qualcuno e dirgli “ciao, tutto bene?” viene utilizzata l’espressione “nĭ chī guó le ma?” che letteralmente sarebbe “hai mangiato, vero?”.

Questa forma letteraria, che racconta molto sull’importanza che la popolazione cinese riserva alla tavola, trova il suo perché nei duri anni di carestia, fatali per milioni di persone, che generarono nel tempo una vera e propria ossessione/preoccupazione legata al cibo.

Percorrendo questa via la cucina ha assorbito una forte carica simbolica, indissolubilmente legata alla filosofia, alla medicina, all’ armonia tra mente e corpo, all’ equilibrio tra yin e yang.

Una ricerca di piacere, benessere ed estetica nel piatto (o ciotola che sia) che prevede la compresenza di alimenti “yin” femminili, -umidi, teneri e rinfrescanti- armonizzati a quelli “yang”, maschili, -ad effetto riscaldante- e trovano assieme al loro opposto il giusto equilibrio tra il “fresco e il caldo” sempre partendo dai cinque sapori di base: dolce-salato-acido-amaro-piccante.

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Tavole rotonde, cibo abilmente sminuzzato, condiviso, ciotole mai vuote, veloci bacchette. Una filosofia di cibo affascinante che va ben oltre “involtini primavera” e “pollo alle mandorle”. Ma quali sono i ristoranti a Roma templi della cucina cinese dov’ è ancora possibile assaporare pietanze contaminate il meno possibile dalla compiacenza di mercato e dal gusto italiano?

Premesso che in Cina, data l’estensione, le variazioni di clima e la disponibilità di risorse di cibo si posso distinguere ben otto cucine regionali  (Anhui, Cantonese, Fujian, Hunan, Jiangsu, Shandong, Szechuan e Zhejiang) possiamo fornirvi 3 indirizzi  romani dove poter assaporare una ricercata Cucina Cinese e goderne tutto il fascino.

Green T.

Piatti delicati e saporiti per questo ristorante cinese che respira l’aria del centro. Pochi passi dal Pantheon, elegante, su più livelli, luci soffuse che forse con la sala piena non bastano a difendere l’intimità e l’atmosfera cui potrebbe/vorrebbe auspicare. Impegnativo nel prezzo, la qualità del cibo si conferma essere ammirevole. Le porzioni, piuttosto contenute, permettono di concentrarsi ad ogni assaggio per vivere un’ esplosione di sapori dal gusto decisamente orientale. Le caratteristiche principali sono la freschezza e la qualità delle materie prime, che vengono cucinate con indubbia cura e notevoli risultati. Tra i piatti di punta: il maiale del grande timoniere (il piatto preferito da Mao), il pollo e i sodi gamberi al curry, le croccanti verdure saltate nel wok e, per chiudere, il tortino al cioccolato fondente allo zenzero e salsa di agrumi. Servizio buono, ma migliorabile.

Via del Pie’ di Marmo 28 – Roma 06 6798268 

 

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Dao Restaurant

Classe, eleganza, luci soffuse, bei quadri d’’spirazione orientale alle pareti e nel piatto ben definito il gusto delle pietanze. Ingredienti sempre freschi e preparati con un senso estetico molto vicino a quello giapponese. A chi non volesse scegliere dall’ampia carta il Dao propone un menu degustazione gourmet a 38 euro, di otto portate accompagnate da alcuni bicchierini di moutai, il liquore nazionale cinese. Ben lontani dagli intingoli al glutammato, la materia prima c’è e si avverte in ogni portata. Nota di merito alla variegata gamma di ravioli al vapore ripieni di diverse tipologie di pesce e verdure. Tra i primi annoveriamo il risotto cremoso con fantasia di frutti di mare, a seguire il gamberone flambato al moutai, il manzo in crosta e l’anatra arrosto o alla pechinse, preparata solo su ordinazione.

Viale Jonio, 328, Roma – 06 8719 7573

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Mandarin

Ma se di cucina pechinese avete voglia, tra i sicuri e storici indirizzi romani, troverete il Mandarin. Ubicato a due passi da Via Veneto e aperto dagli anni 70, il Mandarin è il più antico ristorante di cucina pechinese della Capitale. La cucina pechinese, che dobbiamo alla maestria dei cuochi imperiali, rivive qui tra pareti decorate, ambienti di pregio in stile orientale e arredi di mogano. Il locale si sviluppa su due piani, in ognuno dei quali è presente un privé. Qualità della materia prima e un servizio attento e veloce sono solo alcuni dei punti di forza del Mandarin soddisfano ogni giorno una clientela sofisticata che annovera diversi protagonisti del mondo politico, dello spettacolo e dell’imprenditoria romana. Consigliamo di chiudere il pasto con la deliziosa frutta caramellata.

Via Emilia 85, Roma – 06 4825577

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Questo post Cinese si, ma con classe! è un artcolo del sito Mangia e Bevi.


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