Poi c'erano gli sfigati con la giacca a vento e il Garelli. Io ne avevo ereditato uno da sorellona, un Garelli Gulp flex (blu, almeno quello) che stava sempre e comunque tre spanne sotto al peggior Ciao in circolazione, quello marrone. Del perché avessero messo in commercio un Ciao marrone e del perché il mio vicino di casa l'avesse acquistato non ci è dato sapere.
Poi c'era il Boxer, con la sella lunga che ci potevi portare pure uno dietro, anche se l'ideale sarebbe stato una. Un amico da noi viaggiava con un Peugeot, ci credete? Un cinquantino Peugeot, probabilmente realizzato in prototipo e dubito mai messo in produzione.
E poi c'erano quelli col Fifty Malaguti, una razza a parte: erano al di sopra della questio ragazze, gli importava solo del loro scattante ciclomotore senza serbatoio. La miscela, non so come, veniva immessa direttamente nel tubone del telaio. I guidatori del Fifty negli anni 70, secondo me, son quelli che oggi hanno un Suv sotto al culo.
Quest'ultima riga solo perché non mi piaceva concludere il post con la parola culo.
Cazzo.