Cinquanta sfumature di lievito: Oktoberfest (2)

Creato il 10 ottobre 2012 da Luciusday
Dicevo, riusciamo ad entrare nel Biergarten e subito si presenta una robusta cameriera bavarese, chiedendoci se vogliamo ordinare. Ecco che al tavolo arrivano boccali pieni e pesanti, da un litro ciascuno; un grande prost! (cin cin), e iniziamo a darci dentro. Il nostro amico tedesco, ovviamente, è il più veloce a finire; intanto girano succinte signorine bavaresi, con l'intento di propinarti qualche Brezel, rose da regalare alla tua donna (da infilare rigorosamente nella scollatura di lei) o strana roba alla menta da sniffare. Finisce il primo litro, finisce il secondo, il terzo.   Improvvisamente dopo il secondo litro il  bavarese comincia a diventare comprensibile. Ormai al quarto litro parliamo e cantiamo in compagnia di gente conosciuta lì per lì: tedeschi bavaresi, qualche italo-tedesco, un'argentina che avrà baciato mezza sala, avvolta nella bandiera della propria nazione, un argentino vestito con i Lederhose che ha perso il suo zaino, una slovena più in carne che in ossa, che il nostro amico americano ha conosciuto durante l'Interrail e che per un'assurda coincidenza ha reincontrato qua, e una neozelandese amica della slovena, con un davanzale considerevole, che chissà perché ha voluto palpare il fondoschiena di Ant ("ma questa che c***o vuole?", nda).   Dopo che ciascuno si è bevuto, da solo, almeno 3 litri di birra (abbiamo tutti perso il conto, ma la media era quella) ci siamo diretti verso i luna park di cui vi parlavo nel post precedente (siamo degli incoscienti).   Adesso, parlandone, ho vaghi ricordi di un autoscontro durato appena un minuto di orologio e di un American Circus (quelle case che ci sono nei Luna Park dove si muovono le pareti e il pavimento, ci sono trabocchetti dappertutto, giochi d'acqua e spifferi d'aria, tunnel rotanti, scivoli, ponti sospesi e roba del genere) che abbiamo fatto indossando degli occhiali da visione 3D. Però la mattina dopo io, Ant e l'astrofisico eravamo tipo:   "Ho un male cane al sedere... sarà perché abbiamo dormito sul pavimento?" "Ma che dici, a me non fa male... Piuttosto non capisco, ho un livido sul gomito e mi fanno male le ginocchia... Ma che è successo?" "Perché io invece ho la caviglia slogata?"   (piccola pausa in cui arriva il tedesco e con tutta la naturalezza di questo mondo ci fa notare come siamo ancora alle 10 di mattina tutti sbronzi e ci stila un resoconto abbastanza dettagliato del giorno prima; omissis)   "..." "..." "..." "dov'è la macchinetta fotografica?" "vuoi veramente vedere le foto?" "qualcuno dovrà pur farlo..." "..." "..." "credo sia opinione comune che questa roba non debba finire su Facebook" "assolutamente" "magari solo qualcuna..."   (il tedesco chiede se anche quel pomeriggio vogliamo tornare all'Oktoberfest) "..." "..." "..." "magari solo un giro..." "ma sì, sulle giostre..." "a mangiare qualcosa da qualche parte..."   Continua...   Pulchra vobis;)   LuciusDay (che ha ancora il livido sul braccio)

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