Buongiorno,
è uscito oggi Whiplash, film candidato a 5 premi Oscar e che ha ricevuto il 95% di critica positiva su Rotten Tomatoes. Aspettavo questo film da mesi per diversi motivi e ho trovato allucinante il fatto che non sia in programmazione in nessuna delle vostre 27 sale tra Firenze e Campi Bisenzio, neppure in orari pomeridiani.
E’ una questione di accordi con le case di distribuzione o è l’ennesima vittoria della lobotomia sociale del terzo millennio?Distinti saluti,
un non lobotomizzato.
Questa è la mail che ho inviato al customer care di UCI Cinemas, dopo aver scoperto che il film che aspettavo da mesi non era in programmazione.
Sono veramente uno zitello.
Mi hanno risposto che le scelte vengono fatte in base a diversi fattori tra cui i suggerimenti del pubblico.
Whiplash, purtroppo, è uscito nell’unico giorno dell’anno in cui non doveva uscire: il 13 febbraio.
Una mia amica mi ha fatto un regalo.
“Una chiavetta USB, per di più aperta. Capisco che è il pensiero che conta, ma… vabbé grazie!”
“Matte, ma che fai ti limiti alle apparenze? Proprio te?”.
“Hai ragione. E’ che una donna non mi fa un regalo da una vita”.
“Te guarda cosa c’è dentro e mi ringrazierai”.
Avevi ragione e nonostante l’immagine pessima e l’audio ancora più scadente, ti devo ringraziare.
Ebbene sì, l’ho visto.
Il sunto è lo stesso di Italiano Medio, ovvero che Il Macellaio con Alba Parietti in confronto sembra Quarto Potere di Orson Welles.
Non farò la recensione di questo abominio della cinematografia contemporanea (come poteva essere altrimenti dato che è tratto da un libro, forse, ancora più abominevole ed è tutto dire) anche perché in questi giorni non si è parlato d’altro, Sanremo escluso, e si è letto davvero di tutto.
Quello che farò è spiegare le assurdità e le contraddizioni di un film diseducativo, contraddittorio, stupido e soprattutto offensivo nei confronti delle donne. Avete combattuto 1893 anni, Anti Cristo o chi per lui escluso, per ottenere il diritto di voto per poi ritrovarvi 122 anni dopo ad assistere in brigata all’umiliazione planetaria della vostra specie.
Contente voi.
Non lamentatevi però se esistono gli uomini come me…
Inizio con un preambolo che non è altro che la spicciola filosofia femminile: saprete sicuramente quali sono i film e i libri preferiti dalle donne.
La trama si riassume in questi dieci capitoli:
- Lei e lui si incontrano per caso
- Si conoscono meglio
- Si innamorano
- La storia procede a gonfie vele
- Litigano
- Si lasciano
- Si perdono di vista per un po’
- Si rincontrano ancora per caso
- Fanno pace
- L’ amore vince
Il filo conduttore che lega questo cliché visto e rivisto centinaia di volte è la morale. Che in realtà non esiste ma che loro, le donne, la riescono a vedere come se avessero i famosi occhialini a raggi X delle ultime pagine dei giornaletti in grado di passare attraverso i vestiti: lei (di solito bruttina, disagiata e moralista) alla fine della storia non solo riesce a rimettersi con lui (di solito il bello e impossibile cantato dalla Nannini negli anni ’80) nel più classico degli happy ending, ma riesce a cambiarlo facendolo diventare come ha sempre sognato.
E’ la sindrome di Walt Disney.
Quella che ha lobotomizzato il cervello ad almeno tre/quarti del mondo rosa che vorrebbe vivere una vita fatta di Principi, Principesse, Fate e castelli.
Guardo E.L. James
e capisco perché è una fan di Twilight, perché nel suo libro lei è brutta e lui è bello, il perché del sesso estremo e i suoi due bambini sono la riprova di aver avuto almeno due rapporti sessuali.
Come ho scritto prima, la trasposizione cinematografica del suo best seller non è altro che una serie di assurdità e contraddizioni montate una dietro l’altra, più stucchevoli di un barattolo di miele finito a cucchiaiate. Ma se qualche film da phia in certe cose può sembrare credibile, Cinquanta Sfumature di Grigio riesce a non esserlo nemmeno nei titoli di testa.
Ecco perché:
- AnaLstasia ha l’affanno per tutto il film, sia quando gode sia quando parla. Spero per il suo bene che nei prossimi due episodi qualcuno le faccia una spirometria.
- E’ un caso che lui si chiami Grey come Meredith Grey e che la storia passi da Seattle, ovvero dov’è ambientato Grey’s Anatomy, il telefilm preferito dalle donne?
Secondo me no.
E.L James, sei un cesso ma sei furba eh! - AnaLstasia dice di essere molto romantica perché studia letteratura inglese. Dire sì padrone e farsi prendere le chiappe a vergate ne sono la riprova.
- Christian Grey dice al telefono ad AnaLstasia ubriaca che sarebbe andato a prenderla. Dopo un minuto arriva.
Abitava sopra? - Christian Grey non ha mai dormito con nessuna. Ovviamente la prima è AnaLstasia. Certo….
- Christian Grey saluta AnaLstasia dicendole “a dopo piccola”. Soltanto una ritardata può innamorarsi, farsi legare e prendere a frustate da uno che dice “a dopo piccola”.
- Christian Grey dice ad AnaLstasia che lui “non fa l’amore ma scopa forte“.
Provate a dirlo ad una donna normale e ve la darà.
Subito.
Subitissimo! - La prima volta che Christian Grey fa vedere la “camera della tortura” ad AnaLstasia invece di gonfiare il petto orgoglioso dei propri balocchi, è imbarazzato.
- Christian Grey profana la vagina di AnaLstasia.
Dopo un po’ trombano ancora. Cosa che mi lascia perplesso perché una donna dopo averlo fatto per la prima volta ha dolore da sotto lo sterno a fino alle caviglie. Lei no. E’ talmente fresca che la mattina dopo gli prepara i pancakes.
E’ evidente che Christian Grey ce l’ha piccolo.
Infatti Jamie Dornan ha inserito una clausola nel contratto dove per nessun motivo avrebbe fatto vedere l’uccello. Magari è proprio per questo motivo che non voleva farlo vedere.
E’ come se Bradley Cooper in American Sniper avesse chiesto a Clint Eastwood di non apparire mai con il fucile in mano.
E con cosa sparava? Con la fionda? - AnaLstasia e Franchino di Fantozzi hanno la stessa igiene personale. Uomini che state leggendo, vi siete mai avvicinati ad una vagina che odora di sacchetto della nettezza aperto e tenuto sotto il sole per una decina di giorni? Io sfortunatamente sì e la mia reazione non è stata quella di chiederle gentilmente di farsi il bagnetto. Al bagnetto ci sono corso io per non aumentare quell’inebriante profumo di bottino.
- AnaLstasia chiede a Christian Grey quante donne hanno dormito nella camera delle “dipendenti”. Christian risponde quindici. Un po’ pochine per un miliardario bellissimo che potrebbe avere, e frustare, tutte le donne che vuole.
Quando andavo via come il pane, quindici donne me le gestivo in tre mesi massimo senza usare la frusta. #beitempimatte - Le chiacchierate scene di sesso non sono ne spinte ne estreme e sinceramente non se ne può più di vedere qualcuno/a che ha gusti sessuali “particolari” perché ha avuto un’infanzia difficile.
Io preferisco mettere una a pecora non perché sono rimasto traumatizzato da tutte le domeniche mattina che me pà mi portava a fare il pastore, ma perché mi garba di più così che in altri modi.
Basta!
Davvero, non se ne può più! - Di conseguenza, il sesso non viene mai fatto per piacere o perché a 30 anni è normale avere voglia di trombare. Deve sempre essere visto come una sorta di condanna.
- Le scene di penetrazione durano complessivamente meno di dieci secondi.
- La prima volta che AnaLstasia è nuda e sdraiata quelle che credevo fossero le sue poppe erano in realtà le costole.
E’ capitato anche la seconda volta. - Ma le pipe? Un uomo, in questo caso dominatore, che non si fa puppare l’uccello è più ridicolo di tutto il film.
- AnaLstasia va in Georgia dalla madre quando Christian Grey le fa una sorpresa e si presenta davanti a lei.
Fatelo con la tipa con cui state uscendo e o vi denuncerà per stalking o vi dirà la solita cantilena sul fatto che ha bisogno dei suoi spazi. - Per capire la vera natura di Christian Grey, AnaLstasia si becca sei cinturate sulle mele. E se la sua natura era spezzarle la noce del capocollo? Tutto sommato le è andata bene.
- Dopo la punizione finale, AnaLstasia finalmente dimostra un po’ di carattere. Peccato che un secondo dopo dica a Christian Grey di essere innamorata. Non si capisce se di lui o della cintura.
Insomma mi sembra che di cagate ne siano state messe parecchie e se devo essere sincero bastava cambiare uno dei due personaggi per rendere la storia più reale: se Christian Grey avesse fatto quello che fa e alla fine avesse mandato in culo AnaLstasia e fosse stato coerente con la sua filosofia di uomo che scopa forte che non vuole nient’altro, sarebbe stato perfetto.
Come fa il Christian di Nip/Tuck quando accapretta una super cessa con un sacchetto in testa perché non vuole vederla in faccia e continuerà accaprettarla soltanto in quel modo.
Uomo vero.
Perché nella realtà un milardario superfigodiBelAir non si innamora di una sfigata. Si innamora, ricambiato, di Charlize Theron, ma sarebbe stata una visione troppo maschilista e troppo cinica per questa società ancora finge di credere che sia l’uomo ad essere dominatore quando in realtà è l’esatto contrario. E poi nonostante il finale più adeguato ad un’ipotetica situazione reale, non sarebbe più stata una storia da phie. Di conseguenza, niente secondo, terzo capitolo ed annessi film, dato che un uomo avrebbe comunque preferito guardarsi cinque minuti di PornHub e farsi una sEga piuttosto che non farsela per leggere e vedere una sAga.
Non sono una donna (ed è la più grande fortuna che mi potesse capitare), ma nonostante sia dotato di un pisello così maledettamente inutilizzato sono riuscito anch’io a vederci una morale che poi è il motivo per cui ho scritto che questo film è l’umiliazione della vostra specie.
Provate a non pensare alle frustate, al contratto di sottomissione, all’eccitazione (non ci credo che una donna possa trovare eccitante vedere quelle scene lì) e all’inevitabile happy ending che arriverà nel terzo episodio.
Cinquanta Sfumature di Grigio non è altro che una lode alla prostituzione.
Christian Grey non un uomo d’affari.
Christian Grey non è un miliardario.
Christian Grey è un pappone e AnaLstasia Steele la sua puttana.
Punto.
Tra lei ed un’escort da 2000€ a sera non ci sono differenze.
O se l’immagine della escort vi sembra troppo forte, prendete la vostra cara Vivian Ward e la favola di Cenerentola sto caxxo.
“Fai quello che voglio, soddisfami e ti ricompeserò“.
La macchina, i libri antichi ed il computer non sono altro che i regalini extra che si fanno alle puttane per i loro servizi.
Basta davvero così poco per comprarvi?
Basta davvero essere ricchi e bellocci per farvi dimenticare il girl power e che vi siete autoproclamate il nuovo sesso forte per riportarvi al periodo del donna schiava zitta e chiava?
Per questo motivo se fossi una donna mi sentirei offesa.
Il simbolo femminile della letteratura degli Anni 2010 è una vergine imbranata che viene legata e frustata da uno psicopatico dopo averle fatto firmare un contratto di sottomissione.
Davvero vi meritate tutto questo?
Voglio sperare di no, così come spero che siano in tante a pensarla come me.
Già, ma dove siete?
Lo so che esistete anche se ancora non ho capito dove trovarvi.
E comunque, se vi interessano davvero il bondage e le frustate vi consiglio di fare un giro su PornHub e derivati.
Non potete farvi una sEga, ma di sicuro è tempo speso meglio che a leggere o a vedere quella sAga.
8,5 milioni di incasso solo in Italia nel primo weekend.
Ma di cosa ragiono?
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