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Cinque motivi per andare a Malta in inverno

Creato il 25 gennaio 2016 da Patrickc

Cieli azzurri, una luce bellissima  commovente e l’assenza quasi totale di turisti rivelano lati sorprendenti dell’isola: andare a Malta in inverno è bellissimo.

“Mdina e Rabat erano bruciate e senza vita, come La Valletta”

“(Malta) il luogo più irritante del Mediterraneo”
(Paul Theroux, The Pillars of Hercules, traduzione mia)

Cieli azzurri e una luce commovente, lucidata, fatta brillare da un vento sferzante che rendeva l’aria cristallina. I colori ‘sparati’, come certe foto esagerate su Instagram. Malta d’inverno la ricordo così. E questa luce, queste tonalità brillanti confondevano la vista, facevano sembrare la sgraziata e infinita distesa di edifici giallognoli come qualcosa di naturale, desolato e bello come un deserto. Per una volta non sono d’accordo con Paul Theroux, che d’estate aveva detestato Malta. Forse, se fosse venuto in inverno, sarebbe piaciuta anche a lui.

Perché andare a Malta in inverno

L’idea ci è venuta semplicemente perché i voli da Bologna erano molto economici. E alla fine per un piccolo viaggio di quattro giorni abbiamo preferito luce e un po’ di sole rispetto ad altre destinazioni.

Malta ha il mare e il sole. Ma è anche un’isola sorprendente, piena di storia (così vicina e così distante da quella italiana), di mura, castelli e città fortificate ora immerse in enormi conurbazioni un po’ spaventose, ma perfettamente conservate. E poi ci sono incredibili rovine preistoriche.

Ma c’è anche la natura, specie nell’isola gemella di Gozo, dove gli spazi verdi si aprono, si allargano (non troppo, come mostra la foto qui sotto).

Vista da Victoria, Gozo View from Victoria, Gozo

Una foto pubblicata da Patrick Colgan (@colgan78) in data: 19 Gen 2016 alle ore 08:30 PST

Quattro giorni a Malta

Noi abbiamo fatto base a La Valletta, la capitale. Avremmo voluto una sistemazione che ci mettesse anche in contatto con qualcuno del posto, ma è stato impossibile. L’offerta di alloggi non è molto grande, anche perché d’estate molti la capitale nemmeno la sfiorano.

Ci sono molti hotel in apparenza anonimi, qualche costosa sistemazione di lusso e pochi veri b & b (forse nessuno). Alla fine abbiamo scelto un grazioso appartamento airbnb, ma la proprietaria era all’estero e non l’abbiamo vista. Avrei anche voluto la vista mare, ma i pochissimi appartamenti (e hotel) che la offrivano erano troppo costosi o la prevedevano solo in un terrazzo sul tetto, inutilizzabile d’inverno, così abbiamo rinunciato.

In auto a Malta

Abbiamo anche noleggiato un’auto. In bassa stagione le tariffe sono estremamente convenienti: per tre giorni una piccola auto con assicurazione completa, mezzo serbatoio di benzina e la riconsegna in aeroporto abbiamo speso 110 euro che non è male. Forse trattando avremmo potuto strappare un prezzo ancora migliore.

Cose da segnalare:

  • Si guida sul lato sinistro della strada, come in Inghilterra (ci si abitua in fretta)
  • Se ve lo chiedono scegliete il cambio automatico: cambiare con la mano sinistra è la cosa più difficile.
  • Sarà una guida per lo più cittadina e in strade strette e trafficate.
  • La patente italiana è accettata.
  • Attenti al navigatore che vi può portare su mulattiere pazzesche (ci è capitato).

#1 L’inverno a Malta è mite

Il clima è generalmente mite d’inverno e si mantiene normalmente fra minime di 4 gradi e massime di 16 o addirittura 18. I primi due giorni ci siamo imbattuti in un vento gelido e in un freddo inusuale, ma l’ultimo giorno eravamo in maglietta.

A Malta troverete spessissimo il sole (300 giorni all’anno), mentre piove pochissimo (600 millimetri all’anno). Il vento però è abbastanza costante e può anche soffiare molto forte.

Marsaxlokk, foto di Patrick Colgan 2016

Cielo azzurro a Marsaxlokk, photo by Patrick Colgan 2016

L’acqua d’inverno invece è fredda, 16-17 gradi che non frenano però temerari scandinavi o inglesi dal tuffarsi.

#2 La Valletta è una città piena di fascino

Molti d’estate nemmeno ci passano da La Valletta, a quanto pare. E invece la capitale, con il suo saliscendi, le sue vie strette sulle quali si affacciano i coloratissimi bovindi, le chiese che si affacciano improvvisamente sulla strada è un posto affascinante in cui camminare e perdersi un po’. Solo per finta, perché la città è così piccola e dalla pianta regolare che perdersi davvero è pressoché impossibile. Vivace di giorno, La Valletta di sera si svuota, a parte qualche bar, e ti viene da domandarti dove finisca tutta la gente: s è semplicemente spostata nelle città vicine dove abitano in tanti.

E in effetti, a dirla tutta, ci ho messo un po’ prima di capire che gran parte di Malta è una massa urbana vasta e continua, in cui le città sono come dei quartieri, fra i quali ci si sposta continuamente in auto su strade trafficatissime. Spesso sono le vecchie mura delle fortezze a fare da separatore naturale.

A La Valletta, come in nessun altro luogo a Malta, si entra in contato, nella bellissima co-cattedrale e nel Great Master’s Palace con la storia unica degli ultimi secoli dell’isola. Una storia di assedi, invasioni, rivoluzioni, quasi completamente separata dalla storia della vicinissima Italia.

La Valletta e i suoi vertiginosi saliscendi

La Valletta e i suoi vertiginosi saliscendi (Foto di Patrick Colgan, 2016)

Quale colore scelgo? #malta #lavalletta #valletta #islandlife

Una foto pubblicata da letizia (@letidzia) in data: 17 Gen 2016 alle ore 09:51 PST

La Valletta #Malta

Una foto pubblicata da Patrick Colgan (@colgan78) in data: 17 Gen 2016 alle ore 06:54 PST

Malta in winter: Valletta

Valletta (foto di Patrick Colgan, 2016)

E Anche le altre città non sono male

Di fronte a La Valletta sorgono le tre città fortificate di Cottonera: Senglea, Birgù (Vittoriosa) e Cospicua. Sembrano bellissime viste dai giardini Barrakka, ma meritano di essere esplorate anche a piedi. E poi, a una decina di chilometri, la città fortificata di Mdina, bellissima e sfuggente. Nelle sue vie strette è difficile fare delle foto, manca lo spazio, ed è bello perdersi, sentirsi trasportare indietro nel tempo. Forse è per questo che, mi sono accorto con sorpresa, non ho fatto nemmeno uno scatto.

The quiet alleys and secret back streets of Mdina, Malta’s Silent City.

Una foto pubblicata da Chris A Sharpe 👣 (@makenewtracks) in data: 24 Gen 2016 alle ore 06:28 PST

Malta in winter: Birgu, Vittoriosa

Birgu, Vittoriosa – foto di Patrick Colgan, 2016

Malta in gennaio: Senglea vista da Birgù (Vittoriosa)

Senglea vista da Birgù (Vittoriosa) – foto di Patrick Colgan, 2016

#3 Il mare c’è, ed è bellissimo (e terribile)

A volte, ed è strano, trovandosi su un’isola, ci si dimentica del mare. Questo Mediterraneo, stupendo e terribile, appare ogni tanto in fondo a una strada, dietro a una curva. Ma si rivela nella sua grandezza e forza solo in alcuni luoghi, per esempio al porticciolo di Ghar Lapsi, dove ci si sente davvero alla fine di un mondo, su di un bordo. Oltre, a pochi chilometri, c’è l’Africa. E’ una barriera incolpevole, muta testimone da secoli delle vicende degli uomini. Da secoli unisce i popoli e li separa, capace di realizzare i sogni e inghiottire desideri, speranze, vite.

Malta sunset (and that’s me) Tramonto a Malta (e quello sono io)

Una foto pubblicata da Patrick Colgan (@colgan78) in data: 18 Gen 2016 alle ore 23:34 PST

E poi c’è Marsaxlokk

Nella mia ignoranza Malta la immaginavo un po’ tutta così. E invece il paese di pescatori di Marsaxlokk è una rarità. Ci si arriva lasciandosi la grande massa urbana de La Valletta e Floriana alle spalle. Sembra improvvisamente di tornare a respirare quando ci si ritrova fra palme e vigne e poi, in basso, si vedono spuntare le barche e il mare.

C’è pure un enorme impianto di desalinizzazione, vitale per l’isola, ma il porticciolo è così grazioso che quasi non ci faccio caso. La fila ininterrotta di locali e ristoranti lascia intendere che d’estate e nei fine settimana è un posto che diventa affollatissimo.

Ma in una mattina d’inverno è tutto per noi e passeggiare fra le barche colorate con i pescatori al lavoro sulle reti è semplicemente incantevole.

Marsaxlokk, Malta #hiddenmalta

Una foto pubblicata da Patrick Colgan (@colgan78) in data: 20 Gen 2016 alle ore 05:43 PST

Lavori in corso a #marsaxlokk. E un’idea: che il mare d’inverno è ancora più bello che in estate #malta #maredinverno #islandlife #lovemalta

Una foto pubblicata da letizia (@letidzia) in data: 20 Gen 2016 alle ore 13:36 PST

#4 Un po’ di archeologia

Non mi commuovo spesso, ma mi è quasi successo di fronte a una statuina piccola piccola che raffigura una donna addormentata e dalle forme rotonde. Dorme un sonno profondo, eterno. In un piccolissimo manufatto di argilla sono racchiusi il mistero della vita, e il dolore del lutto. Questa statuina, la signora addormentata, ha cinquemila anni e continua a parlare agli uomini di oggi. Ora è conservata al museo archeologico nazionale, a pochi chilometri da dove è stata trovata.

E’ stata rinvenuta in un luogo straordinario, l’Ipogeo di Hal Saflieni, un incredibile tempio preistorico sotterraneo dove i primi abitanti di Malta seppellirono per secoli i loro morti.

E’ a Tarxien, vicino a La Valletta, in mezzo alle case (fu trovato proprio durante lavori di costruzione): la visita costa 30 euro e va prenotata per tempo.

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La signora dormiente (foto da Wikimedia commons)

L'ipogeo di Hal Saflieni

L’ipogeo (fotografato nel 1910 da Richard Ellis, da Wikimedia commons)

I templi megalitici di Ggantija, a Gozo

I templi megalitici di Ggantija, a Gozo (foto di Patrick Colgan, 2016)

#5 Gozo

L’isola gemella si raggiunge con un economico traghetto (20 euro in due con un’auto, si paga al ritorno). Le guide parlano di un’isola agreste e molto più tranquilla di Malta. E’ vero, ma fino a un certo punto.

La natura selvaggia però in effetti c’è. La lascio giudicare a voi.

L'isola di Comino, Malta

L’isola di Comino che si costeggia andando a Gozo (foto di Patrick Colgan, 2016)

La famosa 'finestra azzurra' (Azure window) di Gozo

La famosa ‘finestra azzurra’ (Azure window) di Gozo (foto di Patrick Colgan, 2016)


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