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Cinque novembre

Da Nuvolesparsetraledita

Cinque novembre

Non si alza, la nebbia, stamattina; sembra entrare attraverso le finestre chiuse e colmare anche le stanze. Avanza il giorno, si fa più chiaro, ma la nebbia permane stolida, non mostra l’orizzonte, chiude lo sguardo.

Indovini il sole, ma non riesci a capire dietro quale nuvola si nasconda; vorresti afferrarlo per portartelo vicino, ma non sai dove spingere le mani vuote. E’ andato altrove, ormai, si è allontanato.

Le foglie cadute sono zuppe dell’umidore notturno, infradiciano le scarpe, si arricciano attorno al piede che le calpesta. Non scricchiolano più, non risuonano. Nessuno avrà desiderio di raccoglierle e moriranno sole, formando terra all’asfalto – e all’asfalto non importa -, si faranno fango alla terra.

Sei ramo senza foglie, sei nebbia fitta priva di colore, sei il freddo umido che arriccia i capelli.

Sei la risata roca forzata delle gazze che volano il cielo cercando chissà cosa, chissà dove.. 

Sei albero scarno, sei foglia che ingiallisce arrossa e cade, sei il tepore della casa che attende, vuota.

Ora si fa tardi: alzati e vai, lavati i capelli, apri l’armadio e cerca un abito colorato una sciarpa un gioiello scintillante: deve tornare a scorrere la vita, devi trovare una nuova canzone da lanciare forte contro il cielo.

Ci dev’essere ancora qualcosa, lo troverai; riempirai ancora i palmi e segnerai profondo il tracciato del tempo. Il telefono squilla, ti richiama; inutili parole vuote divengono segnali: basta interpretarle per il giusto verso.

Non va avanti la storia, se non ti impegni: trasforma questa sequenza in occasione; non fermarti, per favore, non richiuderti a pensare soltanto, a ricordare e poi null’altro. Oltre la nebbia novembrina c’è lo stesso sole estivo, solamente un po’ più stanco: il cuore farà meno male, se avrai la pazienza di aspettare.

Cinque novembre

Immagini di  Andrew Wyeth

 VEDER CADERE LE FOGLIE

Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.
Nazim Hikmet
Archiviato in:DIARIO, riflessioni Tagged: Andrew Wyeth, foglie, Nazim Hikmet, nebbia autunnale

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