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Cinque quarti d'arancia

Creato il 06 maggio 2012 da Chiara Briccone

Cinque quarti di arancia

Framboise Dartigen aveva solo nove anni quando gli occupanti nazisti arrivarono a Les Laveuses, il paesino sulle rive della Loira dove viveva con la mamma e i fratelli maggiori Cassis e Reinette. In quei giorni sospesi tra la fiaba crudele dell'infanzia e la tragedia della storia accadde qualcosa di terribile. Ora Framboise, che è ormai una donna matura, è tornata a vivere nella vecchia fattoria - ma in incognito. Il segreto di quegli anni lontani non deve assolutamente tornare alla luce.

Questo è un romanzo che qualche tempo fa avevo iniziato e poi lasciato in sospeso perché la storia non mi aveva particolarmente colpito, non amo molto perdermi in descrizioni, in dettagli inutili che mi annoiano.

La mia testardaggine però ha avuto la meglio e ho proseguito la lettura, se un intro è pesante non è detto che lo sarà anche tutto il romanzo, in effetti non è stato poi così noioso, ma non ho amato la cattiveria della protagonista specialmente nei confronti della madre.

Non riesco ad immaginarmi come una madre possa non amare i propri figli, magari non riesce a dimostrarlo, magari si comporta in modo severo per abituarli alle difficoltà che poi incontreranno nella vita e durante la seconda guerra mondiale erano all'ordine del giorno.

Quindi questa cattiveria gratuita con cui la protagonista tratta la madre mi ha infastidita, in cui approfitta di continui malori della madre per fare quello che le pare nel totale egoismo e non ho potuto fare a meno di pensare a tutte quelle figlie "viziate" che trattano le mamme al pari delle serve

A tutte quelle persone anziane che vengono lasciate sole od abbandonate a se stesse in un ospizio e non riesco ad immaginarmi come tutto ciò sia possibile, per me i miei genitori sono fondamentali, se stanno bene loro sto bene anche io perché per gli altri non funziona allo stesso modo?

Scheda tecnica, Qui


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