Cinque stelle all’attacco di Stefania Bonaldi e dei colossi dell’incenerimento

Creato il 17 giugno 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

"Bando rifiuti del cremasco: il silenzio della Bonaldi vale più di mille parole."

Com'è difficile contrastare macchine che producono milioni di euro come gli inceneritori e le società che li gestiscono! Il capitalismo è alleato alla democrazia anzi in Italia come in altri Stati le preesiste e sembra davvero complicato che una volta abbattuto il Partito democratico, se M5S e centrodestra ci riusciranno, il mondo cambierà. E' vero quel che dicono i Cinque stelle nel comunicato che segue, preceduto dal titolo qui sopra virgolettato. E' una lotta durissima: lo si vede anche a Parma e in tante altre località, mentre il decreto attuativo dello Sblocca Italia non arriva e le società proprietarie degli inceneritori vanno avanti, con la prospettiva di chiedere contributi per la riqualificazione energetica se l'Ue lascia fare. Le amministrazioni locali stentano a governare le grandi società come le multiutilities, che sono un prodotto storico-economico. I cittadini, se vogliono liberarsi dell'inceneritore, avranno modo di impegnarsi direttamente a loro volta. Le multiutilities senza "clienti" possono far poco. La concorrenza va organizzata anche sul piano economico, con differenziata e riciclo, non solo con la lotta politica, che comunque i grillini rilanciano in vista della riunione di domani.

Giovedì 18 giugno avrà luogo la nuova riunione sull'importantissimo bando che ridisegnerà il futuro della raccolta rifiuti nel cremasco. In gioco c'è un fiume di denaro prelevato dalle tasse dei cittadini cremaschi. Abbiamo fondati motivi per ritenere che questo bando sarà preparato in modo da essere ritagliato dalla SCRP per il Gruppo LGH, per l'evidente ragione che di questo gruppo SCRP è socia. Se così fosse questa operazione si trasformerà ancora una volta in una privatizzazione dei profitti di colossi industriali superindebitati e obsoleti che non potrebbero sopravvivere se non sulle spalle dei cittadini. Insieme ad altri sindaci ho chiesto conto dell'esclusione di criteri di premialità, nel bando di gara, per le società non proprietarie di inceneritore, senza ottenere risposte soddisfacenti. Il Sindaco Bonaldi ha evitato di rispondere, sviando la questione sulle solite accuse strumentali e personali, senza toccare il merito delle questioni e chiedendo di "lasciar lavorare" indisturbata SCRP. Ma perché al sindaco Bonaldi mancano gli argomenti? E' semplice: perché la nostra proposta "rifiuti zero" funziona. E' una proposta sia ecologica che economica: oltre a evitare i danni ambientali e il gravissimo pericolo che l'incenerimento comporta per i cittadini, fa risparmiare notevolmente, in base alla capacità di riciclo di ogni famiglia. Peccato che abbia una sola falla: non fa guadagnare i soliti colossi dell'incenerimento. Tutti i cittadini devono sapere che per la politica locale incenerire è un affare multimilionario, come testimoniano i piani di fusioni e acquisizioni delle partecipate collegate a questo gioco, e come ha confermato Renzi con il suo decreto Sblocca Italia tutto incentrato su inceneritori e trivelle. Per questo, il sindaco di Crema, che in SCRP è socio di maggioranza, sta ritagliando il bando a misura di LGH: interessi troppo grandi sono in gioco per permettere ai cittadini di comprendere cosa stia realmente accadendo nella stesura di questo bando. Ecco perché la stessa Bonaldi invoca la riservatezza e non risponde ai dubbi più che fondati che le vengono prospettati. E come se non bastasse è doveroso ricordare le promesse elettorali, ormai disattese, di Galimberti sulla chiusura dell'inceneritore. Un altro sindaco del PD, che aveva chiamato a raccolta gli esponenti politici di tutti gli schieramenti e a tutti i livelli per la battaglia contro l'inceneritore della LGH, salvo poi finanziarne i miglioramenti con milioni di euro, per elevarne il grado e consentirgli l'accesso a ulteriori contributi: un fiume di soldi pubblici spesi per una costosissima e dannosissima macchina di inquinamento. Che ne è di quell'appello, che ne è di quella battaglia? Silenzio. Contro questo muro di silenzio chiediamo ai sindaci piddini del cremasco, di fermarsi. Di passare oltre la riunione del 18 giugno e di ripensare ad un piano rifiuti che stia dalla parte dei più deboli, cioè quella dei cittadini che chiedono più salute e meno tasse, e non del più forte, cioè di Lgh, che incenerisce per guadagnare.

Danilo Toninelli Deputato MoVimento 5 Stelle

Alessandro Boldi Consigliere Comunale Crema

Christian di Feo Consigliere Comunale Crema


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