Ciò che mi preoccupa sommamente dell'Eurozona (e dell'Italia...)

Creato il 28 luglio 2011 da Beatotrader

Ciò che mi preoccupa sommamente dell'Eurozona
non è tanto come (ri)finanziarsi il Debito Pubblico
o come salvare la Grecia..
e prossimamente anche (e nuovamente) I e P...
Roubini: Ireland, Portugal Are Insolvent
Mr. Insider, Nouriel Roubini, says Ireland and Portugal are insolvent.

Under conditions of insolvency, a Greek style debt swap only delays the day of reckoning and increases the dimensions of the crisis.
I nostri Nonni avrebbero detto: NON PUOI AVERE LA BOTTE PIENA E LA MOGLIE UBRIACA...
Ma ALLA BASE
dal punto di vista dei fondamentali macro-economici
mi preoccupa sommamente QUESTO
L'Eurozona ad un passo dalla CONTRAZIONE (anteprima)
(analisi spedita in esclusiva alla Newsletter dei miei sostenitori attivi)
e QUESTO
EURO Area LEI DeclinesThe Conference Board Leading Economic Index (LEI) for the Euro Area decreased 0.3 percent in June to 108.5, following a 0.1 percent decrease in May and a 0.2 percent increase in April.
The LEI for the Euro Area declined again in June, its third decline in the past four months. The slowdown in the global manufacturing cycle, combined with sluggish domestic demand, continue to weigh on economic activity in the Euro Area.
But economic activity should continue to slowly expand through the end of the year. ....
od ancora QUESTO (si vedono spesso PIIGS-dati di tal fatta...)
Spanish Real Retail Sales (Jun) Y/Y -7.4% vs. Prev. -5.8%

Senza CRESCITA (o con crescita quasi nulla) qualunque Problema di DEBITO (prima o poi) diventa DRAMMATICO ed impellente:
come ben sappiamo...in questo Mondo di Debiti ci stiamo spendendo già adesso l'ipotetica crescita dei prossimi anni.
I nostri Nonni avrebbero detto: NON METTERE IL CARRO DAVANTI AI BUOI...
Sui problemi di Crescita l'Italia è assai esperta...
vedi E' l'Italia, non la Spagna, il Vero Elefante nel Salotto dell'Economia Europea? (Edward Hugh 23 Maggio 2011)
I nostri Nonni avrebbero detto: CHI NON SEMINA NON RACCOGLIE
....In questo senso, data la sua dimensione, l'Italia è in una posizione chiave per far pendere l'equilibrio tra centro e periferia in un modo o l'altro.
E il fatto che la crescita dell'economia italiana sembra ancora una volta essere in blocco totale, non è una buona notizia in questo senso, con il tasso trimestrale di crescita in caduta, dallo 0,6% nel 2° trimestre 2010, allo 0,5% nel 3°, allo 0,1% nel 4° trimestre e ancora allo 0,1% nel 1° trimestre 2011.

Campione di Crescita Lenta?
Suppongo che nessuno davvero si dovrebbe sorprendere del fatto che la crescita del PIL in Italia ha continuato a diminuire nei primi tre mesi di quest'anno - sia in termini assoluti che rispetto al centro Europa – dato che il tasso medio di crescita in Italia durante l'ultimo decennio è stato solo di circa lo 0,6% all'anno.
Non dovrebbe sorprendere, ma sono sicuro che sarà una sorpresa, dal momento che i mercati finanziari sono stati solo a pensare al deficit italiano, relativamente basso fin dall'inizio della crisi, piuttosto di preoccuparsi di come potrà mai pagare il debito già accumulato un paese con un basso tasso di crescita e un elevato tasso di dipendenza degli anziani....
Addirittura l'ITALIA, a differenza di altri, ha avuto molto molto molto tempo per poter risolvere i suoi Problemi Strutturali e per poter ridurre il suo stock di Debitone Pubblico.
Un paio di Bolle Rialziste (2000&2007) in cui tutto scintillava, sia l'oro che la latta
(nota: la Speculazione Rialzista è quella più pericolosa perchè fa nascondere la polvere sotto al tappeto...mentre Dio Short...)

e la funzione iniziale dell'Euro come Scudo
hanno fatto sì che i mercati fossero indulgenti con l'Italia per fin troppo tempo.
Poi arrivò la Grande Crisi
e l'allegra abitudine di "promuovere tutti" improvvisamente cessò, con la classica accelerazione repentina che imprimono i Mercati.
Forse....se dopo l'amico Craxi (al quale adesso intitolano vie e piazze....) e dopo i suoi successori
avessimo avuto anche noi un Debt Ceiling...avremmo dovuto iniziare a preoccuparci ed a discutere per tempo.
I nostri Nonni avrebbero detto: CHI HA TEMPO NON ASPETTI TEMPO...
....In quel periodo il passante ferroviario di Milano costava 100 miliardi a chilometro e è stato realizzato in dodici anni; nello stesso periodo il passante ferroviario di Zurigo è costato la metà, 50 miliardi a chilometro, e ha richiesto la metà del tempo per i cantieri (sette anni, anziché dodici).
E’ così che nasce il boom del debito pubblico che, nell’80, era il 60% del Pil, nell’83 era già il 70% del Pil, nell’83 Craxi diventa Presidente del Consiglio, ci rimane quattro anni, è il governo più lungo della Prima Repubblica, in quei quattro anni il rapporto tra debito e Pil passa dal 70 al 92% e, in termini liquidi, il debito pubblico passa da 400 e qualcosa mila miliardi a un milione di miliardi in quattro anni, gli anni del governo Craxi.
Dopodiché, negli anni dei governi Goria e De Mita, il rapporto debito /Pil balza ulteriormente dal 92 al 118%, che è il valore che ha praticamente oggi....
Adesso, dopo anni d'indulgenza plenaria da parte dei Mercati, per l'Italia i tempi sono diventati molto più stretti ed i modi molto più dolorosi....
I nostri Nonni avrebbero detto: OGNI PAZIENZA HA UN LIMITE....

Ieri tutti hanno citato come il colosso Deutsche Bank abbia pesantemente scaricato l'Italia ed il suo Debito
ma ciò NON vuol dire che abbia venduto a go-go BTP&BOT sul mercato (vedi Phastidio)
...Deutsche Bank segnala di aver ridotto nel primo semestre la propria esposizione netta all’Italia dell’88 per cento, sotto il miliardo di euro, soprattutto attraverso l’acquisto di protezione tramite credit default swap.
La cosa non stupisce, ed al limite conferma l’utilità dei Cds in funzione di copertura.
Pensate che sarebbe accaduto se DB avesse dovuto liquidare le posizioni in Btp lunghi, in questi giorni di liquidità molto bassa.
...
ed ancora sul Sole24Ore...
...un effetto psicologico negativo lo ha indubbiamente avuto l’apertura del dorso del Financial Times che titola “Deustsche Bank si copre dal rischio italia”. (...) Una mossa però che, a quanto scrive lo steso Ft, «sarebbe realizza non attraverso vendita di bond italiani, bensì attraverso un’attività di copertura con l’acquisto di credit default swap».
Insomma anche gli strumenti più demonizzati possono talvolta tornare utili...
I nostri Nonni avrebbero detto: ANCHE IL DIAVOLO E' SPESSO TENTATO DI FARE DEL BENE CONTRO LA SUA VOLONTA'
Anche se mi chiedo: se mai l'Italia dovesse fare CRACK...chi effettivamente riuscirà a pagare i CDS over the counter ai suoi detentori?...;-)
Credo che anche Deutsche Bank faccia affidamento su un fatto acclarato: il Default italiano non è imminente (abbiamo ancora un paio di de-fibrillatori da spararci...)
mentre la salita dei CDS italiani può essere un ottimo affare, a bilanciare la costante discesa dei BTP...
I nostri Nonni avrebbero detto: CHI NON RISICA NON ROSICA...
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