Mi protendo verso qualcosa, mi dirigo avanti e cammino dritta. Tento di abbandonare la razionalità ed il cinismo (ogni tanto), ma non ci riesco, quindi vittoriosa spero di fare il meglio per me e di scegliere le cose giuste, di avere tutto sotto controllo, mentre la sera mi pongo le solite domande e mi abbraccio le ginocchia. Governo la mia vita in modo che abbia senso, che produca qualcosa. Il fatto è che che in 3 righe ho detto 2 volte ‘qualcosa’. ‘qualcosa’ cosa? ‘qualcosa’ chi? Perchè a volte la sensazione, in tanta precisione e attenzione è che questo ‘Qualcosa’ non abbia né un dove, né un come. Insomma, la paura è che di questo ‘qualcosa’ potrei tranquillamente fare a meno e che potrei lasciarmi trascinare ‘altrove’. L’isola che non c’è è stata sicuramente pensata da chi ne aveva piene le scatole dei ‘qualcosa’ e io, almeno questa sera, vorrei andare da quelle parti e smettere di farmi domande sui minimi sistemi (perchè spero che i sistemi massimi, si occupino di ben altro che dei miei ‘aualcosa miei’). Comunque Peter Pan era un bel tipo e pure single, giusto!?
CIOCCOLATINI RIPIENI
400 gr di cioccolato fondente
40 gr di cioccolato bianco
50 gr tra noci, nocciole e mandorle
1/2 biscotti
rum
10 tra lamponi, more e mirtilli
Purtroppo non ho la ricetta precisa di questi cioccolatini. Ho fuso il cioccolato fondente, prima 150 gr, poi altri 150 gr e poi il resto in 3 fasi. La prima volta ho riempito lo stampino e ho atteso che il cioccolato si raffreddasse un poco. Ho preso tra le mani la forma di silicone e ho fatto in modo che il cioccolato aderisse il più possibile ai bordi. Ho messo lo stampo in frigo a riposare per 15 minuti. Ho fuso gli altri 150 gr di cioccolato e ho ripetuto l’operazione. Messo in frigo a riposare 10 minuti e poi mi sono data alla pazza gioia: in alcuni cioccolatini ho lasciato colare il cioccolato bianco fuso, poco ed 1 ribes, in altri ho messo due gocce di rum e una mora. Altri ancora sono stati farciti con del semplice biscotto sbriciolato ed altri con le noci, le nocciole e le mandorle tritate. Li ho ricoperti tutti con il cioccolato fondente, terzo step di fusione, per chiuderli. Dopo qualche ora li ho sformati e serviti su un vassoietto insieme al thè rovente. Alla fine, l’unica particlarità che hanno è la forma, e sono entusiasta di questo stampino :)