Cioccolato, che felicità!

Creato il 15 marzo 2012 da Giornalismo2012 @Giornalismo2012

-Di Karima Al Zeer

Ormai è assodato che mangiando cioccolato ci sentiamo subito meglio e più felici. Quante volte ci è successo di “colmare” la mancanza d’affetto, o anche solo di calmare un languorino, assaporando un bel pezzo di cioccolato?
Ciò che lo rende così “speciale” è il contenuto di cacao, pianta molto antica.

La pianta del cacao era coltivata, più di 2000 anni fa, dai maya che la utilizzavano come alimento ed anche come moneta di scambio, ma sembra che fosse già utilizzata secoli prima dell’arrivo dei maya, da popolazioni che vivevano nelle pianure costiere messicane.

Gli aztechi (XII secolo) proseguirono la sua coltivazione, e furono proprio loro a far conoscere il cacao ai conquistatori spagnoli all’inizio del XVI secolo. Infatti preparavano con il cacao una particolare bevanda, preparata con chicchi di cacao fermentati, macinati e cotti in acqua a cui poi aggiungevano spezie, miele, vaniglia. Questa bevanda, utilizzata come rinvigorente, veniva assunta fresca ed era amara, densa a spumeggiante, inoltre poteva essere piccante a causa dell’aggiunta di peperoncino.
Alla cioccolata, solo in secondo momento, furono aggiunti zucchero e altri aromi dagli europei per mascherare il tipico sapore amaro.

La ricetta della preparazione della cioccolata arrivò ben presto in Spagna grazie a Cortez che nel 1528 vide la sua preparazione alla corte di Montezuma II.
L’Italia fu la seconda nazione in cui la cioccolata divenne popolare; successivamente il suo consumo si divulgò in Francia, Olanda, Inghilterra, Austria…
La coltura del cacao così si sviluppo nelle più svariate parti del mondo, tra cui Nigeria, Samoa, Nuova Guinea..

L’utilizzo della cioccolata da liquida a solida avvenne grazie ad un olandese, Van Houten, che inventò una macchina per separare il grasso dai semi tostati e macinati e sviluppò un processo per rendere la polvere più solubile in acqua.

In Svizzera, Henri Nestlè, nel 1857, inventò il latte condensato e con Daniel Peter il primo cioccolato al latte.

Frank Mars nel 1920 inventò la famosa barretta, che tuttora porta il suo cognome, usando torrone, caramello e cioccolato. Venne utilizzata come ricostituente dai soldati nella seconda guerra mondiale.

In Italia (a fine ‘700) Torino divenne la capitale del cioccolato dove furono inventate nuove ricette, tra cui la celebre pasta gianduia (da Isidoro Caffarelli nel 1865) costituita da una miscela di nocciole finemente tritate, zucchero e cioccolato, la base, ad esempio, dei celebri gianduiotti. Nel 1964, a partire da questa pasta, Michele Ferrero inventò la celeberrima Nutella.

Per quanto riguarda la produzione del cioccolato si passa attraverso vari passaggi in cui, alla fine, vengono appunto ottenuti il cioccolato, il burro di cacao ed il cacao in polvere, partendo dalle fave di cacao fermentate.

Il cioccolato ha effetti positivi sulla nostra salute. Questo, appunto, grazie al contenuto di cacao. Però, mentre acquistiamo le tavolette, dobbiamo fare attenzione agli ingredienti, cioè è importante la presenza di burro di cacao e cacao, oltre allo zucchero. Va precisato che il cioccolato fondente ha un contenuto molto più alto di cacao ed è, quindi, quello da preferire.

Cerchiamo di evitare le tavolette che contengono grassi vegetali, ad esempio di palma e di cocco, che hanno un’elevata quantità di grassi saturi, non positivi per la salute (riguardo i grassi saturi ed insaturi si veda l’articolo “Burro VS margarina”).
Sebbene il burro di cacao contenga acido stearico, un acido grasso saturo, c’è da dire che questo, a livello epatico, subisce un processo di desaturazione che lo trasforma in acido oleico (acido monoinsaturo: contiene cioè un doppio legame), un acido grasso che aiuta ad abbassate il colesterolo “cattivo” (LDL) ed a mantenere invariata la frazione buona (HDL). L’acido oleico, comunque, è anche contenuto, per una buona parte, nel burro di cacao stesso.

Inoltre, contiene polifenoli (flavonoidi e tannini), che sono antiossidanti naturali. Questi normalmente sono contenuti soprattutto nella frutta e nelle verdura, oltre che nel tè. Aiutano a combattere i radicali liberi e ad aumentare le funzioni immunitarie della cellula. In più l’assunzione di flavonoidi aiuta a ridurre il rischio di attacchi cardiaci, infarti ed ictus, inibendo l’ossidazione del colesterolo LDL e riducendo l’adesività delle piastrine nel sangue, due processi che se non ben controllati possono provocare restringimento dei vasi sanguigni. Più è alto il contenuto di cacao e più è alto, di conseguenza, quello di polifenoli (da tenere presente che nel cioccolato bianco, quindi, non sono presenti).

Contiene anche teobromina e caffeina, due metilxantine, che stimolano le funzioni del sistema nervoso centrale, innalzando il livello di concentrazione e non facendo sentire la fatica.

Ma per quale motivo mangiando cioccolata ci sentiamo subito più felici e di buon umore?
Il “segreto” sta nel fatto che il cacao stimola la produzione di serotonina (ormone che agisce sull’umore, sul sonno e sull’appetito), di endorfine e di anandamide. Quest’ultima stimola la percezione sensoriale ed induce sensazioni di euforia.
Il cacao contiene inoltre la feniletilamina, sostanza euforizzante simile alle anfetamine.

Non va poi dimenticata la presenza di minerali, quali il magnesio, specie se in associazione con la feniletilamina, che ha effetti anti-depressivi ed anti-stress. Altri minerali presenti sono ferro e fosforo.
Tra le vitamine bisogna ricordare la vitamina E (tocoferolo), che ha poteri antiossidanti, e la vitamina B3 (anche detta vitamina PP – Pellagra Preventing-, niacina o nicotinamide).

Detto questo, possiamo perciò dedurre che il cioccolato è un alimento completo che fornisce zuccheri, grassi e proteine, oltre agli altri elementi sopracitati. Un pezzetto di cioccolato fondente da 20 g apporta intorno alle 100 kilocalorie perciò è adatto ad essere uno spuntino energico e saziante, adatto specialmente agli sportivi, dato che ha una permanenza nello stomaco che va da una a due ore ed è quindi facile da digerire. Certamente, va detto che come per tutti gli alimenti contenenti grassi non bisogna esagerare ed abusarne.

Detto questo, amanti del cioccolato, concedetevi pure il vostro pezzettino quotidiano (meglio se fondente), non farà altro che giovare al vostro umore… ed alla vostra salute!

“Nove persone su dieci amano il cioccolato; la decima mente”. (John Tullius)


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