Cioccolato seducente a Ciok Roma e la scoperta del “Pistocchi”

Da Pausagolosa @pausagolosa

La mia innata stima verso i “Maitre Chocolatier”, questi ultimi depositari di un antico e complesso lavoro, fatto di alchimia, gusto e maestria nel plasmare e dare forma a quello che in tanti chiamano peccato di gola, ma che io ormai definisco bonariamente: pausagolosa.

Il mio incontro oggi con la torta “del Pistocchi”, muta per sempre il mio approccio alla cioccolata. La mia era diventata più una questione di reale antipatia verso un consumo di massa. Un utilizzo compulsivo, nel ricercare un piacere anche dove l’eccesso di zucchero e conservanti, non rendono giustizia ad un ingrediente che va invece consumato con consapevolezza.

Una presenza quasi ingombrante in tante ricette, ma assolutamente accettabile e sorprendente quando è dosato in maniera intelligente.

Cristina Ferro, una famosa personal shopper di Firenze, mi ha segnalato oggi su facebook questa “Torta”, che io avevo sentito solo nominare. Ho scoperto quindi che la pasticceria Pistocchi, si trovava oggi a Ciok in Roma fino al 14 febbraio, dove ha un suo stand. Non mi sono fatta pregare. Mi sono precipitata alla Centrale di Monte Martini a via Ostiense 106, ed ho avuto l’onore di conoscere il titolare, nonché inventore di questo capolavoro della pasticceria.

Un torta che nasce 25 anni fa, in un ristorante, dove Claudio Pistocchi, seconda generazione svolgeva il lavoro di chef. Nata per caso, per stupire gli avventori. Niente zucchero, farina o altro. Solo cioccolato fondente, cacao e qualche decilitro di crema di latte. Un esperimento talmente riuscito da far interessare un amico di Claudio proprietario di una enoteca, che propone il dolce abbinandoci dei vini ad hoc. Un clamoroso successo lo porta ad aumentare la produzione del prodotto. Man mano quello che nasce come un prodotto di nicchia si diffonde a macchia d’olio. Il prodotto ambito e ricercato viene proposto in tutte le enoteche d’Italia, in luoghi per veri “gourmand”.

Pistocchi scala velocemente la vetta ed arriva a collaborare con più di 400 punti vendita in tutta Italia, tra cui anche Eataly a Torino e Roma. Vende in Europa. Sorprendentemente in Belgio, la patria dei maitre chocolatier e del cioccolato più raffinato e venduto nel mondo. Vende in Asia, dove esporterà un nuovo prodotto che presenterà a marzo, alla fiera del cioccolato di Firenze. Un mix di cioccolato bianco e spezie esotiche dedicato alla nascita della figlia, grande promessa della pasticceria a sentire lui. Padre orgoglioso ed amorevole.

Per quanto mi riguarda ho assaggiato la torta più volte, per capirne il gusto. E’ maledettamente seducente. Il blend di cioccolato è la carta vincente. Ci vuole una certa maestria a miscelare 7 tipi di qualità diverse di cioccolato fondente e portarli al 72%. Come ci riesce lo ignoro completamente. Ricoperta di cacao, ne metti in bocca un frammento e ti avvolge di sensazioni. La prima è naturalmente il gusto amaro ma non sgradevole, e poi il dolce accennato del cioccolato fondente raffreddato che ti inebria. La bocca ne rimane piacevolmente sorpresa e pulita. Il cervello ne è destabilizzato. Non ti aggredisce con l’eccesso di zuccheri, grassi e latte, presenti in altri tipi di preparazioni a me note.

Si avverte che è un dolce ragionato, ricercato, raffinato. E’ un dolce essenziale, puro. Per citare la moda, mi viene in mente un vestito di Prada. Privo di fronzoli. Essenziale.

Ecco, per me il dolce del Pistocchi è: essenziale, privo di fronzoli.

La voglia di sperimentare e rischiare in un ambito piuttosto competitivo come la lavorazione del cioccolato. Mi fa pensare che noi italiani possiamo essere dei grandi competitori a livello mondiale. Dovremmo osare di più, fregarcene delle imposizioni di una industria cialtrona e dedita solo al profitto, che irretisce le masse a consumare in maniera inconsapevole. E’ meglio mangiare un dolce un volta l’anno, spenderci molto, e sapere cosa stai mangiando. Il talento di Pistocchi è indiscusso. Vi lascio quindi con un passaggio che ho preso direttamente dal loro sito:

Non usiamo uova né burro né farina e non aggiungiamo zuccheri. La torta non contiene glutine e gli ambienti di produzione non ne sono contaminati.
La Torta Pistocchi è disponibile nei gusti
Classica, Peperoncino, Caffè, Amarene, Agrumi di Sicilia, Pere, Fragola, Cioccolato Bianco e Arance. Nei formati da grammi 40, 250, 400, 750.
Prepariamo le nostre torte a mano una ad una, come una volta. Le confezioniamo sottovuoto per fargli mantenere intatti tutti gli aromi ed i sentori del cioccolato e del cacao. Si conserva in frigo per oltre 4 mesi senza che perda nessuna delle sue caratteristiche.
Da gustarsi dopo averla lasciata una ventina di minuti a temperatura ambiente, appena spolverata di cacao amaro”

Se siete a Roma vi segnalo che CIOK ROMA è aperta dal 9 al 14 febbraio alla Centrale Montemartini in Via Ostiene 106. Dalle 10,00 alle 22,00.Sono presenti vari espositori, tra i quali Venchi, marchio di cioccolato molto conosciuto e tanti altri Maitre Chocolatier meno noti ma altrettanto conosciuti dai gourmand del cioccolato.

Buona pausagolosa….


Filed under: cioccolato Tagged: cacao, cioccolato, Cristina Ferro, Florence, pasticceria, Pistocchi, Pistocchi Firenze, Prada, Roma, Roma Ciok, Torta Pistocchi, Venchi

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :