Mercoledì 05 Dicembre 2012 19:17 Scritto da nonnAnna
Sì perchè dovete sapere che mamma uccellina stava da giorni covando con tanto amore le sue quattro uova lassù nel nido nascosto tra le foglie del grande albero che c'è proprio in mezzo al parco.
Stando sempre ferma ed accovacciata ad un certo punto si era assopita quando all'improvviso aveva sentito una vocina dire:"Cip... sono qui che vorrei uscire, ti sposti per piacere?"quella vocina arrivava proprio da sotto di lei... ma com'era possibile???
Tutta meravigliata aveva alzato un'ala per sbirciare tra le uova che stava covando ed aveva visto spuntare da un guscio un capino con due dolci occhietti curiosi che la osservavano con meraviglia.
Era decisamente ancora presto, le uova dovevano dischiudersi solo il giorno dopo..."Sei proprio un uccellino tutto speciale" le aveva detto "non lo sai che i tuoi fratellini sono ancora tutti tranquilli nei loro gusci?"
"Scusa ma io ero stanco di stare rannicchiato in quel guscio dove non c'era proprio niente da vedere" le aveva risposto timidamente l'uccellino.
Poichè "Cip" era la prima parola che aveva pronunciato mamma uccellina decise che quello doveva essere il suo nome.
Un giorno, mentre mamma uccellina tornava in volo al nido con la cena per i suoi piccoli, all'improvviso dallo spavento, spalancò il beccò e lasciò cadere al suolo il bel pezzetto di pane che aveva trovato...un suo uccellino, quello più cicciottello, sporgeva pericolosamente dal bordo del nido.Iniziò a sbattere sempre più forte le ali cercando di aumentare la sua velocità e sperando di arrivare in tempo prima che il piccolo precipitasse giù al suolo.
Quando si posò sul bordo vide che Cip aveva afferrato con il becco la coda del fratellino e lo stava trattenendo puntellando con tutte le sue forze le zampette sul fondo del nido.Solo grazie a questo suo gesto coraggioso il piccolo si era potuto salvare!!!
"Sei proprio un uccellino tutto speciale" le aveva allora detto tutta commossa mamma uccellina.
Da quel momento si allontanava più tranquillamente alla ricerca di cibo perchè sapeva di avere un valido aiuto all'interno del nido.Ben presto i piccoli uccellini si ricoprirono di piume e poterono iniziare le lezioni di volo.
Dopo i primi giorni di insegnamento, quando gli altri tre erano ancora titubanti e riuscivano appena a fare dei piccoli voletti da un ramo all'altro, Cip si allontanò dalla vista della mamma. Lei, tutta impegnata a seguire gli altri uccellini, non si preoccupò anche perchè in diverse situazioni Cip aveva dimostrato tutta la sua saggezza e poi...sapeva quanto fosse curioso il suo uccellino tutto speciale!
Poco dopo infatti lo vide ritornare contento e lui iniziò a raccontare con entusiasmo le belle cose che aveva potuto ammirare volando.
Sentendolo e vedendo quanto fosse felice anche gli altri fratellini si fecero coraggio e iniziarono a seguire con più attenzione i suggerimenti della mamma ed in poco tempo furono in grado di fare voli sempre più lunghi.
Passarono i giorni e Cip iniziò ad allontanarsi sempre di più dal suo nido ed ogni volta, con la sua grande curiosità, scopriva cose meravigliose ed incontrava nuovi personaggi che, contagiati dal suo carattere solare, diventavano subito suoi amici.
Un giorno arrivò in vista di un grande fiume e si posò sul ramo più basso di un albero che sorgeva sulla sponda.Dalla sua postazione iniziò a guardare a destra ed a sinistra ma proprio non riusciva a vedere dove finisse quella lunga "strada" di acqua.
"Ciao, sono Lino, tu come ti chiami?" si sentì dire da un piccolo pesciolino che, per attirare la sua attenzione, saltellava sull'acqua proprio sotto di lui.Questo fu l'inizio di una grande amicizia.
Ben presto Cip e Lino scoprirono che, seppur molto diversi, avevano molte cose in comune e la più importante era la grande curiosità per tutto ciò che li circondava.
Ogni mattina, appena sveglio, Cip volava dal suo amico Lino e gli raccontava tutto ciò che aveva scoperto il giorno precedente sulla terra e a sua volta l'amico lo aggiornava su ciò che era successo in acqua.
Un mattino decisero di esplorare contemporaneamente un tratto di sponda del fiume: Cip dall'alto e Lino nuotando sull'acqua.Scoprirono così un tubo che, sporgendo dal terrapieno, immetteva nel fiume una strana acqua piena di schiuma in cui Lino si divertì a nuotare mentre Cip lo osservava appoggiato ad un ramo.
Il giorno successivo l'uccellino non trovò più Lino al solito appuntamento.Preoccupato lo stava cercando con lo sguardo quando un' ochetta gli riferì: "Ieri pomeriggio il tuo amico si è improvvisamente ammalato ed adesso l' anatra Germana si sta occupando di lui".
Cip aveva sentito parlare di Germana, la saggia anatra infermiera, che vive sull'isolotto al centro del fiume e subito volò da lei. Lì trovò il suo amico che stava boccheggiando tristemente. Germana gli comunicò che il malessere di Lino era stato provocato dall'inquinamento e lei lo aveva fatto venire vicino all'isolotto dove l'acqua era leggermente più pulita.
"Cos'è questo inquinamento e chi lo fa?" volle sapere Cip.
"Ultimamente l'acqua è sempre più sporca perchè molti tubi riversano in questo fiume troppi detersivi che per i pesciolini sono veramente nocivi. Tutti ormai abusano dei detersivi... anche i bambini!" gli rispose Germana.
"Cosa si può fare per ridurre almeno in parte l'inquinamento?" si chiese pensieroso Cip mentre osservava il suo amico Lino che soffriva. All'improvviso, gli venne un'idea e volò velocemente da Mauro, il simpatico piccolo umano che gli lasciava sempre delle buonissime briciole sul davanzale della finestra.Il bambino era in bagno che si stava lavando energicamente le mani con una montagna di schiuma.
Cip gli chiese di usare solo una piccola quantità di sapone per lavarsi e precisò:
"Mauro ho scoperto che il sapone inquina tantissimo l'acqua; puoi lavarti bene le mani anche usando poco sapone.Così inquinerai meno... e i pesciolini non soffriranno più". L'uccellino continuò dicendo: "Sei piccolo e puoi fare solo piccole cose ma se lo spieghi anche a tutti i tuoi amici... se loro lo racconteranno ai loro amici... diventerete tantissimi e...pensa che anche la grande strada d'acqua, quella che voi chiamate fiume e che sembra non finire mai, e' formata da tante piccole goccioline ... quindi...
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