CipriaVaniglia è un libro scritto a quattro mani. E' scritto in maniera furba... lo si nota dallo stile narrativo, dove un'autrice si occupa della trama trainante, e l'altra mostra alcuni risvolti nascosti relativi a un personaggio, che altrimenti apparirebbe ben diverso da ciò che è. Concetto difficile da spiegare a parole, specie se non si vuole rovinare l'impatto narrativo del libro e... non si vuole svelare troppo.
Siamo in Italia, durante la seconda guerra mondiale. Una donna ricca, tedesca, abita in una villa (la Wiege) nei pressi di un paesotto di campagna. La figlia di una famiglia di contadini viene contattata per un lavoro da domestica, e visti i tempi, questa accetta l'impiego... e parte per questa sontuosa, e misteriosa, casa signorile.
Lei si chiama Cora, è stata allevata alla "vecchia maniera", è rispettosa, è credente, e pura di pensiero. A condurla alla Wiege è Fernando, un ragazzo dall'aspetto ruspante, e ammaliante. Cora si sente scossa dagli atteggiamenti del ragazzo, scossa dentro e fuori... se ne innamora, ma allo stesso tempo lo odia perché la costringe a fare dei pensieri impuri. Alla Wiege, Cora scopre una vita ben diversa da quella che ricordava. Festini carichi di lussuria, personaggi viziati, donne lascive, uomini affamati di sesso. La ragazza è travolta da mille emozioni contrastanti. Vorrebbe fuggire, ma non ci riesce perché...
In questo romanzo sono nascosti semplici segreti, rapporti particolari tra questa famiglia povera, di campagna, e la ricca signora che vive alla Wiege. Le due autrici sono capaci nel nascondere gli indizi, nel rivelarli goccia dopo goccia. Linearmente... la vicenda potrebbe apparire anche banale, ma è carica di ingredienti che mantengono viva la curiosità. L'erotismo è padrone... del resto questo libro ha vinto l'Eroxè Context 2011, ma è delicato e mai troppo impertinente.
Il libro è ben curato. All'interno è presente solamente un errore di allineamento del testo, in un bugiardino a pagina 27 (o lì intorno... non ricordo bene). Per il resto non ci sono pecche evidenti. Bella la copertina. Pregiata la carta. Il profumo delle pagine è un po' freddo... ma è davvero per questo che si compra un libro? No. Io li prendo per la storia che contengono.