La Circonvallazione Sud, così viene chiamata quell’arteria che parte dal quartiere di San Liborio facendo angolo con la curva detta di Tentoni e termina a Santa Maria nei pressi dell’Eurospin, nelle intenzioni del progetto doveva essere la continuazione naturale della più anziana e omonima Circonvallazione Nord. La sua importanza strategica è evidente: le due strade costituiscono un anello che completa quasi totalmente il perimetro della città di Montegranaro costituendo un fondamentale strumento di decongestione del traffico. L’utilizzo di entrambe le strade potrebbe e dovrebbe fungere da via di fuga per tutto quel flusso di veicoli che non ha necessità di entrare nella rete viaria del centro città.
Purtroppo entrambe presentano problemi più o meno gravi. Mentre la sorella maggiore, la Circonvallazione Nord, pur avendo evidenti problemi di staticità dovuti alle continue frane che interessano particolarmente la parte est, rimane un’arteria perfettamente percorribile e viene utilizzata intensamente dal traffico veicolare perché, nonostante tutto, risulta comoda e veloce per attraversare il paese, la Circonvallazione Sud è stata pressochè dimenticata, sia dagli automobilisti che dagli amministratori. La prima affermazione è evidentemente figlia della seconda.
Infatti, la strada, decisamente più stretta e tortuosa rispetto alla sua omologa, con le sue curve e soprattutto con i suoi saliscendi, è poco adatta al traffico pesante già per la sua conformazione ma diventa pericolosa anche per quello leggero a causa del suo stato di manutenzione. Il manto asfaltato è costellato da buche, non viene rinnovato da anni e diventa particolarmente insicuro in caso di pioggia o condizioni umide. Inoltre esistono diversi tombini in cemento per la raccolta delle acque reflue a filo strada che diventano vere e proprie trappole in caso di impatto. Risultato di questo stato di cose è che la strada risulta essere poco sfruttata.
Fare in modo che la circonvallazione sud sia percorribile come quella nord, probabilmente, con l’aria che tira per le casse comunali, non è forse nemmeno pensabile, ma si potrebbe renderla più sicura e potenziarne l’utilizzo, contribuendo ad alleggerire il traffico all’interno del centro. Basterebbe rifare l’asfalto e spostare i tombini. In questo modo si potrebbe sfruttare meglio e con meno rischi un’arteria che potrebbe essere infinitamente utile, almeno per il traffico leggero.
Luca Craia