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Circuito di Phoenix

Da Magazinef1 @MagazineF1
Circuito di PhoenixIl Circuito di Phoenix (Phoenix Street Circuit) era un tracciato automobilistico cittadino ricavato dalle strade interne dell'omonima città dell'Arizona, utilizzato dalla Formula 1 come sede del Gran Premio degli USA dal 1989 al 1991. Le elevatissime temperature e la scarsa affluenza del pubblico rappresentarono il tallone d'Achille dell'intero evento, definitivamente annullato al termine della stagione 1991.
La prima edizione fu caratterizzata dal dominio di Ayrton Senna, autore della pole position e assoluto padrone della prima parte di gara. Il caldo eccessivo presente sulla pista americana nel mese di giugno rovinò la trionfale cavalcata del brasiliano, costretto al ritiro per un guasto al sistema elettronico della sua Mclaren-Honda. Il debutto di Phoenix nel Circus si trasformò in una vera e propria ecatombe di propulsori che ridusse drasticamente il numero di piloti in gara: su 26 partenti solo 9 riuscirono a classificarsi (grazie all'inserimento di Gabriele Tarquini, ritiratosi per un guasto al motore della sua AGS, e di Jonathan Palmer, anch'egli vittima di un problema tecnico), permettendo al 'Professor' Alain Prost di allungare il suo vantaggio in classifica su tutti i suoi principali rivali per il titolo.

Circuito di Phoenix

Ayrton Senna conduce il gruppo nel GP degli USA 1991

Lo spostamento dal mese di giugno al mese di marzo nel 1990 permise di portare a termine una gara maggiormente interessante, segnata dalla rivelazione del talento del francese Jean Alesi, a lungo in testa alla corsa, e del rinnovato potenziale della Mclaren-Honda di Ayrton Senna. Proprio il brasiliano riuscì a riscattare la delusione patita l'anno precedente raccogliendo la sua prima vittoria stagionale precedendo Alesi e il belga Thierry Boutsen. Da ricordare l'incredibile prestazione della Minardi di Pierluigi Martini nelle qualifiche del giorno precedente: la piccola scuderia faentina, spinta dalla competitività dei pneumatici Pirelli in assetto da qualifica, riuscì ad ottenere la migliore qualifica della sua storia, raccogliendo un secondo posto di assoluto prestigio. Sfortunatamente Martini non trovò conferme nella gara domenicale, racimolando un misero settimo posto alle spalle del giapponese Satoru Nakajima.
L'ultima edizione del Gran Premio degli USA sul circuito di Phoenix si svolse il 10 marzo del 1991, ancora una volta nel ruolo di gara inaugurale della stagione. Così come nel 1990, Ayrton Senna e il team Mclaren dominarono la scena, vincendo in solitaria davanti alla Ferrari di Alain Prost e alla Benetton del brasiliano Nelson Piquet (che iniziò in maniera ultra-positiva la sua ultima stagione in Formula 1). Anche le due Tyrrell di Stefano Modena e Nakajima ottennero un ottimo risultato, arrivando entrambi in zona punti davanti alla Lola del nipponico Aguri Suzuki.
Nonostante la spettacolarità delle prime tre edizioni, l'evento fu osteggiato dal progressivo disinteresse del pubblico americano nei confronti della F1 (in favore della categoria CART) e dalla pericolosità derivata dalla presenza di muretti di cemento come delimitazioni della carreggiata al posto delle più sicure vie di fuga dei circuiti permanenti. Per queste ragioni Phoenix diede l'addio al Mondiale di Formula 1, sancendo la fine del binomio tra la massima formula automobilistica e gli USA dopo oltre quarant'anni di collaborazione.

Descrizione Circuito


Circuito di Phoenix

Le due versioni del Circuito di Phoenix

Lungo 3,72 km (2,312 miglia), il tracciato di Phoenix era caratterizzato dalla presenza di alcuni lunghissimi rettilinei intramezzati da curve ad angolo retto in cui i piloti potevano facilmente effettuare manovre di sorpasso. Ben 15 tornanti venivano affrontati nel corso del giro, causando un elevato numero di cambi di marcia che metteva a dura prova la resistenza di questi atleti in un periodo in cui non tutte le vetture erano dotate di cambio sequenziale al volante. Il tratto iniziale era certamente il punto più affascinante del circuito, dato il susseguirsi di curve strette che consentivano traiettorie diverse permettendo ai piloti di rispondere agli attacchi subiti nei tornanti precedenti.
Nel 1991 avvenne l'unica modifica importante che coinvolse il tracciato americano: il segmento di pista dalla curva 1 alla curva 8 fu completamente stravolto per garantire una migliore velocità media sul giro, utilizzando parti della Jefferson Street e della Jackson Street al posto della Monroe Street. La parte finale del tracciato non venne intaccata, mantenendo inalterata la lunghezza del rettilineo tra la curva 8 e 9 e del rettifilo dei box.

Albo d'oro:

Circuito di Phoenix

A. Prost, vincitore dell'edizione 1989


1989 - Alain Prost (Mclaren)
1990 - Ayrton Senna (Mclaren)
1991 - Ayrton Senna (Mclaren)

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