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CITINO: Le cinque grandi bugie del decreto sul finanziamento dei partiti

Creato il 20 febbraio 2014 da Yleniacitino @yleniacitino

(IMGPress) - ROMA, 20 feb 2014 - "Il decreto sull'abolizione del finanziamento dei partiti sta per scadere. Si tratta dell'ennesima riforma incompleta che viene presentata agli occhi degli italiani con cinque grandi bugie" Lo dichiara Ylenia Citino, giovane militante di Forza Italia e autrice del libro "Partiti a tutti i costi", con prefazione di Silvio Berlusconi.

"La prima bugia è clamorosa - prosegue Citino - : il finanziamento pubblico, presente con moderazione in tutti gli Stati democratici, si trasforma in indiretto, attraverso le detrazioni fiscali. Due, si ripropone una contribuzione volontaria del 2 per mille già oggetto di una legge nel 1997, abrogata due anni dopo per via dell'adesione minima degli italiani. Tre, la trasparenza e la democraticità dei partiti non viene attuata perché vale soltanto ai fini dell'accesso ai benefici previsti nel decreto. Qualsiasi partito può quindi sottrarsi ai massicci obblighi contabili, di registrazione e di pubblicazione, rinunciando alla contribuzione volontaria o indiretta. Quarta bugia, si apre alle donazioni private ma non si osa mai parlare di una legge sul lobbismo. Infine, cinque: l'articolo 49 della Costituzione non viene attuato, ma semplicemente ripreso alla lettera, lasciando i partiti nella selva oscura del mondo delle associazioni non riconosciute."
"Mi auguro - conclude - che, nonostante i tempi stretti, i nostri rappresentanti sbugiardino la demagogia in atto e smascherino queste cinque bugie. Bisogna condizionare l'approvazione del decreto all'apertura di un dialogo con le altre forze politiche per completare questa ennesima riforma lacunosa ed arrivare ad una sana democrazia."


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