La Città della Scienza, distrutta e sottratta con violenza alla città da un drammatico incendio lo scorso 4 Marzo, sarà ricostruita in parte nello stesso luogo in cui sorgeva prima della tragedia ed in parte all’interno del lotto 2, una zona interna al confine con il museo.
Si è infatti espressa così la Commissione interistituzionale al termine di questa prima fase di lavori:
“La commissione ha stabilito che, all’esito della comparazione tra le tre ipotesi in campo per la localizzazione (ex acciaieria, in loco e lotto 2), sia più opportuna una soluzione ‘mista’ che sintetizzi l’esigenza di garantire unitarietà alla struttura, tempi rapidi di realizzazione e restituzione della spiaggia alla fruizione dei cittadini. Esclusa la ricostruzione nell’ex acciaieria perché risultata troppo costosa, con tempi più lunghi e pregiudicante l’unitarietà della struttura di Città della Scienza”.
Un progetto che permetterebbe dunque di usufruire non soltanto degli spazi e delle attività museali ma garantirebbe anche una particolare attenzione alla spiaggia e la conseguente bonifica dei fondali marini.
Vittorio Silvestrini, presidente della Fondazione Idis, ha sottolineato che l’inizio dei lavori avverrà non appena l’area sarà dissequestrata e le macerie saranno sgombrate.
La soluzione “mista” ha dunque trovato il consenso della Fondazione Idis e sembra essere un valido progetto da cui ripartire e in cui riporre le speranze; lo stesso Silvestrini ha infatti affermato “che aver messo artificiosamente in contrasto la cultura e la spiaggia è stato un errore, poiché la sfida che Napoli ha davanti la si può vincere soltanto puntando sulla sinergia tra ambiente, cultura, produzione, lavoro”.
Il progetto è dunque un segnale positivo per Napoli ed ha accolto diversi consensi.
Per Caldoro, presidente della regione Campania, “vince il buon senso, vince la voglia di riscatto. La leale collaborazione istituzionale ha consentito di arrivare ad un positivo risultato. Adesso bisogna continuare con lo stesso metodo perché Città della Scienza rinasca in tempi rapidi”.
“Un risultato che ci vede soddisfatti e che è il frutto di un lavoro, compiuto da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, secondo il principio del rigore e della rapidità. Oggi si è infatti trovato un punto di equilibrio che consentirà la ricostruzione della struttura e la restituzione del litorale ai cittadini”, ha invece sostenuto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
Del resto sono state diverse le iniziative da parte del comune di Napoli per la ricostruzione della Città della Scienza, ricordiamo il concerto del 1° Maggio e la manifestazione Corrinapoli 2013, denominata “respiriAmo Scienza!”, che ha dato vita a partire dallo scorso 27 aprile ad una maratona finalizzata alla raccolta di fondi in favore della fondazione Idis.
Lo slogan culturale per le raccolte di fondi in favore della Città della Scienza è del resto un celebre verso: “Fatti non foste a viver come bruti… ma per ricostruire Città della Scienza”.
Napoli, non è ‘na carta sporca e molti cittadini hanno a cuore il risanamento e la volontà di riscatto per questa città che come l’araba ed eroica fenice potrà, si spera in un futuro non troppo lontano, finalmente acclamare:
Post fata resurgo!
Tania Avolio