Secondo uno studio condotto dalla Sustainable Cities Index 2015 su 50 delle città più importanti del mondo, è emerso che le città in cui si vive generalmente meglio sono Europee. Tra le prime 10 posizioni troviamo: Francoforte, Berlino, Madrid, Rotterdam, Amsterdam, Birmingham.
Con un buon risultato, l’Italia viene rappresentata dalla nostra Capitale, che si colloca nella classifica delle città più sostenibili, all’ottavo posto.
Continuando ad analizzare i dati, si aggiudica un bel secondo posta Londra. Negli ultimi anni, le città del Nord America mostrano margini di miglioramento, ma nessuna appare ancora tra le prime 10 città più sostenibili.
Per quanto riguarda le città asiatiche, osservando la classifica, troviamo forti divari in tema di sostenibilità: città come Seoul, Hong Kong e Singapore si collocano nella top 10, mentre, troviamo città asiatiche come Wuhan, Jakarta, Shanghai in fondo alla classifica.
Lo studio è stato condotto per rilevare in quale modo, l’aumento della popolazione, il consumo di energia e la produzione di gas serra, incidesse sullo stile di vita delle città.
Le 50 città sono state classificate sulla base si tre parametri: People, Planet e Profit.
Nel primo caso, per valutare la ‘qualità della vita’ dei cittadini, sono stati presi in considerazioni indicatori quali: tariffe dei trasporti, sanità, istruzione, disparità di reddito, equilibrio vita-lavoro, tasso di dipendenza e spazi verdi all’interno delle città.
Nel secondo caso sono stai presi in esame fattori quali: la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo, ma anche i tassi di riciclaggio, le emissioni di gas serra, il rischio di catastrofe naturale, l’acqua potabile, l’igiene e l’inquinamento dell’aria.
Per quanto riguarda il terzo e ultimo parametro, sono state analizzate le prestazioni dal punto di vista di business, combinando le infrastrutture dei trasporti (ferroviario, aereo, tempi del pendolarismo), ma anche la facilità di fare affari, l’importanza della città nelle reti economiche globale, il costo della vita, il PIL pro capite e l’energia.
Ecco la classifica generale: