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CITTADINI DISABILI: Lettera aperta ai Ministri e Sottosegretari

Creato il 06 ottobre 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Egregi Sigg. Ministri, Egregi Sigg. Sottosegretari,

Chiediamo anticipatamente venia ma abbiamo la necessità di scrivere a Voi tutti, perché tutti coinvolti ed oggetto delle nostre forti perplessità, non certamente infondate, e delle nostre richieste. Veniamo al dunque.

Sono passati alcuni mesi senza che sia successo nulla di sostanziale per i gravissimi non autosufficienti: E’ vero, oggi abbiamo l’art. 23 comma 8 della Spending Review, ma sui 658 milioni c’è il solito “Assalto alla diligenza”. La Prof.ssa Guerra continua a tenere nel cassetto il fantomatico progetto sulla non autosufficienza sul quale, come ribadisce pubblicamente e come comunicatoci in un incontro personale il 17 aprile u.s., sono mesi e mesi che lavora. Nessun dubbio su questo ma, possiamo forse accontentarci di sentirle ripetere che non può assumere impegni precisi? Preferiremmo di gran lunga che facesse pubbliche proposte per reperire fondi! Abbiamo molto apprezzato l’impegno del Prof. Polillo e del Suo staff ad inserire come prioritario il finanziamento per i gravissimi non autosufficienti. Abbiamo, altresì, gradito la risposta del Prof. Balduzzi che preannunciava provvedimenti concreti. Infatti è stato di parola presentando un decreto: in particolare l’art. 6 che proponeva cose interessanti e condivisibili.

Purtroppo l’art. 6 è stato vilmente affossato, prima ricevendo contestazioni all’interno dei Ministeri, quindi subendo un NO secco in Conferenza Unificata Stato Regioni. Le Regioni, e lo denunciamo con fermezza, hanno fatto una carognata: Dobbiamo, forse, essere noi a rilevare che ridurre ricoveri nelle RSA e ospedalizzazioni tagliano sensibilmente le spese sanitarie, liberando risorse per il sociale e consentendo, conseguentemente, l’assistenza domiciliare indiretta che costa un terzo? L’autonomia regionale in materia socio sanitaria è quella che consente spese per 20 miliardi nelle RSA, con lobby potenti che utilizzano la sofferenza per fare profitti. Quelle stesse Regioni che poi sprecano 10 miliardi in ricoveri inutili quando basterebbe assisterli in casa, spendendo un decimo.

E’ emblematico che il Veneto spenda 2 milioni dei fondi sociali relativi ai 100 milioni SLA per acquisto di comunicatori oculari (sono almeno 150 pezzi, cosa assurda, non ci sono 150 tetraplegici SLA), che la Regione Sicilia blocchi il pagamento per il sostegno degli ammalati di SLA a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità, che in regione Puglia si sia dovuti arrivare alle minacce per recuperare un milione di fondi per i malati domiciliarizzati anziché per le RSA. Riteniamo che sia ancora più paradossale che i Dirigenti Ferrante e Tangorra, del Ministero delle Politiche Sociali, approvino diverse delibere ben sapendo che si tratta di distorsione di fondi.

Insomma, un inghippo per ogni Regione.

Assistiamo alla degenerazione in molte Regioni con sprechi dissennati, scandali penali e morali, quindi bisogna trovare il modo per stanare le Regioni “sporche” con un provvedimento blindato, concertato fra i tre Ministeri: Economia, Politiche Sociali, Sanità, incontro che avevamo chiesto ed ottenuto, per il 9 luglio u.s., grazie alla mediazione del Sottosegretario Polillo. Incontro mai realizzato! A tal proposito riproponiamo il nostro progetto consapevoli delle seguenti novità:

· I 600 milioni a carico del Ministero delle Politiche Sociali, possono essere reperiti, in buona parte, dai 658 milioni del fondo Letta.

· I 750 milioni del Ministero della Sanità, possono essere stornati dal fondo nazionale alla voce “trasferimenti per ricoveri residenziali”, si tratta di una partita di giro, non di tagli.

· I 300 milioni delle Regioni si recuperano abbondantemente dai mancati ricoveri.

Appare evidente la fattibilità con una serie di provvedimenti congiunti e blindati in modo tale che i fondi arrivino ai malati in funzione dell’incidenza e dei piani personalizzati.

Vi chiediamo un incontro congiunto con rappresentanti dei 3 Ministeri più Conferenza Unificata per discutere sullo stato dell’arte, le decisioni vanno prese subito.

In mancanza di risposte, da metà ottobre inizieremo uno sciopero della fame con almeno 50 malati gravissimi sparsi in tutte le Regioni, se non bastasse faremo un presidio davanti ad un Ministero.

Sarà nostra cura, nel caso, trasmettere l’elenco dei 50 malati coinvolti con nome, cognome, indirizzo, telefono e mail, alle S.V. ed ai media nazionali e locali, nonché ai gruppi parlamentari.

In attesa di celere riscontro, gli ammalati di SLA e di malattie altamente invalidanti di tutta l’Italia, distintamente salutano.

Per il direttivo Il segretario Salvatore Usala – Comitato 16 Novembre Onlus



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