Cityrunners 2015: Restituitemi il favore

Da Lazitellaacida
Con immensa pace e gioia di chi l’anno scorso implorava pietà alla sola vista di un paio di lacci da scarpe da ginnastica, quest’anno nonostante gli allenamenti dei cityrunners siano già ripresi, non ho ancora proferito verbo. Perché? Perché non sto andando a correre. Non corro da sola dal 26 dicembre, quando ho fieramente concluso 10 km in quel del Paesello sotto uno splendido sole mattutino. Dopo quel 26 dicembre sono entrata in una spirale di freddo e gelido inverno, ozio e apatia, depressione e malcontento che mai, nemmeno una volta, sono riuscita a vincere indossando le scarpe da corsa. O in qualche altro modo. Sono mesi che ormai non metto piede in un negozio di vestiti e insomma, chi mi conosce dovrebbe capire la gravità della cosa. Dalla parrucchiera nemmeno mi sono fatta un selfie per vantarmi della piega. Non mi faccio e non mi farei una foto allo specchio manco morta sepolta.
Avevo cominciato gennaio alla grande, avevo pure cominciato a fare i circuiti di allenamento di Kayla Itsines ed ero arrivata, non senza qualche dolore, alla 4a settimana. Avevo pure cominciato a scriverci un post che avrei pubblicato al termine dei 3 mesi.
Poi però, come si è ampiamente capito da Twitter, non ho passato uno splendido periodo a causa anche di quell'adorabile rotto in culo che sta a Londra. Non voglio dire che ora è tutto ok perché dopo le crisi niente è tutto ok, anzi tutto ok un cazzo, ma da qualche parte bisogna sempre ricominciare e rimboccarsi le maniche. Tutte le maratone cominciano al primo km e nessuno ha detto mai che sarebbe stato facile. Ok quindi perché non corro? Sono così delusa da me stessa che credo che sia tutto andato in vacca ormai quindi ho questo bruttissimo atteggiamento che se vedo che una cosa è già rovinata non ho più voglia di sistemarla ma la ritengo talmente andata in vacca che la lascio perdere, mi rassegno e mi crogiuolo nel mio malcontento. Mi pare di aver riassunto abbastanza fedelmente il meccanismo alla base delle diete del Lunedì. Sarò l’unica? Non sarò l’unica? A dicembre, quando mi sparavo 10 km in allegria la domenica pomeriggio senza colpo ferire, pensavo “sono una figa perché sono così allenata da non dover temere lo sguardo del coach Rondelli quando ricominceremo a gennaio”. Invece poi succede che la vita ti sorprende (che figata eh), il mondo crolla, il lavoro ti lega alla sedia fino alle 8 di sera, fuori fa freddo e i carboidrati sono buoni. Voglio riassumere così gli ultimi 3 mesi. Ho perso il controllo e sono delusa da me stessa quando fino a poco tempo fa mi ritenevo una fottuta campionessa. Nel mio piccolo, nel piccolo dei miei 40 mq di casa. Mi guardavo allo specchio ed ero fiera di quello che vedevo. Ora no.
Sono presa dall'acquistare casa, dal litigare con gli agenti, informarmi per le ristrutturazioni, formulare proposte, farmi crescere il pelo sullo stomaco e la faccia di bronzo. E allo stesso tempo cercare di tenere insieme i pezzi di tutto il resto E’ tutto, tremendamente, faticoso da sola. Così faticoso che quando arriva la sera, quando arriva il week-end, il massimo che faccio è scaricarmi Grey’s Anatomy, Scandal, House of Cards, Better Call Saul, Girls.
Domenica però non si scherza mica. C’è di nuovo il Trofeo del Sempione, quello che l’anno scorso il vecchietto mi ha strappato dalle mani per 2 secondi. Sono 10 km e per me che non li corro da oltre due mesi sono una sfida esattamente quanto l’anno scorso. Odio questa cosa che se smetti di allenarti è come se non ti fossi mai allenata.
Perché? Perché dio mio non si può assimilare qualcosa e farla nostra in ogni fibra senza dover ricominciare da capo ogni volta? 
Perché quando dimagrisci il mondo decide che sei stata brava ad affrontare la dieta e a farcela e adesso d'ora in poi potrai rilassarti anziché continuare a trattenerti costantemente? Perché quando ti alleni non puoi concederti di rimanere ferma e poi ricominciare senza dover per forza patire dolori lancinanti, fatica immensa, sbattimento incommensurabile? Perché la vita non è facile? Eh?
L’obiettivo dei cityrunners come sempre è la Maratona di Milano (il 12 aprile) ma vorrei riprendere quel ritmo dell’anno scorso, quel mal di pancia che mi faceva mettere le scarpe e uscire anche quando non ne avevo voglia. Tutto questo poi, se fossi anche solo minimamente soddisfatta del mio corpo sarebbe tutto più facile da affrontare ma figuriamoci, quando le cose vanno in vacca i carboidrati sono le prime braccia alle quali ricorro.
Quindi raga ora conto su di voi. Fatemi tornare la voglia di correre. Trascinatemi a correre. Sono pure Cityrunner Ambassador il che significa che posso organizzare allenamenti nei quali voi, proprio VOI, MI TRASCINERETE A CORRERE. Fatemi sapere se siete interessate: la zona è Isola e Sempione (nel senso che ci troviamo a Isola e poi andiamo verso Parco Sempione e poi facciamo un po’ di giri del Sempione fino a che tutte non abbiamo paura del buio e torniamo a casa e mangiamo un’insalata) e l'orario è verso le 19.30.
Nel frattempo fate il tifo per me che domenica torno a correre sul serio. Piuttosto che correre fraternizzo con i terroristi.
Ma guarda che fagottina
Foto di classe 

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