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Cividale del Friuli: il documento della Commissione su ospedale

Creato il 06 marzo 2013 da Appnetwork

Un’analisi critica che individua i bisogni sanitari della comunità partendo da un esame puntuale dell’attuale situazione dell’ospedale di Cividale del Friuli (UD). E’ la base del documento redatto alla Commissione Consiliare Permanente per la Salute, su richiesta del Comune, approvato all’unanimità dal consiglio, “in cui si ribadisce – informa il sindaco Balloch – la fiducia verso la Regione, che ha confermato lo stanziamento di 6 milioni di euro per l’intervento di riqualificazione. Sarà ora presentato ai responsabili della sanità regionali e all’assessore Ciriani, al quale abbiamo chiesto un incontro”.

Cividale del Friuli - Ospedale 01
Cividale del Friuli - Ospedale

Il lavoro presentato lunedì in aula ha coinvolto operatori sanitari del nosocomio, medici di Medicina Generale, il direttore del Distretto Sanitario, il primario del reparto di Medicina del Presidio ospedaliero di Cividale e i rappresentanti di tutte le figure sanitarie operanti sia all’interno della struttura che a livello territoriale. La Commissione, innanzi tutto, ritiene che l’Ospedale di Cividale del Friuli abbia un ruolo strategico, in quanto non solo è al servizio di un territorio ampio e centrale rispetto a tutti i Comuni afferenti al Distretto Sanitario, ma è complementare e di supporto all’ospedale di Udine. I reparti di quest’ultimo, che è struttura di riferimento regionale per l’alta specialità, infatti, dovendo ricoverare anche pazienti con patologie acute non gravi, sono costretti talvolta a sacrificare la propria “mission” verso le patologie complesse.

La priorità è mantenere la presenza di un Pronto Soccorso sulle 24 ore. Oltre a garantire il pronto intervento per patologie acute, potrebbe attivare protocolli operativi configuranti percorsi diagnostici brevi attivabili dai medici di medicina generale, per decidere in modo appropriato se ricoverare il paziente oppure riaffidarlo alle cure del medico curante, con un significativo risparmio di risorse. Il Pronto Soccorso necessiterebbe di un potenziamento dell’area di osservazione temporanea e monitoraggio per garantire l’assistenza ad utenti con patologie gravi, provenienti da RSA, Day Surgery, Hospice ed Emodialisi. Si potrebbero così “deviate” verso Cividale tutte le patologie da codice Bianco-Verde, in modo da decongestionare l’attività del pronto soccorso di Udine, oggi in grande affanno.

La Commissione ritiene che anche il Reparto di Medicina Generale rappresenti un servizio irrinunciabile del presidio ospedaliero. Dai dati riferiti in sede di audizione, infatti, i ricoveri in regime ordinario avrebbero superato, nel corso del 2012, quelli delle due sezioni mediche dell’A.O.U. di Udine. Al Reparto accedono pazienti provenienti dal domicilio, dalla Casa per Anziani, con ingresso tramite il Pronto Soccorso, ma anche pazienti che dopo le cure a Udine proseguono e concludono il loro percorso clinico-assistenziale a Cividale. “Gli ospiti dell’ASP Casa per Anziani – si legge nel documento – probabilmente non troverebbero le stesse risposte, in termini di disponibilità e tempestività d’intervento, presso il Santa Maria, non certo per competenza ma per la sua diversa “mission”, orientata più verso l’emergenza e le patologie complesse, piuttosto che verso la riacutizzazione di patologie croniche, ben gestibili anche in strutture dalle dotazioni limitate”.

Cividale del Friuli - palazzo Municipio

Oltre alla necessità del Pronto Soccorso e del Reparto di Medicina, si rivela altrettanto fondamentale il ruolo di una diagnostica per immagini e di laboratorio di analisi, non sostituibile, per attendibilità, con le ipotizzate stazioni mobili integrate con il Laboratorio di Udine attraverso il sistema informatico ospedaliero. “Il mantenimento/potenziamento della radiologia di Cividale, pur con il mantenimento del sistema PACS, che consente la trasmissione a distanza delle immagini e la refertazione, senza la presenza fisica del medico Radiologo in struttura non è plausibile. Tutti questi servizi in questi anni hanno subito una drastica riduzione, che ha compromesso efficacia ed efficienza del sistema sanitario pubblico. Oltre ad un mancato rinnovamento della strumentazione attualmente presente e per lo più obsoleta, si è assistito, infatti, anche ad una significativa riduzione del personale, con conseguenti pesanti disservizi per il cittadino, che in questo modo non viene trattato alla stessa stregua del cittadino residente nei pressi di una struttura completa di tutti i servizi necessari, obbligandolo talvolta a rivolgersi a strutture private convenzionate, non sempre all’altezza della situazione”.

Per limitare il problema delle liste d’attesa sarebbe quindi auspicabile mantenere, ed eventualmente potenziare, il servizio presso l’ospedale di Cividale e altre strutture periferiche pubbliche con analoghe caratteristiche, “piuttosto che convenzionare strutture che refertano esami in maniera meno affidabile, che poi devono essere ripetuti, con aumento non giustificato della spesa sanitaria. Forse qualche convenzione in meno consentirebbe di trovare le giuste risorse economiche per mantenere aperta ed efficiente la diagnostica a Cividale, come in altre strutture periferiche pubbliche, evitando in questo modo anche la “fuga dei pazienti” verso servizi fuori regione che devono poi essere comunque rimborsate”.

La commissione ritiene inoltre utile che all’interno della struttura ospedaliera continuino a trovare adeguato spazio gli ambulatori specialistici territoriali, in grado di rispondere efficacemente ai bisogni di salute della popolazione, affiancandosi e supportando i servizi specialistici ospedalieri. Per quanto riguarda le attività erogate dal Day surgery, nel corso del 2011 sono stati eseguiti ben 2142 interventi, numero destinato ad un progressivo aumento; questo non solo come risposta al bisogno sanitario della popolazione del Distretto di Cividale ma anche della popolazione di area vasta, garantendo da un lato minori tempi di attesa e dall’altro maggiore appropriatezza dell’attività chirurgica del Santa Maria, giustamente orientata verso gli interventi più impegnativi.

La struttura ospedaliera ha posti di degenza per pazienti in stato vegetativo che necessitano di assistenza medica continua. Urgente, dunqe, implementare i posti letto in RSA e attivare quanto prima l’Hospice (i lavori per la costruzione del nuovo padiglione che ospiterà il Distretto Sanitario sono oramai terminati). Alla luce di quella che sarà in futuro la domanda di protezione sanitaria dei cittadini, considerando l’incremento delle necessità dei pazienti portatori di patologia degenerativa cronica e degli anziani, è indispensabile che quantomeno venga salvaguardato ciò rimane dell’ex Presidio ospedaliero di Cividale del Friuli e che i servizi analizzati nel documento della Commissione vengano migliorati, “proporzionandoli a quelli che sono oggi e che saranno domani gli obiettivi di salute cui si deciderà di dare risposta attraverso la struttura in questione, ovviamente raccordandoli ed integrandoli con l’offerta sanitaria e socio-assistenziale erogata dal Distretto Sanitario”.

Infine, la Commissione ritiene indispensabile la promozione di un’organizzazione a rete integrata, territorio/ospedale, che affronti il problema delle malattie croniche degenerative emergenti passando dalla medicina d’attesa alla sanità d’iniziativa, che persegue l’obiettivo della diagnosi precoce, del follow up e della cura di tali condizioni patologiche individuando nella popolazione le fasce a rischio e intervenendo attivamente sulle stesse. Una sanità che va incontro al paziente per affrontare il bisogno di salute prima che la malattia cronica insorga, si manifesti o si aggravi e che assicura migliori risultati in termini di processo e di autcome, in grado di ridurre i costi e gli accessi inappropriati ai servizi. In tale prospettiva potrebbe essere interessante, considerando anche la presenza della locale ASP Casa per Anziani, attivare un progetto pilota in ambito geriatrico, “che permetta alla struttura ospedaliera, integrata con il territorio e la struttura residenziale, di diventare centro sperimentale di riferimento per la gestione, il trattamento e la prevenzione dell’aggravamento delle patologie degenerative croniche anche con riferimento al problema delle demenze, che al momento non trova, nel nostro territorio, una risposta adeguata”.

http://www.cividale.net

http://www.balloch.it


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