Magazine Cultura

Classifica #1. La mente che uccide

Creato il 18 dicembre 2013 da Audrey2

Abbuffata di film con protagonisti telepatici, telecinetici, pirocinetici e quant’altro. È stato un po’ come tornare alle serate estive di tanti anni fa, quando la sacra famiglia si riuniva davanti alla televisione.
Signori e signore, a voi una classifica di ammazzatine varie condite con nostalgia.

5) IL VILLAGGIO DEI DANNATI
Tratto da un romanzo di John Wyndham, I figli dell’invasione.
Regia di Wolf Rilla.
Anno 1960.
Con George Sanders (Gordon Zellaby) e Martin Stephens (David Zellaby).

Gli abitanti di una piccola cittadina inglese perdono all’improvviso e contemporaneamente i sensi per alcune ore; chiunque cerchi di varcare i confini della città viene colpito dagli stessi effetti. Finito il fenomeno, tutti riprendono i sensi, senza apparenti conseguenze.
Successivamente ci si accorge che tutte le donne del villaggio sono incinte. I neonati di questa gravidanza collettiva presentano tutti le stesse caratteristiche somatiche, e crescendo manifestano capacità intellettive superiori e poteri mentali, come la capacità di leggere il pensiero e di influenzare la volontà altrui, un forte senso di gruppo (vestono in modo uguale ed evitano interazioni con altri bambini) e la tendenza a nascondere i propri sentimenti.

IL_VILLAGGIO_DEI_DANNATI Qualche anno fa ho visto il remake di Carpenter, del 1995, con Christopher Reeve nei panni del dottor Alan Chaffee. Poi, incuriosita, mi sono procurata l’originale, del 1960. E questo è quello che preferisco — tanto che, di recente, l’ho salvato in uno dei miei HD, in attesa di prendere il dvd. Trovo i bambini più inquietanti. Mi piace anche il fatto che non ci sia quella trovata del remake, che non ho apprezzato per niente, sulle coppie e sul moccioso spaiato ed empatico.

Orribili marmocchi. Brrrr… Rabbrividiamo (cit.)
Questi simpatici pupattoli sono il modello a cui mi sono ispirata per creare una genìa di mostriciattoli simili. È da vedere se riuscirò a sfruttarli nel progetto a cui li ho (ipoteticamente) destinati.

4) FENOMENI PARANORMALI INCONTROLLABILI
Tratto da un romanzo di Stephen King, L’incendiaria.
Regia di Mark L. Lester.
Sceneggiatura di Stanley Mann.
Anno 1984.
Con Drew Barrymore (Charlie) e David Keith (Andy).

Charlie, una bambina di sette anni, può appiccare il fuoco con il pensiero. Quando i servizi segreti s’interessano a lei, scappa con il padre dotato di poteri ipnotici. Li catturano per farne strumenti bellici.

Fenomeni_paranormali_incontrollabili

Film della mia infanzia/adolescenza. In genere so che non piace granché, ma questo, per un pezzo, è stato uno dei film capaci di riunire la maggior parte della mia famiglia: (quasi) tutti spaparanzati sui divani o stesi alla meglio per terra, sul tappeto, a goderci Charlie che vendicava suo padre lanciando fireballs — un casino di fuoco ed esplosioni e lei che, alla fine, dice “per te, papà”.

3) CARRIE. LO SGUARDO DI SATANA
Tratto da un romanzo di Stephen King, Carrie.
Regia di Brian De Palma.
Sceneggiatura di Lawrence D. Cohen.
Anno 1976.
Con Sissy Spacek  (Carrie), Amy Irving (Sue Snell), John Travolta (Billy Nolan).

Carrie White è un’adolescente complessata ed emarginata, cresciuta sotto una rigida ed esagerata educazione religiosa e messa da sempre al bando dai suoi coetanei. La sua mente, provata dalle continue violenze psicologiche, arriva a sviluppare poteri paranormali. Carrie subisce giorno dopo giorno fino ad esplodere e perdere il controllo.

Carrie_-_lo_sguardo_di_satana

Il film credo d’averlo visto non più di un paio di volte, ma — per quanto sia bello — non mi ha colpita quanto il romanzo, che ho letto solo qualche mese fa. L’unico romanzo di King che ho trovato davvero spaventoso e che mi ha fatto stare male.

Una delle scene più terribili di film e romanzo è questa — imho. La sequenza più famosa è senz’altro quella in cui Carrie si vendica, ma questa… Porca miseria, che dolore e che sofferenza! E, comunque, non sono mai stata d’accordo con quel “lo sguardo di Satana”. Anzi, mi sta decisamente sulle balle!

2) SCANNERS
Scritto e diretto da David Cronenberg.
Anno 1981.
Con Michael Ironside (Darryl Revok), Steven Lack (Cameron Vale) e Jennifer O’Neill (Kim Obrist).

Cameron Vale è un disadattato che vive ai margini della società a causa di gravi disturbi psichici. Una grande multinazionale lo raccoglie e lo inserisce nel programma Ripe dell’industria di armamenti Consec. Scopo del programma è quello di creare degli scanner, degli esseri dotati di poteri telepatici e capaci di agire sulle capacità psichiche altrui. A Cameron verrà affidato il compito di fermare Revok, uno scanner spietato che ha deciso di impadronirsi del potere.

Scanners_-_I_pensieri_possono_uccidere

Visto per la prima volta alle medie, quando già mi nutrivo di splatter e patatine. Il film in sé non mi fece paura. Michael Ironside sì. Non ci sono molti attori che mi fanno venire voglia di abbrancicare lo schienale della sedia e tenerlo stretto fino alla fine della visione. Ironside ci riesce anche solo sorridendo. La scena qui sotto avevo cominciato a guardarla ridacchiando per le espressioni che fa. Alla fine avevo gli occhi a forma di stellina, ma da quel momento Michael m’ha sempre fatto impressione.

1) IL TOCCO DELLA MEDUSA
Tratto dal romanzo di Peter Van Greenaway, Medusa Touch.
Regia di Jack Gold.
Sceneggiatura di John Briley.
Anno 1978.
Con Richard Burton (John Morlar), Lino Ventura (Ispettore Brunel) e Lee Remick (Dottoressa Zonfeld).

Colpito da uno sconosciuto, lo scrittore John Morlar versa in stato di coma in un ospedale londinese. Pur essendo clinicamente morto, il suo cervello continua a dare segni di attività, provocando, grazie alla telecinesi, spaventose catastrofi. Nessuno sembra avere la capacità di fermarlo.

Alla ricerca del DVD da una vita

Alla ricerca del DVD da una vita

Quando lo vidi per la prima volta avevo forse sette, otto anni. Una paura che non vi dico. Soprattutto nella scena finale. L’idea che qualcuno potesse fare quello che fa Morlar, e che nessun luogo possa essere un rifugio sicuro, davanti a un potere simile, mi terrorizzò. È uno dei miei film preferiti in assoluto — oltre che uno dei miei preferiti degli anni ’70, insieme a The Omen. Il presagio (1976) e a L’avventura del Poseidon (1972).

BONUS: RUBBER
Regia di Quentin Dupieux.

Non guarderò più gli pneumatici con gli stessi occhi! Forse sarebbe anche bene impedire a Rho di annaffiarli, durante le sue passeggiatine.

E meno male che si tratta di uno pneumatico d’auto. Non voglio immaginare cosa sarebbe successo se si fosse trattato dello pneumatico di un tir…



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :