Classifica Fai: La Reggia di Carditello è al 2 posto

Creato il 30 agosto 2012 da Ilazzaro @Ilazzaro

Era Marzo o giù di lì, quando è venuta alla luce la vicenda della Reggia Borbonica di Carditello.

Ecco brevemente la vicenda come raccontata, allora, da salviamoilpaesaggio.it:

La reggia di Carditello è una tenuta borbonica, acquistata da Carlo III nel 1745 e successivamente valorizzata da Ferdinando IV, che commissionò all’architetto Francesco Collecini la progettazione di un casino reale adibito sia a residenza che ad azienda agricola. Ferdinando IV impreziosì la reggia anche a livello artistico, con gliaffreschi commissionati al pittore tedesco Philipp Hackert, già all’opera presso la reggia di Caserta.

Oggi la reggia è in piena decadenza. Il consorzio che ne è proprietario aveva contratto trent’anni fa un debito (all’epoca quantificabile in circa cinquanta miliardi di lire) col Banco di Napoli. Adesso quel debito è stato rispolverato da Intesa San Paolo, dove il Banco di Napoli è nel frattempo confluito. Siccome il consorzio non è in grado di assolvere il debito, è stato disposto il pignoramento della reggia. Ed è stata indetta un’asta con scopo di vendita a privati, andata deserta in occasione delle prime due convocazioni.

Il problema delle aste andate deserte sta portando ad unasvalutazione della reggia. Siamo attualmente sui 15 milioni di euro (calcolati solo come valore immobiliare, senza considerare di fatto gli affreschi e le opere ivi presenti) e il rischio concreto è che in questo deprezzamento possa avere gioco facile la camorra.

Non solo perché operazioni del genere sono notoriamente delle opportunità per il riciclaggio di denaro sporco, ma anche e soprattutto perché ci troviamo in un’area del casertano dov’è forte la presenza dei Casalesi. A soli cinque chilometri da Casal di Principe e a tre dalla discarica di Ferrandelle, con la minaccia plausibile che la reggia di Carditello finisca per esserne inglobata.

Si tratta di un sito soggetto a vincoli architettonici, sui quali esiste un diritto di prelazione da parte degli enti pubblici. E se da un lato la Regione Campania, per bocca di Vito Amendolara (consigliere regionale all’agricoltura della giunta Caldoro), fa sapere che “di immobili da comprare ce ne sarebbe più di uno, ma il problema è che non ci sono soldi”, dall’altro si fa appello alla sensibilità e alle facoltà d’investimento dei singoli comuni.

Da allora la società civile e molte associazioni (tra esse molti  movimenti meridionalisti) si sono attivati, con varie iniziative, per segnalare al Fondo Ambiente Italiano (FAI) la struttura, in modo da recuperarla ed evitare che venga destinata ad "altri scopi" (nonostante i raid intimidatori subiti).Due giorni fa, la testata quicaserta.it, riportava, non senza stupore la notizia: le segnalazioni al Fai che riguardano la Reggia di Carditello, sono state tante e tali che hanno permesso alla struttura borbonica di raggiungere il SECONDO posto tra le segnalazioni. Seconda tra i luoghi del cuore proposti al FAI:Solo qualche giorno fa al 4° posto. Oggi al 2° su 6036 luoghi del cuore segnalati. 566 voti, più di 66 in soli 2 giorni. Incredibile, anche e soprattutto perché le segnalazioni lievitano a vista d’occhio tanto da accorciare le distanze dal 1° posto. Mancano, infatti, 235 voti e la vetta è raggiunta. Perché votare? Nulla di goliardico nell’intento di incentivare al voto, nessuna pretesa di cambiare il mondo, dunque, solo una gran voglia di proteggerla e tutelarla per sempre la Reggia di Carditello. Le vicende tristemente note che la coinvolgono vedendola all’asta per colpa di altri uomini che distrattamente l’hanno abbandonata, prescindono da tutto questo. (fonte quicaserta.it)Ed allora continuiamo a votare: http://www.iluoghidelcuore.it/classifica

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